Calvatone, la nostra piccola Pompei, realizza un sogno cullato da 35 anni: inaugurato il nuovo Visitors Centre intitolato a Maria Teresa Grassi
Un sogno cullato da 35 anni si è materializzato oggi a Calvatone quando il sindaco Valeria Patelli ha tagliato il nastro della nuova sede del Visitors Centre, svelando la lapide intitolata alla professoressa Maria Teresa Grassi, cittadina onoraria di Calvatone e donna straordinaria alla cui passione e perseveranza si deve la rinascita del sito archeologico, uno dei più importanti della Lombardia. Per questo non hanno voluto mancare all’appuntamento il soprintendente Gabriele Barucca ed il direttore del dipartimento di beni culturali e ambientali dell’università degli Studi di Milano.
“Quello che oggi inauguriamo non è un nuovo “museo”. È qualcosa di innovativo, singolare, oserei dire unico nel suo genere - ha esordito la sindaca Valeria Patelli - ed è il frutto di un grande lavoro di squadra, iniziato nel 1986, anno in cui si è avviato il progetto di ricerca dell’Università degli Studi di Milano a Calvatone. Un lavoro di squadra appunto, che ha avuto il suo fulcro in colei alla quale doverosamente l’amministrazione comunale, interpretando un sentimento condiviso dai calvatonesi, ha intitolato la nuova sede del Visitors Centre: la professoressa Maria Teresa Grassi, cittadina onoraria di Calvatone e donna straordinaria. La perseveranza delle amministrazioni che si sono succedute negli anni, la fattiva collaborazione con la Soprintendenza ed in particolare con il dottor Gabriele Barucca, al quale va il mio personale e sentito ringraziamento, il lavoro degli archeologi che nel corso degli anni hanno scavato a Calvatone, l’appoggio della Pro Loco Bedriacum e l’apporto fondamentale del GAL Oglio Po, che ha creduto fortemente in questo progetto e pertanto l’ha finanziato, hanno permesso di essere qui oggi e di vedere realizzato ciò che solamente qualche anno fa sembrava impensabile da realizzare. Ringrazio quindi la dottossa Botti, direttore del Gal e tutti gli uffici per il supporto tecnico ed operativo. Insieme si vince!”.
“Bedriacum è un nome che attraversa la storia - aggiunge il presidente del Gal Oglio Po Domenico Maschi - Non appartiene solo al territorio, ma il territorio ha l’onore e l’onere di curarne e divulgarne le eccezionali scoperte. Quando abbiamo visto il progetto di realizzazione del Visitor Centre, ne abbiamo immediatamente compreso l’importanza e abbiamo lavorato in stretta sinergia con tutti gli enti per poterlo portare a compimento. Questo ci ha permesso di conoscere personalità eccezionali, come la Prof.ssa Maria Teresa Grassi a cui è intitolato il centro, e realtà straordinarie come l’Università degli Studi di Milano che ormai da anni lavora alacremente per riportare alla luce non solo un sito archeologico importantissimo, ma anche le potenzialità di un territorio troppe volte nascosto sotto la sola vocazione agricola. Un grazie di cuore al Sindaco Patelli che ha coinvolto il GAL in questo progetto e a tutti coloro che con grande volontà e pazienza hanno lavorato per la valorizzazione di questo angolo di territorio.Siamo profondamente convinti che queste sono le azioni che fanno bene all’Oglio Po”.
La nuova sede del Visitors Centre Calvatone- Bedriacum “Maria Teresa Grassi”, è il centro per la divulgazione delle ricerche e degli scavi archeologici dell’Università degli Studi di Milano a Calvatone romana, realizzata grazie ai finanziamenti del Comune di Calvatone, del GAL Oglio Po con fondi FEASR, dell’Università degli Studi di Milano e di Regione Lombardia e al parere favorevole della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona Lodi Mantova.
Nato nel 2011 dall’esigenza di migliorare la fruizione pubblica del sito archeologico di Bedriacum, accessibile soltanto durante l’annuale campagna di scavo estiva, e favorire così il “racconto dell’archeologia” in tempo reale, il centro civico, la cui direzione scientifica è affidata all’Università, è cresciuto esponenzialmente nel corso degli anni sia in relazione alle attività didattiche e divulgative proposte sia in relazione alla partecipazione da parte del pubblico e delle scuole del territorio. Il polo divulgativo, che ormai da un decennio caratterizza la vita culturale di Calvatone, potrà adesso usufruire di ambienti più spaziosi e conformi alla sempre crescente richiesta da parte del pubblico. La nuova sede comprende due sale principali, attraverso cui sviluppare il “racconto dell’archeologia”. La prima sala è dedicata alla valorizzazione degli scavi archeologici di Bedriacum ed è arricchita da una nuova pannellistica, che propone un approfondimento sulle aree di scavo indagate dall’Università degli Studi di Milano dal 1988 al 2018, e dall’esposizione di reperti archeologici provenienti dal sito, tra cui trova posto l’ultima straordinaria scoperta effettuata presso l’abitato romano: si tratta del “ripostiglio monetale Calvatone 2018”, il gruzzolo di 144 monete d’argento databili all’età di Gallieno, imperatore tra il 253 e il 268 d.C. La seconda sala è riservata alla comunicazione degli scavi archeologici di Bedriacum: qui saranno realizzate tutte quelle attività divulgative e didattiche che configurano il Visitors Centre come un centro culturale fortemente innovativo e all’avanguardia tecnologica, con la possibilità di accedere a contenuti multimediali e ricostruzioni tridimensionali.
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