Cambio di proprietà nel tempio della golosità: alla pasticceria Duomo lascia la famiglia Ghidelli, subentra una società bresciana. Tra i progetti nuovi spazi e plateatico
Cambio di proprietà in uno dei santuari della golosità cremonese. La Pasticceria Duomo della famiglia Ghidelli cambia gestione. Le trattative sono avviate da tempo ma ora pare siano giunte alla conclusione in questi giorni. Forse già a metà novembre subentreranno i nuovi proprietari della storica pasticceria di largo Boccaccino 6, proprio ai piedi del Torrazzo: arriverà una società bresciana che intende rilanciare e aumentare gli spazi dei locali. La pasticceria Duomo è entrata nelle consuetudini dei cremonesi per quanto prodotto seguendo la tradizione cremonese: dalla torta Cremona alle lattughe o alle straordinarie fritelle alle mele o alla crema chantilly durante il carnevale, o ai pasticcini e alle torte della domenica. E poi i violini di torrone, la bàla de Zanèen e tanto altro. Tutto in un ambiente perfettamente conservato, vincolato dalla Soprintendenza in questo locale storico dove gli arredi e la tradizione dei dolci sono rimasti quelli di un tempo: dal bancone alla sala da thè. Tra i progetti della nuova proprietà vi sarebbe quella di un plateatico esterno (che finora la pasticceria non ha mai avuto) e di nuovi spazi interni (oltre la storica sala da thè dove quando ci si siede si torna indietro di oltre un secolo), di una sala al piano superiore spostando altrove il laboratorio, magari negli spazi della ex pasticceria Denti in via XI febbraio visitati in questi giorni. Insomma un cambio che, nel mantenimento della storia e della tradizione della pasticceria cremonese, rilanci questo negozio all'ombra della grande torre.
Tra le più antiche offellerie di Cremona deve includersi quella che, verso la metà del XVIII secolo, sorgeva nella contrada delle Erbe, toponimo coniato nel 1788 per indicare un’area ove si svolgeva il mercato delle verdura (nel XVII secolo si chiamava, più esattamente, contrada degli ortolani). Da allora la vendita delle offelle (specie di pasticcini ripieni di crema) è rimasta come una tradizione fino agli anni Ottanta del secolo scorso quando due intraprendenti pasticceri Giovanni Biacchi e Giuseppe Gorri, nel novembre 1883, la trasformarono affidando all’ebanista cremonese Luigi Guastalli (1845 - 1917) il progetto di farne una elegante e moderna “patisserie” dotandola pure di un civettuolo salottino riservato alle signore per degustare, senza scandalo, un bicchierino di rosolio o per assaporare in amichevole conversazione, una tazza di cioccolata con i biscottini. Guastalli, che era un artigiano ricco di fantasia e di genialità che divenne, assai presto, uno dei più interessanti rappresentati del Liberty a Cremona, costrui mobili e suppellettili quali si possono ancora ammirare nella pasticceria. Tale pasticceria costruì una delle meraviglie del tempo; Guastalli raccontò, in seguito, come gli erano nate le idee che lo ispirarono nel progettare i mobili: per la pasticceria “Al Duomo” aveva pensato proprio al prodotto di maggior consumo, la cioccolata. In questo modo la bottega ha avuto i mobili color marrone scuro con specchiere e marmi. La pasticceria “Al Duomo” fu la prima in stile liberty, stile che il Guastalli continuò a praticare fino al 1908 quando si costruì un grande palazzo in corso Garibaldi 56 per l’esposizione dei suoi mobili.
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