Carroccio dimenticato, Portesani: "Fieri di avere messo la giunta in condizioni di mantenere le promesse"
Dopo aver risvegliato l'interesse nazionale, la questione del "Carroccio" dimenticato nelle cantine del Museo Comunale, attirando anche l'interesse del quotidiano 'Libero' (leggi qui) dopo l’interrogazione a risposta scritta firmata da Alessandro Portesani, Cristiano Beltrami (Novità a Cremona) e Jane Alquati (Lega), è di nuovo il capogruppo della Lista Civica Novità a Cremona a prendere la parola e riaccendere i riflettori sulla vicenda:
“Novità a Cremona esprime soddisfazione per aver, con la propria azione amministrativa, messo nelle condizioni la Giunta, guidata da Andrea Virgilio, di concretizzare l’esposizione permanente del Carroccio milanese nelle sale di Palazzo Comunale. Dopo le dichiarazioni dell’assessore Paolo Carletti, l’esecutivo comunale non potrà più tirarsi indietro e far scivolare questa promessa nel sottoscala delle buone intenzioni; oramai pieno di azioni annunciate e mai realizzate. Cremona, grazie anche a noi, potrà tornare in ‘possesso’ di un suo importante tassello di Storia”, sottolinea Portesani.
“Per quanto riguarda poi le esternazioni, sempre un po’ isteriche, dell’assessore Carletti contro il centrodestra, -appunta Portesani-, devo rilevare che ci fa piacere che solo dopo anni di sua presenza in Consiglio Comunale, si sia accorto magicamente delle condizioni in cui il prezioso cimelio medievale sia stato tenuto dalle giunte di centro sinistra: a dir poco vergognose. Bene che si sia reso conto che gli assessori Burgazzi e Bona abbiano dirottato i fondi destinati al recupero del Carroccio su iniziative che tanto piacciono alla sinistra e non a tutta la città. È un passo avanti, seppur tardivo”.
“Per il resto, -conclude il capogruppo della lista civica-, il nostro schieramento incalzerà sempre l’esecutivo sui temi della conservazione del patrimonio artistico della città, che non è un pezzo forte del centro sinistra cremonese. Basti pensare ai fiumi d’acqua che, quando piove, si riversano sui quadri del Cinquecento nelle sale del Museo (ultimo drammatico episodio sabato scorso). Alle permanente chiusura della sala del Quattrocento, bloccata dalla mancanza di un corretto impianto di areazione. Ai cattivi odori che impregnano la sala delle Colonne causati da installazioni contemporanee, poco adatte al luogo e sulla scarsità di presenze di visitatori in tutte le sale, nonostante la presenza di opere di grandi artisti“.
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