Caso Zini, Degli Angeli: "Per l'ennesima volta il Comune se n'è bellamente fregato dell'interesse collettivo"
Interviene sul Caso dello Stadio Zini anche il coordinatore provinciale del Movimento 5 Stelle Marco Degli Angeli:
"Per l’ennesima volta il Comune di Cremona, secondo il parere dell’ANAC, se ne è bellamente fregato dell’interesse collettivo e si è mosso nel non rispetto delle normative comunitarie in termini di concorrenza e di valorizzazione del patrimonio pubblico.
Un brutto vizio che negli scorsi anni abbiamo visto praticare anche nella svendita di AEM all’interno dell’operazione LGH/A2A: errare è umano, perseverare è diabolico oppure semplicemente si pensa di essere più furbi.
Anche allora l’ente anticorruzione aveva definito come illegittima l’operazione, ma qualcuno sembra non aver imparato la lezione. Nel 2018, l’ANAC aveva provato inutilmente a spiegare ai professionisti della politica dei comuni di Crema, Cremona, Lodi e Pavia che per una società di pubblica utilità “non era esperibile la vendita in via diretta, senza una previa procedura concorsuale, competitiva e comparativa". A qualche anno di distanza, gli amministratori della città del Torrazzo dimostrano di non averci capito nulla e si fanno tirare di nuovo le orecchie. Ora, per l’ANAC, anche la procedura di aggiudicazione dello Stadio Zini per 1 (avete letto bene, uno!!!) Euro all'anno è illegittima e nel mirino è finita anche l'assenza di gara pubblica per l'affidamento alla Cremonese. A quanto ammonterà l’eventuale danno erariale? Si muoverà anche la Corte dei Conti? Chi pagherà il conto di pareri legali e memorie difensive? Capisco che per abitudine e per affetto, gli eredi di Romano Prodi vogliano portare avanti la tradizione della svendita del patrimonio pubblico sullo stile di quanto fatto per l’IRI, ma credo si sia raggiunto il limite. E’ arrivato il momento che la scuola di formazione politica del Partito Democratico, partito che detiene il record provinciale di bocciature da parte dell’ANAC, inizi a spiegare ai propri amministratori la buona gestione della cosa pubblica ed il rispetto delle leggi nazionali e comunitarie. Farebbero bene a studiare, invece, di fare da claque a relatori che vorrebbero l’abolizione dell’ANAC definendola come “un’invenzione di cui tutti noi faremmo a meno, dà opinioni e contro opinioni a suo gusto e non riesci neanche a fare appello”, anche perché la loro non conoscenza della materia inizia a costarci un po’ troppo."
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commenti
Giacomo
18 maggio 2023 22:42
Per quanto riguarda lo stadio Zini è stato rifatto e Pagato da Arvedi,certo è patrimonio pubblico però da chi è stato rivalutato?chi mai l'avrebbe fatto se non il Cavaliere?Adesso c'è la polemica più che altro burocratica che arriva sempre quando le cose sono state fatte e mai prima quando nessuno dico nessuno si è fatto avanti per sistemare lo stadio Zini...
Miriano
19 maggio 2023 15:41
Sempre e solo grazie al Cavaliere.
Gianfranco
19 maggio 2023 18:54
È chiaro che è stata fatta una trattativa che prevedeva l'onere delle spese della ristrutturazione a seguito " purtroppo per qualche gufo 🦉" del nostro mitico stadio Zini a carico del Presidente Arvedi che poi avrebbe portato ad un simbolico obolo a carico della società. Non mi pare affatto così scandaloso, partendo anche dal presupposto che la ristrutturazione a consentito di avere anche il riconoscimento Della UEFA. Buttiamo sempre tutto in caciara!!! Che tristezza...