Castelleone: i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato una donna che deve scontare una condanna definitiva per rapina impropria
Nel pomeriggio del 30 settembre i Carabinieri della Stazione di Castelleone hanno arrestato, in esecuzione di un ordine di espiazione di pena presso il proprio domicilio emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Cremona, una cittadina straniera di 37 anni, con precedenti di polizia a carico.
La donna, destinataria del provvedimento, dovrà scontare una condanna definitiva a un anno e due mesi di reclusione per rapina impropria.
Infatti, era finita nei guai per una vicenda che l’aveva vista coinvolta a Castelleone a fine settembre del 2016 quando si era resa responsabile di una rapina impropria presso un supermercato di Castelleone.
Quel giorno la donna si trovava in un supermercato per fare degli acquisti. Il responsabile della sicurezza, mentre visionava le immagini delle telecamere interne di sorveglianza, ha notato la donna passare nel reparto profumeria e tessile, prelevare dagli espositori alcune paia di calzini, portarsi dietro una colonna e poi riapparire senza i calzini tra le mani. Poi si è recata alla cassa, oltrepassandola pagando solamente alcuni prodotti alimentari, ma è stata fermata e dal controllo dello scontrino è risultato che non aveva pagato le calze. Il personale della vigilanza le ha riferito che era stata vista prendere le calze, ma queste non risultavano tra la merce pagata.
Vistasi scoperta, nel tentativo di eludere il controllo sulla sua persona, la donna ha spinto il direttore del supermercato e ha preso a borsettate il responsabile della sicurezza, fuggendo all’esterno del negozio ed estraendo dal reggiseno quattro paia di calzini che ha gettato a terra. Sul posto era presente un carabiniere in borghese che, vista la scena e la donna in fuga, l’ha fermata e ha chiesto il supporto di personale in divisa, accompagnandola in caserma a Castelleone dove è stata denunciata per rapina impropria mentre la refurtiva è stata recuperata e restituita all’esercizio commerciale.
La sentenza per quel fatto è ora diventata definitiva per una pena complessiva da scontare di un anno e due mesi di reclusione, con un ordine di esecuzione in regime di detenzione domiciliare. Per questo motivo è stato raggiunta nella sua abitazione e sottoposta alla misura.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti