6 ottobre 2025

Cattedrale di Crema, nuovo allarme per aumentare sicurezza e ordine

Un nuovo impianto d’allarme. Diviso per zone e comandabile da remoto. In grado non solo di preservare il monumento, ma anche di aiutare a garantirne una più corretta fruibilità. Il tutto, in stretto collegamento tanto con un servizio di vigilanza privata quanto delle Forze dell’Ordine. All’indomani della riapertura della Cattedrale, il Cda dell’ente svela il principale motivo della chiusura feriale avvenuta le scorse due settimane. Un motivo che per evidenti ragioni non poteva essere anticipato pubblicamente.

L’impianto anti-intrusione che esisteva funzionava in modo sempre più limitato – spiega il presidente dell’organismo, l’avvocato Marcello Palmieriper cui ormai da mesi avevamo programmato la sua sostituzione”. La spesa, circa 14mila euro, è stata integralmente finanziata dalla Cei, sul capitolo dell’8permille, grazie alla generosa assegnazione della Diocesi. Sicurezza, dunque, ma non solo. “Avendo aumentato il numero dei sensori e creato più zone allarmabili separatamente – spiega Palmieri – abbiamo rivoluzionato le tecniche con cui proteggere il Duomo. A differenza di prima, alcune opere sensibili restano perennemente allarmate, senza che ciò impedisca ai fedeli di visitare l’interno della Cattedrale. Un’attenzione simile – aggiunge – vale per la zona dell’altar maggiore, dove, nonostante i cordoni di protezione, spesso salivano incauti visitatori”.

Quando ciò avviene, ora, si attiva immediatamente una sirena interna, e giunge sul posto una pattuglia delle Forze dell’Ordine. “In questi casi – precisa il presidente del CdA – non si tratta tanto di garantire sicurezza, quanto di preservare la sacralità dello spazio destinato in via esclusiva alle celebrazioni liturgiche”. Durante questi lavori, come precedentemente annunciato, è stato completato anche un importante intervento di aggiornamento e manutenzione all’impianto interno di illuminazione: oltre ad aver sostituito circa 60 faretti, non più funzionanti, è stata prevista un’accensione dedicata per la statua di San Nazario e la statua dell’Immacolata – recentemente riallestite nell’àmbito di un progetto finanziato al 50% dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona -, oltre che per il quadro in coro raffigurante l’Adorazione dei Magi a firma di Giampaolo Cavagna, sino all’altro giorno sprovvisto di illuminazione. In questi giorni, le maestranze coinvolte stanno eseguendo i vari collaudi, per cui il Duomo potrebbe chiudere sporadicamente ancora qualche ora. In ogni caso, le Messe non subiranno variazioni, né di orario né di luogo. Ed è qui che Palmieri si rivolge alla comunità: “La manutenzione dell’impianto elettrico – precisa – è stata possibile solo grazie al sostegno di tutti quei fedeli e visitatori che, il più delle volte in forma anonima, nei mesi scorsi hanno acceso un lumino, o hanno lasciato il loro contributo in occasione delle celebrazioni, piuttosto che nelle apposite cassette. Più generosità busserà alle porte della Cattedrale – conclude -, più la nostra chiesa potrà essere bella e accogliente”.  

 


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