Centinaia di persone in coda per ammirare i tesori di San Sigismondo e il convento straordinariamente aperto
"El tort va in tute tache" (le cose mal fatte finiscono nel nulla) c'è scritto in dialetto cremonese antico nel cartiglio del terzo schienale sotto l'organo del coro di San Sigismondo mentre una scure manda in frantumi un legno. Ma nella splendida chiesa e nel convento le cose sono state fatte senza dubbio molto bene e oggi 1° maggio per l'apertura straordinaria c'è stato un accesso di centinaia di persone fin dal mattino. In tanti con le auto che hanno riempito tutti i parcheggi disponibili ma tanti arrivati a piedi lungo via Diritta. Ma tutti regolarmente in coda per accedere al convento o con il naso all'insù in chiesa per ammirare la maestosità della volta con la raffigurazione di scene dell'Antico e del Nuovo Testamento con al centro la magnifica Ascensione di Bernardino Gatti circondata da vele decorate o l'abside di Camillo Boccaccino. Ammiratissima la pala dell'altare maggiore di Giulio Campi. E poi il banco presbiterale, il coro di Domenico Capra e gli altari laterali.
Ma se la chiesa è sempre visitabile, ammiratissimo è stato il monastero aperto in questa occasione dalla comunità delle suore domenicane che dal 2007 abitano qui. E da subito i visitatori hanno ammirato l'antica porta intagliata dai Sacca (padre e figlio) e il chiostro con gli archi che poggiano su oclonne di granito e i tondi ornamentali. E poi la visita all'antico refettorio con quella straordinaria "Ultima cena" di Tommaso Aleni, forse la prima divulgazione in assoluto del prototipo leonardesco, il Crocifisso di Bertesi.
Perchè questa apertura straordinaria? Perchè il 1° maggio la chiesa di S. Sigismondo celebra la solennità del suo patrono. Sigismondo, re di Borgogna, morto martire nel IV secolo.
L’associazione “Amici del Monastero di S. Sigismondo” ha messo a disposizione le guide per la visita al complesso monastico, mentre i volontari hanno offerto il loro servizio di accoglienza e vigilanza. Le “casalinghe di S. Sigismondo” erano presenti con il tavolo di dolci e confezioni artistiche di lavanda coltivata in Monastero per offrire ai turisti un ricordo della visita.
La prossima apertura al pubblico del presbiterio, del chiostro e del refettorio avrà luogo a settembre, nell’anniversario della dedicazione della chiesa. Negli altri giorni dell’anno la chiesa è sempre aperta ai fedeli e ai turisti dalle 6.45 alle 12 e dalle 15 alle 18.30.
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