28 ottobre 2021

Centro di Medicina dello Sport, ulteriore sollecitazione dalla Consulta dello Sport Cittadino ai vertici di ATS e ASST

Sollecitare risposte sulla situazione del Centro di Medicina dello Sport. Questo lo scopo della nuova lettera che l’Assessore allo Sport del Comune di Cremona Luca Zanacchi, nella veste di Presidente della Consulta dello Sport cittadino, ha inviato alle Direzioni di ATS Val Padana e dell’ASST Cremona e, per opportuna conoscenza, ai consiglieri regionali del nostro territorio, nonché ai vertici della Giunta di Regione Lombardia. Il testo della lettera è stato condiviso con i rappresentanti delle associazioni sportive iscritte all’Assemblea della Consulta dello Sport cittadino e con il Comitato della Consulta stessa.

Con questa ulteriore lettera, fortemente sollecitata dalle realtà sportive locali, si vuole sensibilizzare le istituzioni sanitarie e politiche sull’importanza del servizio pubblico in un territorio che, anche dai recenti studi, risulta essere uno tra quelli a più forte vocazione sportiva a livello nazionale e il primo in Lombardia.

Già lo scorso febbraio l’Assessore allo Sport Luca Zanacchi aveva inviato una lettera nella quale chiedeva delucidazioni circa le intenzioni delle istituzioni sanitarie sull’argomento. Da allora non è pervenuta alcuna risposta. Nel frattempo, nonostante le difficoltà ancora esistenti, le attività sportive sono riprese.

Lo scorso febbraio avevo scritto alle Direzioni di ATS Val Padana e ASST Cremona ma non ho mai ricevuto risposta. Mi ero reso disponibile ad incontrare i dirigenti per risolvere il problema e garantire la continuità di un servizio essenziale alla città e al territorio. Dopo l’estate il tema delle certificazioni sanitarie è diventato prioritario e al contempo esplosivo. La medicina sportiva, di fatto, non ha più riaperto e gli aspetti sanitari di tutti gli atleti di ogni ordine e grado sono stati completamente delegati agli studi privati della città”, dichiara l’Assessore Luca Zanacchi che aggiunge: “Ad oggi manca un servizio pubblico specialistico e il disagio ricade pesantemente su società sportive, atleti e famiglie che, per consentire la continuità della pratica sportiva, sono costretti a rivolgersi al privato con costi elevati, tempi di attesa lunghi a causa delle numerose richieste e visite mediche non sempre all’altezza di quello che nel tempo è stato un servizio pubblico di eccellenza”.

Al Centro di Medicina dello Sport di Cremona - prosegue l’Assessore - si sono sempre potuti rivolgere tutti gli sportivi minorenni, inviati dalle varie società che negli anni hanno sempre potuto usufruire di un servizio altamente specializzato e completamente gratuito. Ad oggi nessuna risposta è stata data. L’unico centro privato e accreditato in città che poteva svolgere visite a rimborso, come da bando regionale, ha ricevuto un ulteriore budget da Regione Lombardia per poter dare risposte per un periodo limitato. Il destino di un servizio pubblico importante per la pratica sportiva degli atleti cremonesi e presidio medico indispensabile per la salute resta così oscuro e non definito. Da qui la forte preoccupazione per il futuro”.

Si è così deciso di scrivere nuovamente, questa volta insieme ai rappresentanti delle società sportive cittadine iscritte all’Assemblea della Consulta dello Sport, circa un centinaio, nonché con il Comitato della Consulta stessa che include tutti gli organismi sportivi della città. La lettera, infatti, è firmata dal sottoscritto come Presidente della Consulta dello Sport. Pensiamo che Cremona meriti un Centro di Medicina dello Sport, la storia sportiva della nostra città lo racconta, il presente lo impone. Il futuro dello sport cittadino, ma non solo, passa anche attraverso servizi sanitari pubblici all’altezza”, aggiunge l’Assessore Zanacchi, che conclude: “Questa nuova lettera ai vertici di ATS Val Padana e di ASST Cremona è stata scritta per chiedere un confronto sereno ma trasparente per capire le loro intenzioni. Abbiamo pensato di condividere queste nostre preoccupazioni anche con il Presidente della Regione Attilio Fontana, l’Assessore regionale al Walfare Letizia Moratti e con il Sottosegretario con Delega allo Sport Antonio Rossi, oltre ai consiglieri regionali del nostro territorio. Restiamo fiduciosi e attendiamo una risposta. Questa volta credo sia davvero necessario rispondere, non al sottoscritto, ma a tutto lo sport cittadino”

 


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