Corso Vittorio Emanuele, quasi ultimata la ristrutturazione dell'ex OVS. Forse uno store cinese, voci anche su una nuova apertura di Upim
Partita da settimane la ristrutturazione nella ex sede OVS in Corso Vittorio Emanuele. I locali sono oggetto di rifacimento completo degli impianti elettrici ed idraulici e la rimessa a norma di areazione e riscaldamento. Tra gli operai al lavoro bocche cucite ma il grande spazio (i cui lavori dovrebbero terminare la prossima settimana) potrebbe riaprire con uno store cinese. L'apertura avverrebbe solo parzialmente, per quella parte che è sulla piazzetta antistante la Prefettura e per l'interrato mentre l'altra parte - qualche metro più avanti verso la tabaccheria - per ora resterebbe chiusa in attesa di affittare lo spazio a un altro operatore. L'insieme dell'ex Ovs supera i duemila metri quadrati. Voci provenienti anche dagli uffici comunali indicano, come dicevamo, che lo spazio potrerbbe essere occupato da un grande gruppo cinese, riprendendo così i sussurri che si erano susseguiti due anni fa al momento della chiusura.
L'Ovs ha lasciato corso Vittorio Emanuele (mantenendo però gli spazi al CremonaPo e al CremonaDue) esattamente due anni fa (aprile 2021). Il grande spazio commerciale in questi anni (ben otto vetrine sul corso e la possibilità di ingresso o di uscita anche da via Ala Ponzone) è stato via via riempito e poi svuotato di tanti marchi: Standa, Coin, Pittarello, Profumeria Limoni, Ovs e altro.
Nel frattempo Upim sta da qualche tempo selezionando diverse nuove figure lavorative in città, aggiungendo ulteriore conferma alle voci che volevano l'apertura imminente di un nuovo punto vendita dell'azienda. Non ci resta che attendere ufficializzazioni del fermento che, se confermato, sarebbe un segnale positivo per il commercio del centro cremonese.
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commenti
Gianni
12 maggio 2023 12:15
Mi auguro che apra Upim e non l'ennesimo commerciante orientale. Questo per salvaguardare la nostra economia e non agevolare sempre quella degli altri, visto che, non se ne conosce il motivo ma gli esercenti cinesi in Italia godono di un' iva agevolata.
Manuel
12 maggio 2023 16:05
Guarda che i cinesi hanno imparato da noi... a rincorrere le scappatoie fiscali migliori!
Vero che giostrano parecchi soldi, ma vero anche che trovano spesso italiani pronti a cedere o affittare loro locali ed attività.
Da sottolineare la grande propensione al lavoro dei “nipoti” di Mao.