Così in dieci minuti Brian Sewell, il più grande storico dell'arte inglese, ha raccontato in tv il fascino di Cremona. Guarda il video
Solo 10 minuti che fanno la differenza. Nell'inverno del 2004 Cremona era ricoperta da una sottilissima coltre di neve, intorno alla città un po' di nebbia offriva un paesaggio che, visto dal finestrino di una macchina o dall'alto di una torre, sembrava fondersi in un unico e candido colore intervallato dai sottili profili dei tetti cremonesi. Un elegante signore inglese sui 70 anni si presenta in una piazza del Duomo dove, sul fondo, alcuni commercianti del mercato erano indaffarati nel preparare i loro banchi, mentre su palazzo Comunale capeggiano due manifesti; uno è dedicato alla stagione della Danza l'altro alla mostra “Dalle piramidi ad Alessandro Magno” che era visitabile presso il Museo Civico Ala Ponzone. E' mattina presto e questo signore, dal nome quasi impronunciabile, arriva ai piedi del Torrazzo per raccontare una storia, storia che poi svariati milioni di persone potranno ascoltare e vedere. Brian Alfred Christopher Bushell Sewell sembra più uno scioglilingua che neanche un nome, eppure Brian Sewell è, da decenni, riconosciuto come il più importante critico d'arte inglese; la storia artistica d'oltremanica è, volente o nolente, passata attraverso i suoi scritti o le sue trasmissioni, storia che ha affascinato milioni di persone e, indirettamente, indirizzato i turisti verso una meta piuttosto che un'altra. Amatissimo in patria Brian ha saputo raccontare il valore intrinseco del bello da vedere e da scoprire, soprattutto quella bellezza che nasce come percorso culturale, secondo i canoni di ciò che le persone potevano ammirare ma anche poter vivere in un determinato luogo. La cosa più importante per lui è sempre stata la scoperta, grazie alla sua preparazione storica, di un patrimonio che non ha uguali al mondo, di un patrimonio che andrebbe sempre valorizzato. Sewell è definito come il più grande critico d'arte della storia inglese, ha vinto premi in tutto il mondo ed è stato nei consigli d'amministrazione di alcuni tra i più importanti musei; sapeva, studiava e capiva, poi scriveva o registrava e offriva percorsi affascinanti percorsi che raccontavano quella bellezza.
A Cremona Brian arriva presto la mattina per godere di una luce naturale unica sulla piazza, parla e descrive piazza del Duomo come l'epicentro di molte vicende legate alla città, spiega di come una città, che già aveva visitato solo di passaggio decenni prima, abbia una storia artistica e umana da raccontare, un racconto che si snoda grazie anche alla storia della liuteria cremonese. La nostra narrazione di quella visita di 20 anni fa, con tanto di salita sul Torrazzo, non parte però da quel video estratto dalla sua serie televisiva dedicata alla storia e alla cultura italiana, il “Brian Sewell's Grand Tour”, ma si sviluppa – cosa rarissima - dagli appunti che lui aveva scritto prima di visitare e durante la visita di quelle 15 città italiane le quali, secondo lui, incarnavano al meglio la storia culturale italiana. 15 città tra cui Cremona, fatto che dovrebbe far riflettere su quale interesse artistico animasse uno dei critici d'arte più famosi del XX secolo. Dagli appunti risulta chiara la trama che Brian decide di seguire per il suo progetto, negli scritti il narratore si presenta come un gentiluomo inglese del XVIII secolo, animato da quella passione per l'arte che ha nell'Italia il fulcro di secoli di storia. Il viaggio non è soltanto alla ricerca di monumenti o affreschi, ma entra nella gastronomia, nella liuteria e nel saper fare di artigiani che, spesso, hanno saputo descrivere la cultura italiana meglio di molti altri. Cremona è una tappa dove il programma di registrazione lo manda su tutte le furie, il regista vorrebbe concentrarsi sugli affreschi del Pordenone del Duomo, lui preferisce puntare sulle statue che osservano la piazza e salire sul Torrazzo. La troupe è perplessa, fa freddo e il Torrazzo non ha ascensori ma Brian, come dichiarerà nel video, riesce a salire felicemente i 502 gradini della torre avvolto in un tabarro, per poter offrire ai telespettatori inglesi la vista, pur limitata dalla foschia, dei tetti di una città che ha caratteristiche quasi uniche. La sua esperienza come storico e critico d'arte premia la questa scelta, i suoi spettatori riescono a godere di un qualcosa di unico, tanto che il regista ammetterà, negli appunti, di aver vissuto una esperienza incredibile. C'è tutto il mondo di una persona che ha, con l'immaginazione e con i suoi studi, saputo vivere e attraversare secoli di storia, secoli da proporre a chiunque avesse il piacere di ascoltarlo per provare a vivere quelle emozioni che poteva vivere un gentiluomo inglese del XVIII secolo a Cremona. Il calore, nonostante il clima, della narrazione di Brian fa capire quanto stupore possa animare coloro che, davanti solo ad una piccola parte della storia di Cremona, riescano a sentire emozioni che partono da una piazza e arrivano in una bottega di liuteria. Il filo conduttore di questa storia è quello che Sewell ha sempre cercato e che ha fatto rivivere sui più importanti network inglesi. 10 minuti sembrano pochi ma, in realtà, sono un tempo enorme per un tributo di tale livello.
Si ringrazia il Paul Mellon Center Archives & Library della Yale University per la gentile collaborazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti
Jim Graziano Maglia
1 dicembre 2023 17:58
Video meraviglioso che fa ancor più amare Cremona,la nostra città forse non ancora completamente apprezzata anche da...noi stessi cremonesi.Grazie Mr.Brian per la sensibilità e conoscenze storico artistico-culturali regalateci.E un forte ringraziamento a CremonaSera per l'esclusivo dono regalatoci con S.Lucia e il S.Natale alle porte.
Manuel
1 dicembre 2023 23:19
Ringrazio anch’io Cremonasera per la perla offertaci, ma auspico, altresì, la bellezza, la storia, la natura, il paesaggio, siano governati da gente simile, all’altezza del loro compito e dell’importanza il mandato. La democrazia elettorale, a risultati acquisiti, sembra un orpello.