Covid, la lotta non è finita: il radiologo di Crema Borghetti pubblica in rete le radiografie di una polmonite, dopo mesi che non ne venivano riscontrate
“Dai Burdèl che ghe la fèm” è il motto che ha sempre guidato il medico radiologo Maurizio Borghetti dell’Ospedale di Crema nei lunghi mesi di lotta alla pandemia. Ed è ancora il motto a cui ricorre in un nuovo post su Facebook dove racconta come, dopo mesi di assenza, è improvvisamente comparso un nuovo caso della terribile polmonite che accompagna le fasi più drammatiche del covid. Le radiografie che pubblichiamo sono quelle di un paziente di 54 anni non vaccinato che, come dice nel suo linguaggio pittoresco il dottor Borghetti “al bofa mia”, non respira. Il covid non è ancora debellato e questa ne è la dimostrazione, da qui un nuovo appello a vaccinarsi al più presto: “Dopo qualche settimana quasi da film Missing (traduzione: scomparso) - racconta Borghetti - ecco da queste parti una polmonite della Madonna (traduzione: al bofa mia). 54 anni no vaccino. In attesa di feisbucksuggerimenti di terapie miracolose i Colleghi Clinici e Rianimatori hanno e avranno il loro bel da fare per tirar fuori dalle pettole la persona in questione. Inevitabile il suggerimento ai (pochi) che ancora si son dimenticati di farlo, di andare a togliersi il pensiero invece del respiro... tirando su la manica della maglietta all'hub vaccinale più vicino”.
Nel frattempo la Regione comunica nel suo aggiornamento quotidiano che in provincia di Cremona anche oggi si registrano 24 nuovi casi di positività, diminuiscono i ricoverati nei reparti (-9). A fronte di 54.880 tamponi effettuati, sono 438 i nuovi positivi (0,7%) e l’unica provincia in cui non si registra nessun nuovo caso è Lodi. I nuovi casi per provincia: Milano: 125 di cui 53 a Milano città; Bergamo: 34; Brescia: 74; Como: 13; Cremona: 24; Lecco: 17; Lodi: 0; Mantova: 11; Monza e Brianza: 52; Pavia: 20; Sondrio: 15; Varese: 28.
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commenti
anna maramotti
29 settembre 2021 23:01
Grazie, la sua testimonianza vale molto di più di tanti dibattiti. Mi auguro che l'abbiano ad ascoltare per il bene di tutti noi. Le parole di un medico concreto nel documentare la situazione danno sicurezza e speriamo inducano a comportamenti consapevoli anche quella tante persone che in nome di una presunta libertà mettono in serio pericolo la vita propria e degli altri . La politica dovrebbe rimanere estranea. Purtroppo, constato che dopo tanti anni la storia si ripete. Alludo alle esperienze di mio padre medico. E' importante però che ci siano ancora medici che sono responsabili e sanno coniugare scienza con coscienza. Ancora grazie.