Cremona Capitale della Cultura? Sotto il Torrazzo tutti fermi, nessun passo ufficiale e Piacenza va da sola e si candida a Capitale della Cultura Europea
Piacenza si candida a Capitale Europea della Cultura, Cremona resta al palo. «In chiusura del Festival voglio condividere con voi un annuncio importante: Piacenza si candida a Capitale Europea della Cultura 2033. Non è un sogno astratto: il titolo viene assegnato ogni anno a due città di Paesi diversi, secondo un calendario di rotazione. Non ci si può candidare in qualunque anno, ma quando «tocca» al proprio Paese: nel 2033 toccherà all’Italia vogliamo giocarci questa occasione». ICosì la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi (Pd) in chiusura del Festival del Pensare Contemporaneo (25mila presenze) lancia la candidatura della sua città. E Cremona perde un partner per una sinergia come Capitale italiana della Cultura (Cremona con Piacenza, come Bergamo con Brescia). Purtroppo l'inerzia della città del Torrazzo è stata ancora fatale, tante chiacchiere e nessuna azione concreta, nessuna riunione sul tema, nessun progetto. "Stumm schiiss" ancora una volta e gli altri ci sorpassano in curva. Nessuna candidatura per Cremona nè capitale della Cultura Italiana nè, tantomeno, per quella europea. Certo la meta di Capitale Europea della Cultura sembra lontana, ma il sindaco di Piacenza spiega che il lavoro deve iniziare già ora perchè nel 2026 uscirà il bando europeo; nel 2027 saranno scelte le città finaliste, e la nomina della vincitrice arriverà tra la fine del 2027 e l’inizio del 2028. E Cremona Capitale della Cultura Italiana? Niente da fare, l'ipotesi sinergia con Lodi (molto difficile) è tramontata, quella con Piacenza, la più significativa. E' rimasta nelle buone intenzioni e nelle dichiarazioni di mesi fa. Nessun passo, nessun incontro, nessuna commissione. Perchè quella con Piacenza poteva essere significativa? Perchè i due sindaci sono espressione della stessa realtà poliutica (Pd), perchè avrebbe coionvolto e sarebbe stata sostenuta dalle due regioni più importanti d'Italia (Lombardia ed Emilia), perchè l'Università Cattolica ha sede nelle due città e poteva essere coinvolta, perchè le due città sono state fondate insieme dai romani, perchè molta cultura è comune (da Verdi ai conservatori musicali, dalla grande musica alla grande arte - esempio im percorso del Pordenone), perchè hanno in comune il Po che rappresenta natura, storia, cucina e cultura e molto altro.
Immediata la presa di posizione di "Novità a Cremona". “Piacenza si candida a città della cultura europea e la nostra proposta alla maggioranza di centro sinistra per Cremona città della cultura che fine ha fatto?“, lo dice oggi Alessandro Portesani capogruppo di ‘Novita’ a Cremona’.
“Dopo l’annuncio della sindaca piacentina Tarasconi in chiusura del Festival del Pensare Contemporaneo, credo che sia importante riportare subito al centro dell’attenzione il tema. Lo farò , annuncia Portesani, il prossimo 23 settembre quando tornerà a riunirsi l’Ufficio di Presidenza del consiglio comunale e lo chiederò espressamente a Luciano Pizzetti che si era preso in carica il coordinamento di questo tema. Così, a naso, mi sembra che il capitolo sia finito nel solito porto delle nebbie, mentre le altre città vicine corrono. E’ chiaro che con una candidatura così vicina territorialmente le altre potrebbero essere archiviate. E’ abbastanza ovvio”
“Cremona non se lo puo' permettere di essere archiviata. Anzi sarebbe stato importante avviare fin da subito, ovvero da marzo quando lanciai la proposta unTavolo di confronto con Piacenza. Temo che nulla sia stato fatto. Noi però non ci rinunciamo”, conclude Portesani.
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commenti
Lev
15 settembre 2025 14:54
L'ho già detto e lo ripeto: questa storia di Cremona capitale italiana della cultura era stata già tirata fuori almeno due volte dall' assessore Burgazzi ma regolarmente finisce a verze perché una città per candidarsi non basta che sia bella (scusate l'anacoluto) - anche Cagliari è bella- ma deve garantire una presenza accettabile di infrastrutture e la presenza di connessioni di trasporto essenziale con le altre città: e di che cosa parliamo noi se, rispetto a venti anni fa, abbiamo perso quasi tutte le connessioni ferroviarie tanto che a Cremona si giunge solo in macchina o in bici ( per i cicloturisti); questa discussione è del tutto inutile: si connetta e si sistemi la città e poi tra una decina di anni ne parliamo
Laura
15 settembre 2025 15:44
Può sempre candidarsi come Capitale della Coltura, di mais, di zucche e di verze...