Cremona tra le città più inquinate della Pianura Padana anche secondo i dati dell'indicatore sintetico dell'Istat per i capoluoghi di provincia
L’inquinamento atmosferico è uno dei principali fattori di pressione ambientale nelle città italiane, anche a causa dell’intensità del traffico veicolare e della scarsità di aree verdi. Ogni anno Istat rilascia i dati degli indicatori ambientali per i comuni capoluogo di provincia o di città metropolitane. Oltre a rilevare la presenza nell’aria di alcuni agenti inquinanti specifici come il particolato fine, l’ozono e il biossido di azoto, l’istituto di statistica individua anche un “indicatore sintetico di inquinamento atmosferico” che permette di ottenere un’immagine complessiva.
Stando all’ultimo aggiornamento, relativo alla media del biennio 2020/21, le città che riportano i valori più elevati sono quelle situate nella pianura padana. Nel complesso i superamenti sono diminuiti rispetto al biennio 2013/14, ma dal 2018/19 c’è stato un lieve incremento, soprattutto nel mezzogiorno. A stilare la classifica, sulla base dei dati Istat, è Openpolis.it
Le città del nord Italia, in particolare quelle dell’area padana, registrano le quote più elevate di superamenti dei limiti relativi all’inquinamento atmosferico. Prime tra tutte Torino (66,7), Monza (66,7) con superamenti pari a due terzi di tutte le misurazioni effettuate e Como (60). Tra le grandi città è rilevante anche il dato di Milano (58,8%). Ma subito dopo ci sono Cremona (58,3) e Brescia (58,3), Lodi e Pavia (55,6) e, in Veneto, Padova (60).
L’istituto di statistica raccoglie i dati sui superamenti dei limiti dell’Oms e dell’Ue rispetto a una serie di sostanze inquinanti, quali il particolato fine (Pm10) e ultrafine (Pm2.5), il biossido di azoto (No2) e l’ozono (O3). Sono solo alcune delle sostanze pericolose che si possono trovare in aria, ma si usano come riferimento perché è riconosciuto un legame tra l’esposizione e gli effetti sulla salute a breve e a lungo termine.
La fotografia è di Riccardo Rizzi Maverick
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commenti
Anna L. Maramotti
17 aprile 2023 10:11
Più che apprezzabile l'informazione, ma la politica dov'è? Non è risposta da amministratori sostenere che "mal comune è mezzo gaudio" . Spero che nessuno abbia dimenticato questa rasserenante risposta.
PierPiero
17 aprile 2023 11:52
Vedi che il bosco di compensazione che molto magnanimamente A2A ha inserito nel progetto del biometano alle porte della città, serve?
(per qualche minus habens, è un commento ironico)
Federico Centenari
17 aprile 2023 12:20
Mi domando, a fronte di un profluvio di notizie di questo tenore, se un'amministrazione non sente il dovere di organizzare un incontro informativo con la cittadinanza per fare il punto su ciò che sta realmente facendo per affrontare questa emergenza. Mi rendo conto che la mia domanda è meramente retorica e, di conseguenza, questo commento è puramente provocatorio. E sì, in questo momento non avevo granché da fare, in effetti.