19 settembre 2022

Cremonese: mai come ora serve più coraggio nelle scelte di chi mettere in campo

All'alba del 4-0 rimediato ieri allo Zini contro la Lazio, i grigiorossi si ritrovano ultimi in classifica a 2 punti insieme alla Sampdoria, con la peggior difesa (14 reti come il Monza) ed il secondo peggior attacco (5 reti segnate contro le 4 di Sampdoria e Monza).

E se è un dato di fatto che ad oggi i grigiorossi hanno incontrato solo squadre che stanno sulla parte sinistra del tabellone della classifica, è anche vero che non deve diventare un alibi.

Siamo solo all’inizio del campionato e la situazione di classifica è ancora ampiamente recuperabile magari approfittando della ‘sosta nazionali’, facendo una valutazione chiara ed onesta della bontà delle scelte tecnico tattiche messe in campo sino a ieri, in vista della ripresa del campionato che ci vedrà affrontare in ordine Lecce, Napoli, Spezia e Sampdoria.

Analizzare la partita di ieri potrà essere sicuramente utile perché la prestazione della Lazio ha amplificato i limiti e criticità già affiorate nelle precedenti partite, sia a livello tattico che a livello dei singoli interpreti. La stessa analisi di Alvini nel post partita è stata lapidaria: ‘Non ha funzionato niente, non abbiamo fatto niente di quello che dovevamo fare, la sosta servirà ad analizzare e poi cancellare questa prestazione’.

DIFESA: la difesa a tre schierata da Alvini ha trovato in Aiwo, Chiriches e Lochosvhili la sua base di riferimento, vien da dire che la partita di ieri non fa testo, ma tira una bella riga sui limiti tecnici del reparto. Centralmente Chiriches è fondamentale, ma la sua tenuta fisica l’ha già tenuto lontano alcune gare di campionato e Bianchetti non sempre è stato pienamente all’altezza del ruolo.

Sulla destra Lochsvhili sembra la soluzione migliore a disposizione, mentre a sinistra si punta tutto su Aiwo, giocatore giovane e con ampi margini di crescita, ma che paga l'inesperienza e la difficoltà di adattarsi ad un campionato di un livello decisamente diverso da quello austriavo. La speranza è che Hendry possa portare più solidità alla difesa.

CENTROCAMPO: Nel 3-5-2 (o 3-4-1-2 che sia) il reparto che dovrebbe fare la differenza è il centrocampo che dovrebbe fornire un'adeguata copertura alla difesa, oltre che a un sostanzioso sostegno in fase di costruzione ed appoggio nella metà campo avversaria. Escalante e Pickel, che sono stati i giocatori più utilizzati in  questa prima fase di campionato, hanno dato il loro contributo nella fase di contenimento, ma nella fase di costruzione oggettivamente non hanno dimostrato le qualità che servono per accompagnare e sostenere la squadra nella trequarti avversaria.

Intento che riesce meglio ad Ascacibar, ma utilizzato con il contagocce per i problemi fisici che si porta appresso dalla preparazione. Giusto buttare nella mischia subito Meité che il campionato italiano l'ha già masticato a Torino e Milano, e che pare avere una visione più ampia del gioco oltre che qualche carta in più da giocarsi dalla metà campo in su, ma anche nel suo caso servirà tempo per poterlo apprezzare al massimo delle sue potenzialità.

Sulle fasce le soluzioni non mancano, anche se le più affidabili, e le prestazioni parlano, sono Valeri e Sernicola. Due nomi che richiamano automaticamente alla mente quelli di Buonaiuto e Baez che sono i giocatori con più qualità del gruppo -i risultati della scorsa stagione ne sono la riprova- ma che a tutt’oggi o per un motivo o per un altro raramente tastano il campo.

Un capitolo a parte merita Zanimacchia, un giocatore fortemente voluto -e lui stesso ha voluto fortemente la Cremonese- con la convinzione che potesse confermare l’ottima prestazione dello scorso campionato chiuso con 8 reti e 6 assist. In mancanza di un vero trequartista -almeno per come viene solitamente visto un giocatore che gioca a ridosso delle punte- ha indotto Alvini ad utilizzarlo come vertice alto del centrocampo, senza però risultati, se non il massimo impegno del giocatore. L’intesa con Valeri e Sernicola sulle fasce è sicuramente di grande aiuto, ma paga la mancanza di un giocatore come Castagnetti che sa come gestire e servire palloni puliti. ed anche questo un grosso problema.

ATTACCO: Dressers ed Okereke sono pressoché inamovibili, ma la diversità in termini di capacità tecnico tattiche ad oggi pare più un ostacolo che un pregio. Dessers al momento è il giocatore su cui contare, per questo motivo forse sarebbe il caso di provare altre soluzioni da accostare al numero 90 (Felix e Tsadjout). La doppia punta in questo momento non paga, viene da pensare, perchè sia così complicato provare la soluzione ad una sola punta con a supporto giocatori come  Buonaiuto e Zanimacchia, abili nel dribbling, nello stretto, nel tiro e capaci di creare spazi.

L’unica, a mio parere, nota positiva di ieri è stata l'esordio in serie A di Milanese, uno dei primi giovani acquisti del calciomercato grigiorosso, sembrava ad un passo dal Perugia come contropartita all’affare Kouan (poi saltato). Giocatore rapido e veloce con buona tecnica, giovane ed inesperto, ma la speranza è che possa diventare una valida alternativa a centrocampo. Stesso discorso vale per Acella, che nel precampionato si è fatto apprezzare in tutti i ruoli in cui è stato piazzato -dalla difesa alla trequarti- ma che non è mai sceso in campo, non dico da titolare, ma anche ieri un quarto d’ora lo avrebbe potuto fare e certo non avrebbe sfigurato.

Ad Alvini non si può certo chiedere di snaturare il suo gioco ed il suo credo, ma un pò più di coraggio nelle scelte degli interpreti ci vuole.

 

 

Daniele Gazzaniga


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