Dal 20 ottobre al 31 dicembre in Comune la mostra "Scene Urbane" con le fotografie di Fazioli
Dal 20 ottobre al 31 dicembre 2022 la Sala Alabardieri di Palazzo Comunale ospita la mostra SCENE URBANE - Cremona che cambia nelle fotografie di Enrnesto Fazioli dell'Archivio Comunale. L'evento è promosso dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Cremona in collaborazione con l'Archivio di Stato di Cremona e il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell'Università di Pavia. L'esposizione è stata illutrata in mattinata nel corso di ua conferenza stampa presenti Paolo Carletti, Presidente del Consiglio Comunale di Cremona, Luca Burgazzi, Assessore alla Cultura del Comune di Cremona, Valeria Leoni, Direttrice dell'Archivio di Stato di Cremona, Federica Del Vecchio, che ha curato i testi che accompagnano l'esposizione, e Mariano Venturini, Responsabile del Servizio Segreteria Generale del Comune di Cremona, che ha curato l'organizzazione della mostra. Preziosa anche la collaborazione di Elena Mosconi, Docente di Storia del cinema e di Storia della fotografia dell'Università di Pavia. Come sottolineato nel corso della presentazione, è questo il primo evento pubblico che si svolge nella Sala Alabardieri di Palazzo Comunale riqualificata e si inserisce nelle iniziative volte alla valorizzazione dell'edificio che la ospita, il Palazzo Comunale che, dopo la chiusura nel periodo della pandemia, è tornato ad aprire le sue porte al pubblico, in quanto "casa dei cremonesi". Le fotografie di Ernesto Fazioli scelte per questa mostra, che si può visitare negli orari di apertura del Palazzo Comunale (dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 18), sono collocate in otto espositori ciascuno contrassegnato da un pannello con una breve descrizione: Luci sul Duomo, La "Fabbrica" del Palazzo Comunale, La Galleria come riparo, Vuoto al centro (storico), Uomini all'opera, Educazione moderna, Case per tutti, Al servizio della città.
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commenti
michele de crecchio
3 novembre 2022 20:20
Ottima idea quella di ricordare ai cremonesi quel grande tesoro culturale che è costituito dalle fotografie di Fazioli (il Comune dovrebbe curarne la "messa in rete"!)