24 luglio 2025

Dal Camerun al Brasile, un agosto di missione per 15 giovani

Per conoscere e per conoscersi. Per servire e per crescere. Per pregare e – perché no – per concedersi qualche momento di svago in amicizia in luoghi del mondo lontani dalle nostre case e dai riflettori della storia contemporanea.

Sono tante, diverse eppure profondamente intrecciate, le strade che percorreranno i 15 giovani che hanno aderito alla proposta diocesana delle esperienza di missione estive, inserite nel progetto #cosebelle che per il secondo anno consecutivo riunisce le opportunità di dedicare agli altri una parte delle proprie vacanze, con i missionari cremonesi nella favela di Salvador de Bahia in Brasile e con le suore Adoratrici nel villaggio di Ndoumbi in Camerun.

Si tratta di un cammino che raggiungerà il proprio culmine con le esperienze del mese di agosto, ma che, in realtà, è già avviato da tempo con i percorsi di preparazione in cui l’Ufficio missionario diocesano guidato da don Zanaboni e le suore Adoratrici di Rivolta d’Adda, hanno coinvolto tutti i partecipanti negli scorsi mesi.

Da gennaio infatti gli otto ragazzi che partiranno per il Camerun hanno vissuto le tappe di formazione con suor Giulia Fiorani, la referente del progetto che li accompagnerà in Africa, ed altri missionari che hanno portato la propria testimonianza e aiutato i giovani ad avvicinarsi allo spirito più autentico e concreto della missione. Saranno in 8 a partire per Ndoumbi, piccolo e poverissimo villaggio a 350 chilometri dalla capitale Yaoundé dove dal 2002 l’Istituto fondato da san Francesco Spinelli ha una sua struttura che – attraverso l’impegno quotidiano di quattro suore – porta avanti le attività della missione, preziosissime per il territorio: una scuola per l’infanzia, una primaria, una scuola professionale di sartoria e un piccolo dispensario che garantisce oltre alla essenziale distribuzione di farmaci, anche un servizio accessibile di vaccinazioni per i neonati, medicazioni domiciliari per i lebbrosi e i portatori di handicap ed esami di laboratorio.

Diego, di Pandino, con Francesca, Sara e Francesca di Cremona saranno in Camerun dal 1° al 15 agosto, mentre Lucia (Castelleone), Valeria (Rivolta d’Adda), Semitu (Cremona) e Cecilia (Modena) parteciperanno al secondo turno dal 15 al 31. Presteranno servizio soprattutto con i bambini delle scuole, ma parteciperanno anche alle attività di animazione che le Adoratrici di Ndoumbi conducono anche nei villaggi vicii che non hanno la fortuna di poter contare su una presenza come la loro. Suor Giulia e le suore residenti li accompagneranno nei momenti di preghiera e di testimonianza missionaria, «per passare dall’idea di missione all’incontro reale con la realtà della missione».  Con i ragazzi porteranno, oltre alla curiosità per un luogo e vite così distanti e diverse dalle nostre abitudini, anche il materiale scolastico e gli aiuti raccolti in questi mesi nelle proprie comunità nelle parrocchie.

E proprio il legame tra l’esperienza in un luogo di bisogno in un continente lontano e la comunità a cui i giovani torneranno al termine del loro viaggio, è uno degli elementi essenziali dell’estate in missione, perché non resti una pagina d’album, ma un ingrediente nuovo non solo nella vita di ciascuno di loro, ma anche nel patrimonio di umanità e fede delle loro parrocchie e dei loro gruppi.

Per questo, per non vivere un’esperienza “ai confini del mondo” dimenticando le povertà e i bisogni che ogni giorno, durante tutto l’anno, ci interpellano da vicino, il percorso di formazione delle sei ragazze che partiranno per Salvador de Bahia il 5 agosto (con rientro il 27) le ha portate in questi mesi a incontrare e conoscere da vicino la realtà e lo stile caritativo della Tenda di Cristo, l’associazione che si occupa delle fragilità sul territorio.

Ester di Fontanella, Francesca di Vescovato, Isabel dello Zaist, Lisa di Cristo Re, Yodit di Ossolaro ed Ester da Arcene (fuori diocesi) saranno accompagnate nel loro viaggio di servizio da don Piergiorgio Tizzi, vicario dell’unità pastorale Madre di Speranza. Tre le parole chiave: conoscenza, riflessione e – perché no – svago. Conoscenza di don Davide e Gloria Manfredini, i missionari cremonesi che prestano il loro servizio nella parrocchia di Gesù Cristo Risorto, che accompagneranno le ragazze nella conoscenza della favela, e le coinvolgeranno nelle attività della parrocchia, dalla visita alle famiglie alla distribuzione della cesta basica; riflessione sui grandi temi della giustizia, della povertà, della pace, nei momenti di preghiera guidati da don Piergiorgio e durante la Messa quotidiana in parrocchia; infine svago, perché Salvador ha meraviglie da svelare a chi la incontra per la prima volta: dai suggestivi luoghi della fede, i santuari la Cattedrale, la chiesa dei francescani, alle spiagge bianche dove concedersi qualche ora di riposo e un tuffo dall’altra sponda dello… stesso oceano.

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