Dall'Orchestra femminile del Mediterraneo e da Laura Marzadori le splendide note del loro "concerto grosso". A sorpresa, in chiusura, "Michelle" dei Beatles
Se l'intenzione era rendere un tributo al talento femminile, l'esibizione di domenica, quarto appuntamento dello Stradivarifestival, giunto alla decima edizione con la direzione artistica di Roberto Codazzi, ci è perfettamente riuscita. L'auditorium Arvedi del Museo del Violino ha spalancato le porte alla bravura dell'Orchestra femminile del Mediterraneo, alla precisione del suo direttore Antonella De Angelis (fondatrice della OFM) e all"intensita' della violinista Laura Marzadori, 'spalla', nonostante la sua giovanissima età, dell'Orchestra della Scala, uno dei molti talenti usciti dall'Accademia Stauffer. Un'unione musicale, la loro, che, sotto il titolo 'Concerto Grosso tra presente e futuro', ha regalato emozioni e strappato applausi scroscianti spaziando (come nel concerto dei fratelli Quarta) da due campioni del classico-barocco a due maestri dei nostri tempi, ha sottolineato Codazzi: Vivaldi e Bach, Antonio Giannini e Diego Conti (presente in sala e acclamato dal pubblico) e al suo 'Breviario Mediterraneo per archi', un'opera, che si apre con un tema gregoriano e si conclude con uno yiddish, dedicata dal compositore piemontese a chi l'ha eseguita. Appunto, l'Orchestra Femminile del Mediterraneo.
Al termine un bis, una vera sorpresa: una versione stupenda di Michelle dei Beatles. Una storia, quella di questo originale ensemble, tutta da raccontare. Si tratta di una compagine interculturale nata nel 2009 con l'idea di unire, grazie alla forza universale della musica, artiste provenienti da Paesi diversi. Non solo del Mediterraneo, ma anche dell'Europa dell'Est (Polonia, Ungheria, Bulgaria) e del Sud America. Tra i progetti proposti in questi anni da questa "comunita' di persone", come Antonella De Angelis ha definito le sue musiciste, spiccano Rosamara, dedicata alle donne migranti; uno sull'orchestra femminile che suonava ad Auschwitz; un altro, Snaturate, nato da un libro che raccoglie le lettere scritte ma mai spedite di internate in manicomio durante il fascismo. Lo Stradivarifestival torna sabato prossimo con Tango Barocco, il concerto che mette insieme i virtuosi Andrés Gabetta (violino) e Mario Stefano Pietrodarchi (bandoneon) con il Quintetto della London Royal Academy. In programma un repertorio che va da Vivaldi ad Henry Purcell e ad Astor Piazzola.
Le fotografie sono di Danilo Codazzi
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