5 agosto 2025

Dalla bottega al palcoscenico: Cremona lancia il suo Festival Internazionale per violoncellisti e liutai con il sostegno della Legge Regionale 10/2025

A Cremona, culla mondiale della liuteria, prende forma una cabina di regia informale, frutto della volontà condivisa degli attori del territorio, per dare attuazione concreta alla Legge Regionale 10/2025. Un confronto aperto, operativo e corale, che si è svolto presso la Fondazione Stauffer e ha coinvolto Regione Lombardia, botteghe, consorzi, associazioni artigiane, istituzioni culturali, Camera di Commercio, Comune di Cremona e mondo della formazione.

Al centro dell’incontro, l’idea forte di dar vita a un Cremona International Cello Festival, un concorso internazionale incentrato sul suono del violoncello. Non una semplice gara musicale, ma un evento che metta in relazione diretta liutai e musicisti, botteghe e palcoscenici, saper fare artigiano e arte dell’interpretazione. Il violoncello, strumento complesso e simbolico, diventa così ambasciatore della tradizione cremonese nel mondo e punto di partenza per una nuova fase di valorizzazione integrata.

Marcello Ventura, Presidente della IV Commissione Attività Produttive di Regione Lombardia e primo firmatario della legge, ha ricordato che ora serve concretezza, visione e unità. La cabina di regia è un segnale importante, nato dal basso, che permette di passare dalle intenzioni ai fatti, mettendo in rete le energie di un territorio unico.

Alessandro Tantardini, Presidente della Fondazione Stauffer, ha invitato a non fermarsi alla dimensione pubblica del progetto, ma a renderlo un volano per attrarre risorse anche private e internazionali. Da qui la proposta di costituire una fondazione di scopo che raccolga sotto un’unica regia tutti gli attori della filiera, da chi costruisce gli strumenti a chi li valorizza con la formazione, la cultura, la promozione e la ricerca.

Giorgio Grisales, Presidente del Consorzio Liutai “Antonio Stradivari”, ha evidenziato l’opportunità storica di costruire finalmente un vero Sistema Cremona, capace di generare valore per le botteghe e per il territorio, anche in parallelo al percorso UNESCO.

Chiaro il messaggio anche dalle associazioni artigiane. Marco Vinicio Bissolotti (CNA Cremona) e Stefano Trabucchi (Confartigianato Cremona) hanno espresso forte preoccupazione per il fenomeno del falso Made in Cremona, ribadendo la necessità di tutelare la liuteria autentica, valorizzare il lavoro artigiano e costruire strumenti concreti per la sua promozione e salvaguardia. Nelle parole di Trabucchi, emerge l’urgenza di agire, ma anche la convinzione che oggi vi siano finalmente le basi per farlo in modo serio.

Ilaria Casadei, Camera di Commercio di Cremona, ha ricordato come le botteghe siano vere e proprie imprese globali, capaci di vendere in ogni angolo del mondo ma spesso lasciate sole a fronteggiare un mercato complesso e competitivo. Da qui l’esigenza di accompagnarle con competenze, reti e visione strategica.

Anche il mondo della formazione ha partecipato con convinzione. Angelo Sperzaga, Vicepreside della Scuola Internazionale di Liuteria, ha posto l’accento sulla necessità di radicare nei giovani la cultura del lavoro artigiano, trasmettere loro il valore della tradizione e allo stesso tempo prepararli a un futuro imprenditoriale consapevole.

Forte anche la presenza del fronte culturale, con il Museo del Violino rappresentato da Alessandro Bardelli e Paola Carlomagno, che hanno espresso piena disponibilità a collaborare al progetto, nella consapevolezza che la tutela fisica degli strumenti debba camminare insieme alla valorizzazione del sapere fare che li rende vivi. Il Sovrintendente del Teatro Ponchielli, Andrea Nocerino, ha definito il teatro come il luogo naturale dove far incontrare liutai e musicisti, e ha accolto con entusiasmo il focus sul violoncello, strumento tanto difficile da costruire quanto emozionante da ascoltare. Il Ponchielli è pronto a essere parte attiva del progetto, convinto che cultura e mercato debbano dialogare, non restare separati.

In rappresentanza del Comune di Cremona, l’assessore Rodolfo Bona ha ricordato l’equilibrio delicato tra artigianato, cultura e commercio, e ha confermato l’impegno del Comune nella lotta alla contraffazione e nella tutela della liuteria attraverso il piano di salvaguardia già avviato.

Dal lato regionale, Luca Checola, portavoce dell’Assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi, ha annunciato alcune azioni che verranno messe in campo già entro la fine del 2025. Tra queste, un video promozionale con grandi media nazionali, una brochure istituzionale per eventi e fiere internazionali, la possibilità di partecipare alla Fiera di Shanghai e la valorizzazione dell’intero progetto attraverso i canali ufficiali della Regione.

Carlo Bianchessi, Direttore Generale della DG Sviluppo Economico di Regione Lombardia, ha chiuso i lavori ricordando che la liuteria non è solo patrimonio ma anche futuro, e che la Regione è pronta a sostenerla come asset strategico del Made in Lombardia.

Cremona, oggi più che mai, si trova di fronte a una sfida importante. Con questa cabina di regia spontanea e condivisa, il territorio si rimette in cammino per trasformare la propria tradizione in un progetto vivo, partecipato e proiettato nel mondo. Il suono del violoncello, nato tra legno, resina e mani sapienti, potrebbe presto diventare il cuore pulsante di un racconto nuovo, dove la bottega incontra il palco, e il sapere artigiano incontra l’arte.


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commenti


Paolo

5 agosto 2025 17:53

Poco chiaro il messaggio anche dalle associazioni artigiane. Marco Vinicio Bissolotti (CNA Cremona) e Stefano Trabucchi (Confartigianato Cremona) hanno espresso forte preoccupazione per il fenomeno del falso Made in Cremona, ribadendo la necessità di tutelare la liuteria autentica ma non dicendo COME.
Altro articolo, altro allarme di Stefano Conia jr su La Provincia di oggi. Tutti gridano "al lupo" ma a tutti va bene costruire un po' così, un po' cosà, un po' importato, un po' in bianco, un po' cose fatte dagli allievi, un po' rietichettato, un po' certificato un po' no.
Vedremo cosa succederà a Mondomusica e soprattutto leggeremo i numeri del 2025 del Consorzio.

Pasquino

5 agosto 2025 18:02

Continuano tutti insieme a blaterare grandi eventi strepitose azioni successi futuri ma intanto i violini in bianco continuano a circolare a Cremona ad essere venduti ed acquistati da ignari poveri musicisti
Finché non capiranno che la produzione deve essere controllata e certificata per tutti i liutai e tutte le botteghe saranno sempre i falsi a " primeggiare ' i furbi a ingrassare con buona pace di tutti i grandi "esperti " della liuteria cremonese !

Luca

5 agosto 2025 18:41

Il Regolamento adottato dal Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” di Cremona stabilisce per i consorziati l’impegno ad osservare la massima integrità morale nell’esercizio dell’attività liutaria. Impone inoltre il rispetto delle leggi vigenti ed in particolare quelle sul lavoro, sul commercio e sulla concorrenza e l’adozione di tecniche e pratiche costruttive non deleterie per l’immagine artistica della liuteria cremonese tradizionale. Rispetto tutto e sono iscritto alla Camera di Commercio, al Consorzio e lavoro a Cremona. Fuori dalla bottega espongo il marchio CremonaLiuteria e vendo miei strumenti, strumenti non miei e strumenti cinesi. E allora?
Non siamo a Murano dove o fai vetro certificato o non lo fai e dove i controlli della Guardia di Finanza sono incentrati a contrastare la contraffazione e l'abusivismo nel settore della produzione e nella vendita del vetro di Murano identificando i prodotti spacciati per autentici che in realtà sono contraffatti o realizzati con materiali non conformi. A Cremona nelle botteghe si può vendere di tutto e di più. E anche mettere cartelli in centro con su scritto "Cercasi liutai per violini seriali". È tutto perfettamente in regola e CNA e Conf.A. lo sanno bene. E ognuno si regola come vuole.

Anna

6 agosto 2025 16:03

Magari facessero tutti come te. Dichiarare quello che si fa e che esce dalla bottega, nel tuo caso le diverse tipologie di strumenti, è il primo e fondamentale passo per fare chiarezza, consorziati o no non fa differenza, nei confronti dei compratori e dei colleghi e togliere di mezzo la fuffa delle chiacchiere "istituzionali" e dei politici in campagna elettorale perenne. Voglio vedere come potrebbero escludere (da cosa poi?) i liutai che non volessero, a ragione, essere identificati con un marchio di un consorzio che è una semplice associazione di alcune delle 180 imprese cremonesi, che certifica l'origine del prodotto (cosa che per i propri strumenti ogni liutaio certifica abitualmente) ma niente di più e che può essere falsificato senza grossi problemi, pare. Già successo in passato, su un sito web era in vendita un violino attribuito ad un liutaio cremonese in attività, non consorziato, accompagnato da un certificato del consorzio (allora non permettevano - vorrei vedere quale consorzio lo permette - che i non associati usassero il marchio consortile), falso come il violino.
E smettiamola con "dagli al cinese", che i problemi sono partiti da Cremona 40 e più anni fa. Sono solo cambiati i numeri del problema, la sostanza resta invariata.

Andrea

6 agosto 2025 21:32

Proprio perchè un liutaio a Cremona può vendere nel suo stesso Laboratorio suoi strumenti certificati Consorzio, suoi strumenti non certificati Consorzio, strumenti fatti da allievi ma con etichetta Laboratorio, strumenti in bianco rifiniti con etichetta Laboratorio ecc. che la liuteria è un mito riconosciuto dall'UNESCO. Un mito ovvero ciò che è capace di polarizzare le aspirazioni di una comunità o di un'epoca, elevandosi a simbolo privilegiato e trascendente grazie al quale chiedere fondi ad Enti che non hanno esperti che valutano ma solo politici che firmano e liutai che cercano musicisti che acquistano strumenti "selezionati" dai loro Maestri dietro laute provvigioni. Questo è il vero segreto strativariano che rivive quotidianamente a Cremona. Tutto il resto è IBAN.

Giangiacomo

5 agosto 2025 19:18

Mancava solo Massimo Ghezzi a rappresentare il Centro dove Stradivari giocava a tennis, e che ora porta il suo nome. Un "dentro tutti" che serve solo ad alzare un polverone, a distogliere l'attenzione e a non affrontare i problemi, quelli veri. Un po' come quando sei sudato e ti metti il deodorante...

Gino

6 agosto 2025 05:56

È sempre più evidente che
1 un mare di gente vuole interessarsi di liuteria senza averne le capacità e le cognizioni di causa
2 che il. problema fondamentale è la qualità (i violini in bianco ) e tutti i.papaveri che parlano e si mettono in mostra a cominciare dai firmatari della proposta regionale non sono in grado o non vogliono proprio risolvere il problema a cominciare dai liutai
3 tutto fa brodo per prendere un po' di fondi regionali da spartirsi tra loro con iniziative più o meno valide che un ogni caso non risolvono il.problema qualità e falsi e di cremona Liutaria
Basta con questi personaggi incapaci che non fanno altro che prendere in giro il.mondo
Sono 20 anni che Cremona capitale della liuteria è anche capitale degli imbrogli di liuteria

Laura

6 agosto 2025 10:01

L’assessore Rodolfo Bona ha ricordato l’equilibrio delicato tra artigianato, cultura e commercio, e ha confermato l’impegno del Comune nella lotta alla contraffazione.
COME? Tutti si dimenticano di esplicitarlo. Forse che nessuno osa dire che RESTERÀ TUTTO COME SEMPRE?
I 100.000 euro della Regione Lombardia sono solo becchime... per i 10 della riunione.

Giulio M.

7 agosto 2025 08:01

Bona: "Per quanto riguarda il comune di Cremona è stato finanziato un progetto sul piano di salvaguardia della Liuteria Unesco. Noi abbiamo deciso quest’anno di coinvolgere la Fondazione Museo del Violino e la Fondazione Ponchielli in due corsi dedicati ai liutai, uno legato alle tecniche di restauro e il secondo legato alla messa a punto dello strumento e al rapporto tra musicista e liutaio."
Grazie Assessore. Una novità assoluta! Molti di noi, infatti, pur avendo da anni bottega, non conoscono nè i rudimenti del restauro nè come ci si rapporta con i musicisti. Dite piuttosto che drenate risorse al MdV e al Ponchielli facendovi scudo di altro...
Per vedere l'efficacia delle vostre azioni di salvaguardia, basta vedere quanti liutai partecipano ai vostri costosissimi corsi!