Dati satellitari per monitorare il distretto del fiume Po Parte il progetto 'Paracelso', con Autorità di bacino e Asi
Dati satellitari per monitorare il distretto del fiume Po e migliorare l'ambiente e la qualità della vita dei cittadini grazie a modelli di analisi avanzati in grado di suggerire come prevenire, gestire e mitigare i rischi legati agli eventi estremi e al cambiamento climatico. È il cuore del progetto 'Paracelso', promosso e coordinato dall'Autorità di bacino insieme con l'Agenzia spaziale italiana e in partnership con le università di Padova, Bologna, Modena-Reggio Emilia e il Cnr-Igag di Milano. Vincitore di un bando Asi, il progetto ha un valore totale di quasi un milione di euro ed è finanziato dall'Asi per circa la metà, il resto da Autorità e partner. Durerà 24 mesi e ha l'obiettivo di realizzare servizi innovativi e integrati che promuovano l'utilizzo di tecnologie spaziali per la previsione, prevenzione, gestione e mitigazione dei rischi connessi agli eventi estremi dovuti al cambiamento climatico. Il sistema, ha spiegato il coordinatore Tommaso Simonelli, punta a supportare "le azioni dell'Autorità di bacino nelle fasi di pianificazione e di gestione dei rischi associati all'evoluzione dei processi naturali in diversi ambiti territoriali, con l'obiettivo di contribuire ad ottenere un miglioramento della qualità dell'ambiente, delle città e, in ultima analisi, della vita dei cittadini".
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