Discariche abusive in città in costante aumento: Comune e Aler cercano di far fronte al problema, ma l'inciviltà per ora ha la meglio
Diciamolo subito per evitare equivoci: alla base del problema c'è l'inciviltà di alcuni cittadini, che non si fanno scrupoli a scaricare rifiuti ingombranti nelle aree della città meno soggette alla vista di tutti. Fatto è che il problema, come conferma un dipendente dell'Aler (Azienda Lombarda Edilizia Residenziale) di Cremona, “sta aumentando all'ennesima potenza”. Non è un caso se le segnalazioni, via social ma anche direttamente in redazione da parte di cittadini, sono ormai quasi quotidiane, al punto che sono sempre più le aree in città usate come vere e proprie “discariche” per rifiuti ingombranti (vecchi mobili, vecchi elettrodomestici, materassi, carrelli per la spesa, ecc) così come per comuni sacchi dell'immondizia.
Solo negli ultimi giorni segnalazioni sono arrivate da residenti di Borgo Loreto (qui l'articolo), via Borroni, via Magnasco, via Corte. Le immagini (in alto a scorrimento) dicono già tutto: cumuli di immondizia e rifiuti ingombranti accatastati in fretta e abbandonati in aree spesso a servizio di condomini di edilizia residenziale pubblica. In alcuni casi gli alloggi sono di proprietà dell'Aler, in altri casi del Comune, in altri ancora sono aree private. Sul fronte comunale da sempre si cerca di monitorare e segnalare queste situazioni, in parte attraverso i tutor di condominio e in parte con personale comunale. Dal canto dell'Aler, spiega un dipendente, “paghiamo una ditta che una volta al mese si occupa della riorganizzazione di aree a servizio di condomini. Mettono nei bidoni quello che va nei bidoni e danno una pulita. Quando si ha a che fare con rifiuti ingombranti ci si organizza con il Comune per il ritiro, almeno una volta al mese”.
Il punto è che beccare i colpevoli non è semplice: spesso si spostano di notte, raggiungono l'area e buttano tutto in fretta e furia. “Le telecamere – spiega ancora il dipendente dell'Aler – non sempre si possono installare e questo per ragioni di privacy. Al Cambonino, ad esempio, è stato fatto, ma là le telecamere non possono riprendere aree private, naturalmente”.
Anche per questo, l'Aler fa appello ai residenti: “Chiediamo, laddove possibile, di segnalarci queste situazioni, di farci sapere se vedono attività di questo genere. Non sempre i cittadini ci contattano, e in parte è comprensibile, ma senza il loro supporto è difficile prevenire il fenomeno o intervenire tempestivamente”.
Come è possibile contattare l'Aler in casi come questi? “C'è una mail a disposizione degli utenti – spiega il dipendente –, che possono scrivere a questo indirizzo: info@aler-cremona.it. La collaborazione è fondamentale. Le faccio un esempio, tempo fa siamo intervenuti in piazza Caccia, dove, dietro a dei condomini era stata ammassata una valanga di roba. Ci hanno chiamato e siamo andati a sistemare. Giusto tre giorni fa siamo intervenuti a Borgo Loreto e siamo riuscitia risalire alla persona che aveva abbandonato rifiuti, che poi ha provveduto a rimuovere”.
Oltretutto, il tema sta diventando particolarmente attuale a fronte dell'introduzione della tariffa puntuale, che prevede che ogni nucleo familiare abbia un determinato numero di sacchi a disposizione in un anno per il secco. Oltre i 30 sacchi se ne possono richiedere altri ma la tariffa per i rifiuti aumenta. Il timore è che qualche “furbo” (virgolette d'obbligo) decida che è più semplice sbarazzarsi dei rifiuti in eccesso abbandonandoli in qualche area della città, evitando così di dover pagare una tassa più alta. Il timore, riscontrato anche in alcuni cittadini, è confermato da personale del Comune, che ha messo in conto problematiche di questo tipo. “Il tema della tariffa puntuale c'è – conferma il dipendente dell'Aler – e non è assolutamente da escludere che qualcuno pensi di disfarsi dei rifiuti semplicemente portandoli altrove in sacchi anonimi (ossia senza il codice di riconoscimento; ndr). Proprio per la prossima settimana è in programma un incontro tra l'Aler e il Comune per approfondire questo e altri temi legati alla tariffa puntuale”.
Nelle immagini, un collage delle quattro zone e a seguire foto di via Corte, il Cambonino, Borgo Loreto, via Borroni. Foto di Gianpaolo Guarneri - Studio B12
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