Domani allo Zini arriva il Monza. Il clima è teso e la contestazione è alle porte

Mentre Alvini incontra la stampa nella consueta conferenza pre partita, i i tifosi hanno già fatto sentire il loro dissenso sui social. E la Curva Sud in un comunicato sulla propria pagina Facebook, dopo aver confermato il sostegno ai propri colori ed alla propria bandiera, ha chiarito di non aver gradito la prestazione di Verona e che non mancherà domani di farlo presente alla squadra.

Questo è il risultato di una gestione disastrosa da parte della società, che non ha avuto il buon senso, ancor prima del coraggio, di prendere atto della situazione e provare a porvi rimedio, anche a costo di ammettere i propri errori, ma se sbagliare è umano, perseverare è diabolico (per non dire altro).

A gettare benzina sul fuoco, il silenzio tombale di cui si è fatta portavoce la società, che oltre a minare definitivamente la fiducia ed il sostegno di buona parte dei tifosi, ha scatenato l’ira degli stessi attraverso i social, dove non hanno lasciato nulla di sottinteso non risparmiando nessuno. Spesso in modo sgradevole, ma chi semina vento raccoglie tempesta e non ci sono scuse. 

La partita di domani rappresenta l’ennesima ‘ultima spiaggia’ da affrontare con gli ‘attributi’ e non solo a parole: la Cremonese sta facendo un campionato al di sotto di ogni previsione ed aspettative (per non dire altro) e le sconfitte non sono state casuali, ma hanno avuto delle causali ben precise, riconducibili ad errori tecnici e tattici che si stanno perpetrando nel tempo. È’ finito il tempo degli applausi, delle prestazioni e delle scuse, servono risposte e cambiamenti in campo e fuori per finire il campionato in modo degno.

Dal Monza, spiace dirlo, si avrebbe molto da imparare, a partire dal mercato estivo dove Galliani, pur avendo avuto meno tempo della società grigiorossa, mise a segno colpi importanti, con un mix di giocatori giovani, esperti e soprattutto italiani giusto per evitare le problematiche che ha dovuto (e deve ancora) fare fronte la Cremonese, mantenendo l’ossatura della squadra che si conquistò la seria A.

L’inizio di campionato, non proprio incoraggiante, si tramutò ben presto in un inferno. Stroppa, nelle prime 6 giornate, raccolse 5 sconfitte e neppure il pareggio a Lecce salvò la sua panchina, che venne occupata dal giovane Palladino, allenatore della squadra Primavera brianzola. 

Una scelta dettata più dal buon senso che dal coraggio (ai tifosi grigiorossi andrebbe bene pure quello) e che ha pagato subito con la storica vittoria contro la Juventus. Successivamente arrivarono quelle con la Sampdoria a Marassi, con lo Spezia ad Udine ed in casa con il Verona.

Palladino non ha fatto rivoluzioni, ma ha lavorato sodo per ridare fiducia e stimoli al gruppo, ricompattando lo spogliatoio.

Il cambio di allenatore ha fruttato alla squadra di Galliani e Berlusconi ben 17 punti sugli attuali 18, a fronte di 5 vittorie, 3 pareggi e 9 sconfitte.

Il Monza ha ripreso il campionato con due pareggi, il primo a Firenze ed il secondo con i cugini interisti in pieno recupero.

A Cremona il Monza non verrà certo a fare una scampagnata (o una gita che dirsi voglia), né a portare i saluti di Galliani al suo carissimo amico Braida, ma a cercare punti importanti per arrivare quanto prima al traguardo della salvezza.

I grigiorossi arrivano a questo appuntamento dopo la peggior partita disputata in questo campionato (sia a livello tecnico che caratteriale), una prestazione che rende ulteriormente impietoso il confronto sui percorsi tecnici e sulle scelte fatte dalle due società in questa stagione.

Domani allo ZIni il clima non sarà certo dei migliori, la pazienza dei tifosi è al limite e la contestazione è dietro la porta, perché la salvezza è appesa ad un filo, ma perdere la faccia e farsi ridicolizzare non si può accettare.