Domenica 17 settembre apertura straordinaria di San Sigismondo. Si potrà visitare tutta la parte normalmente non fruibile come il chiostro, le cappelle laterali e il presbiterio
Domenica 17 settembre 2023, dalle ore 9 alle ore 10:30 e dalle ore 14 alle ore 17:30, il complesso cremonese di San Sigismondo aprirà le sue porte consentendo straordinariamente di accedere anche agli ambienti normalmente non fruibili per le regole diclausura, quali le cappelle laterali, il presbiterio e, soprattutto, il chiostro e il refettorio. Le visite, organizzate dall’Associazione Amici del Monastero, avranno una durata di circa 45 minuti con partenza ogni 15 minuti e senza necessità di prenotazione. Si tratta di un evento gratuito ma con la possibilità di lasciare un’offerta a supporto delle attività di manutenzione della chiesa e del monastero domenicano. Per chi lo desidera sarà inoltre possibile assistere alle celebrazioni liturgiche della comunità monastica: alle 11 la Messa e alle 18 il canto dei Vespri. Anche le “Casalinghe di San Sigismondo” saranno presenti con il consueto tavolo di dolci e confezioni artistiche di lavanda coltivata in monastero per offrire ai turisti un ricordo della visita.
Durante l’apertura si potrà ammirare da vicino la notevole Ultima Cena di Tommaso Aleni realizzata nel 1508 e custodita nel refettorio del monastero. Il dipinto è uno dei capolavori del pittore e documenta l’accurata rielaborazione delle sollecitazioniartistiche milanesi ispirate non solo al Cenacolo leonardesco, come si evince dalla suddivisione in gruppi di tre dei discepoli, ma anche alla ricerca prospettica di Bartolomeo Suardi, dettoBramantino, che si coglie perfettamente nella resa del pavimento. Non mancano, inoltre, i riferimenti ai modelli veneti di Marco Marziale nel volto di Cristo, e centro-italiani, come il peruginismonelle fisionomie di alcuni personaggi (a Cremona è documentata la presenza della Pala Roncadelli di Perugino dal 1494) e la ripresa del linguaggio ferrarese di Lorenzo Costa.
Oltre al capolavoro dell’Aleni si potranno apprezzare anche alcune delle testimonianze più significative e poco fruibili del manierismo cremonese, come il sorprendente affresco eseguito da Camillo Boccaccino nella conca absidale e la monumentale pala d’altare dedicata a Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza firmata da Giulio Campi.
Si potrà accedere anche alla cappella dedicata a San Giovanni Battista, la cui decorazione è interamente ascrivibile ad Antonio Campi e, per alcuni aspetti, legata alla mostra a lui dedicata presso il Museo Diocesano di Cremona. Quest’ultima, proponendo l’accostamento di 4 tavole provenienti originariamente dall’oratorio di Santa Lucia di Torre Pallavicina,non è solamente una preziosa occasione per rileggere la storia di questo luogo alla luce delle recenti scoperte d’archivio, ma consente di approfondire le variazioni stilistiche dell’artista cremonese che, allontanandosi progressivamente dalla schietta maniera ben visibile nei 2 dipinti attualmente conservati presso i Musei Reali di Torino, si apre a momenti di intenso realismo e di sofisticate ricerche luministiche come dichiarano apertamente gli altri 2 capolavori della Galleria Canesso. Questa svolta “precaravaggesca”, sistematica a partire dagli anni ’70 del ‘500, è già percepibile nella pala d’altare di San Sigismondo raffigurante la Decollazione del Battista, che potrà essere ammirata da vicino proprio in occasione dell’apertura del 17 settembre.
INFORMAZIONI
Orari: 09:00 – 10:30 (ultimo ingresso h 10:15)
14:00 – 17:30 (ultimo ingresso h 17:15)
Indirizzo: Largo Bianca Maria Visconti, Cremona
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