19 ottobre 2023

Domenica nella chiesa dei Ss. Marcellino e Pietro convegno pubblico per porre l’attenzione su un patrimonio da valorizzare

Si accendono i riflettori a Cremona sulla chiesa dei Ss. Marcellino e Pietro domenica 22 ottobre alle 17 con il convegno Prospettive per un patrimonio “in attesa”. Si tratta di un’occasione importante per discutere di «un patrimonio immenso che da tempo aspetta di essere ripensato e valorizzato», commenta don Gianluca Gaiardi, incaricato diocesano per i Beni culturali ecclesiastici.

Un patrimonio che è legato alla parrocchia di Sant’Agostino (facente parte dell’unità pastorale Cittanova che unisce anche Sant’Agata e Sant’Ilario) ma che è un bene diocesano e cittadino da ripensare, oltre che sistemare e restaurare. Per questo «la Diocesi – spiega don Gaiardi – ha organizzato questo incontro presso la chiesa stessa, in via Ponchielli 5, in accordo con il Comune, il Politecnico, la Soprintendenza, Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona e con l’apporto di architetti e studiosi per illustrare i risultati del lavoro di diagnostica effettuato». Su questa chiesa, infatti, da circa tre anni hanno lavorato studenti e professori del Politecnico per mettere a punto un rilievo completo storico, materico, diagnostico… al fine poi di progettare una sua futura destinazione.

«Al momento la Parrocchia di Sant’Agostino e la Diocesi – aggiunge don Gaiardi – da sole non possono farsi carico di questa struttura dall’enorme valore». Per tanti San Marcellino (così viene comunemente chiamata) è un luogo di concerti importanti, per qualcuno ha un valore cultuale (in particolare viene frequentata la cappella dedicata alla Madonna) per altri ha un valore anche affettivo, visto che custodisce la tomba della fondatrice dell’Istituto della Beata Vergine. Nel complesso, però, la struttura va ripensata, così come la sua destinazione.

Il Convegno vuole proprio fornire gli elementi necessari per una riflessione che nel tempo potrà farsi progettazione condivisa di una serie di interventi necessari e quindi di ripensamento della struttura.

Per l’occasione interverrà il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, il Soprintendente per le province di Cremona, Mantova e Lodi, Gabriele Barucca, mentre presenterà la ricerca complessa il professore del Politecnico Angelo Giuseppe Landi. Il dibattito e la tavola rotonda a seguire saranno anche arricchiti dal contributo di don Umberto Bordoni, della Scuola Beato Angelico di Milano, e dell’architetto Giorgio Della Longa. «Don Bordoni – completa Gaiairdi – è un esperto in tema di “riuso” delle chiese in una direzione di promozione culturale». Della Longa è altrettanto sensibile al tema avendo messo mano alla chiesa di San Francesco a Parma, trasformata con il tempo in un carcere e ora restituita ai francescani per farne una cappella per gli universitari.

Il convegno avrà luogo dunque all’interno di una chiesa che è un esempio straordinario a Cremona di tardo rinascimento e barocco romano, facente parte del Collegio e del Convento dei Gesuiti e che attende una progettazione seria sul suo utilizzo e sulla valorizzazione dei beni che custodisce (firmati da Genovesino, Bertesi, Massarotti…per citarne qualcuno). Una occasione per iniziare a dare qualche risposta, partendo da una ricognizione completa illustrata alla cittadinanza.

www.diocesidicremona.it


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commenti


harry

19 ottobre 2023 15:33

,, per citarne un altro, la pala dell'altare maggiore è di Gervasio Gatti, 1604,