Dopo l'esposto di due cittadini, Ispra si occuperà del primato di Cremona sull'aria irrespirabile. Incarico dal Ministero della Transizione Ecologica
Sarà l'Ispra, cioè l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ad indagare sul caso Cremona e sul suo inquinamento dell'aria che la mette al secondo posto in Europa in un triste primato sull'aria irrespirabile. La notizia arriva direttamente dal Ministero della Transizione Ecologica che, in poche ore, ha risposto alla denuncia effettuata da parte di due cittadini cremonesi, Maria Grazia Bonfante e Ferruccio Rizzi (leggi qui). Nel documento si fa riferimento ai dati della Corte europea che indicano come «particolarmente allarmante» il dato «relativo all’esposizione, rispetto al quale Cremona è stata indicata tra le peggiori provincie tra gli oltre mille territori nazionali monitorati». Non solo, nel testo si rimarca anche «il primato di Cremona in Italia e in Europa per tasso di mortalità da polveri sottili».
E Il Ministero ha scritto che sarà proprio Ispra ad occuparsene, valutando il danno o la minaccia. Nel documento il Ministero della Transizione Ecologica, con la firma del dirigente Eugenio De Francesco, scrive: "Ciò premesso la scrivente Amministrazione trasmette ad ISPRA l'indicata documentazione, con richiesta di valutare, anche eventualmente avvalendosi del sistema agenziale, SNPS, se i fatti lamentati dall'Istante siano suscettibili di integrare fattispecie di danno ambientale o minaccia di danno ambientale ai sensi e per gli effetti della “Parte VI” del D.lgs. 152/2006 per i quali è previsto l'intervento di questa Divisione ed eventualmente indicare le misure di riparazione ritenute necessarie. L'allegata nota è, altresì, trasmessa alla Direzione generale VA per gli eventuali seguiti di competenza".
"La risposta del Ministero indica che quando i cittadini si muovono, ottengono dei risultati - ha detto Maria Grazia Bonfante - Non basta l'associazionismo, sono i singoli cittadini che devono far sentire la loro voce. Questa volta lo abbiamo fatto grazie all'aiuto di Europa Verde. Ma il fatto che il Ministero risposta a due cittadini diventa un fatto politico. Abbiamo chiesto più volte d'intervenire ma Cremona non ha mai esercitato il suo ruolo di guida del territorio, facendo autonomamente delle scelte spesso di retroguardia senza mai coinvolgere la cosiddetta area vasta, tale solo sulla carta. Un esempio? Il centro logistico di San Felice che avrà un impatto devastante sulla via Mantova senza che i sindaci della zona abbiano mai potuto esprimersi".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti
Monica
9 luglio 2022 09:58
... e menomale .....però ci voleva un esposto !!!!!
Rosi
10 luglio 2022 10:34
E vediamo se anche questa volta il polo Arvedi risulta innocente o se una parte Dell inquinamento viene effettivamente a lui imputata. A km di distanza sempre odore di ruggine mista ferro e strana polvere sui pavimenti.. È una vergogna...
Pasquino
11 luglio 2022 08:34
Ma per comune e prefettura si nota negli anni ....un sostanziale miglioramento della qualità della aria !!!!!!!!