Dopo un anno di stop a causa della pandemia, torna a Cremona la Festa del Volontariato
Dopo un anno di stop imposto dalla pandemia torna a Cremona la Festa del Volontariato con importanti novità. L’edizione 2021 si svolgerà in modalità ‘diffusa’ e coinvolgerà alcuni quartieri della città: in particolare saranno interessati il Quartiere 2 Boschetto-Migliaro e il Quartiere 5 Borgo Loreto-San Bernardo-Naviglio La festa si terrà il 5 settembre dalle ore 10.00 alle 18.00 al Quartiere 5 (P.zza Patrioti, P.zza Amigoni, via Legione Ceccopieri) e il 12 settembre dalle ore 10.00 alle 19.00 al Quartiere 2 (Via Fratelli d’Italia e Parco degli Alpini). Tutte le associazioni interessate sono invitate a partecipare segnalando la propria adesione entro il 6 agosto.
Le informazioni sono disponibili sul sito www.festavolontariato.org e via mail a festavolontariato@gmail.com. Il programma degli eventi prevede altri appuntamenti in via di definizione che si svilupperanno nei mesi di settembre e ottobre.
La proposta della Festa del Volontariato diffusa nasce all’interno del Laboratorio Territoriale del Volontariato "Ripartire dai Territori", un percorso di confronto attivato da CSV Lombardia Sud, Forum del Terzo Settore e Comune di Cremona – Centro Quartieri e Beni Comuni, e che ha coinvolto i volontari di circa 30 associazioni e i rappresentanti dei 2 Comitati di Quartiere citati. Il laboratorio è stata un’importante occasione di conoscenza e approfondimento su alcuni temi significativi per la vita della nostra comunità: partecipazione dei giovani, vicinanza e prossimità, relazioni tra associazioni, cura dell’ambiente e dei beni comuni, attenzione alle persone fragili.
“Il Comune di Cremona - spiega Rodolfo Bona, assessore alle Politiche della partecipazione del Comune - è sempre stato partner e soggetto promotore, in collaborazione con il Centro di Servizio per il Volontariato Lombardia Sud e con il Forum del Terzo Settore, della Festa del Volontariato. Abbiamo pensato di attivare il Laboratorio Territoriale del Volontariato, che ha avuto come obiettivo quello di condividere quella difficile e spesso tragica esperienza (il Covid; ndr), non solo attraverso il racconto delle proprie difficoltà e criticità ma anche evidenziando gli elementi di novità rispetto alla situazione precedente, con la finalità di raccordarsi per ripartire. All’interno del Laboratorio si è realizzata una sperimentazione che ha visto dialogare due Comitati di quartiere con un gruppo di circa trenta associazioni della città. Questo Laboratorio ha portato a promuovere una migliore percezione delle realtà territoriali del Terzo Settore e a far conoscere l’esperienza dei Comitati e dei percorsi sui Beni Comuni".
“Siamo molto soddisfatti del percorso costruito insieme – commenta Luisella Lunghi, presidente di CSV Lombardia Sud - e mi unisco ai ringraziamenti doverosi e sinceri ai formatori, ai volontari, alle associazioni che si sono sentite coinvolte e hanno donato il loro tempo e le loro energie. La dimensione della festa ha da sempre rappresentato in tanti paesi e località dei nostri territori un luogo e un tempo in cui ri- trovarsi, re-incontrarsi, ri-allacciare conoscenze e amicizie , ri-portare in uno spazio collettivo alcune riflessioni sul “tempo del volontariato”… con l’augurio che questo periodo così lungo di forzata clausura ci faccia riscoprire il senso autentico di fare festa: volontà di stare insieme, gioia di parlarsi e di prolungare l’incontro, convivialità, condivisione, riposo e anche sano divertimento”.
“Il Terzo settore – commenta Donata Bertoletti, portavoce del Forum Terzo Settore della Provincia di Cremona - sarà presente per rappresentare anche attraverso percorsi di relazione sociale con gli abitanti dei quartieri in modo gioioso la propria presenza. Il Terzo settore, e il volontariato in particolare, ha dimostrato ancora una volta di essere sempre e comunque al servizio di cittadine e cittadini. Il volontariato si organizza in fretta perché risponde prima di tutto col cuore e col desiderio di donare il proprio tempo agli altri. Il Terzo settore ha dimostrato di essere un punto di riferimento preciso nel corso della pandemia. I volontari sono prossimi alle persone, è giusto quindi ripartire da qui. Confidiamo che di ciò si tenga conto nella programmazione delle politiche sociali ed economiche nei territori. Non c'è sviluppo economico se non c'è sviluppo sociale”.
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