Duro attacco della Lega alla Giunta sul patrocinio del Comune al concerto di Neima Ezza e Rondo Da Sosa. "Nei testi frasi ingiuriose ed esaltazione della delinquenza"
La capogruppo della Lega in Consiglio Comunale deposita un’interrogazione alla Giunta, in collaborazione con la Lega Giovani Cremona, sull’inoppurtunità del patrocinio concesso al concerto di Neima Ezza e Rondo Da Sosa.
In un comunicato congiunto il consigliere Simona Sommi e il coordinatore della Lega Giovani Cremona, Filippo Raglio, scrivono:
"Riteniamo grave e inopportuno concedere il patrocinio al concerto di simili personaggi, che non solo sono a processo per aver partecipato all’attività criminale delle baby gang milanesi, ma che ne esaltano perfino le gesta nelle loro canzoni. Come riporta “La Stampa”, Rondo da Sosa può vantare precedenti penali per istigazione a delinquere, lesioni personali, rissa, danneggiamento aggravato, appropriazione indebita, oltraggio ad un corpo amministrativo o giudiziario, minaccia e furto. Ha subito l’irrogazione di un DASPO dal Questore di Milano per gli scontri con annessa sassaiola avvenuti fuori da una discoteca; provvedimento revocato dal TAR solo perché gli impediva l’attività “professionale”. La sua ultima prodezza risale a quattro mesi fa, con una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, nata dalla sua reazione ad un controllo di polizia caratterizzata da frasi del tenore di “sbirro di merda”, minacce e dal tentativo di colpire uno degli agenti intervenuti. Neima Ezza, uscito solo a fine febbraio dai domiciliari, è invece sottoposto a processo per una serie di rapine compiute in gruppo: le famigerate baby gang.
Ciò che sconcerta non è solo il trascorso giudiziario dei due, bensì i messaggi che vogliono trasmettere nelle loro canzoni e che, a quanto pare, l’amministrazione comunale reputa adatti ai giovani cremonesi. Ci chiediamo se possa essere edificante che si esegua all’ombra del Torrazzo la canzone “Rapina” di Neima Ezza, che recita: “brutto figlio di puttana ti leviamo i gioielli, ti strappo quella collana” e “Lo buttano in gabbia pensando che il ragazzo cambia, ma esce con più rabbia”. O ancora ci chiediamo quale sub-cultura promuova “Chinga” di Rondo Da Sosa, che riporta frasi come: “Siamo intoccabili a Milano” e “tu stai attento, fai mafia con me”.
Di fronte al crescere del disagio giovanile, è così che il Comune di Cremona intende rispondere? Appoggiando personaggi che insegnano che la violenza e il crimine sono la legittima rivalsa di chi viene da situazioni di povertà e dolore?
Ricordiamo inoltre che la nostra città ha visto crescere negli ultimi anni gli episodi di microcriminalità imputabili alle bande giovanili (baby gang) al punto da essere inclusa nella relazione del Ministero dell’Interno su questi fenomeni. La situazione è seria e anziché pensare a una soluzione, l’amministrazione comunale sceglie di gettare altra benzina sul fuoco dell’insicurezza".
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