E' partita la settima edizione di Cremonajazz con Ivan Lins, cantautore brasiliano di grande raffinatezza. Grandi applausi alla sua Madalena
Uno dei più grandi compositori e musicisti brasiliani, un interprete con una forte personalità e di rara eleganza. Melodico o trascinante, sempre raffinato. E' stato il concerto di Ivan Lins ad aprire, venerdì sera all'Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino, CremonaJazz. Il Festival, sotto la direzione artistica di Roberto Codazzi, è giunto alla settima edizione. Lins, esibitosi per la prima volta in città, è un cantautore pluripremiato e vincitore di Grammy. Il primo successo dei suoi 50 straordinari anni di carriera (anniversario celebrato nel 2020), Madalena, è stato cantato da Elis Regina nel 1970. Un altro suo successo del 1989, Love Dance, è uno dei pezzi più registrati in assoluto. Dodici stasera i motivi in scaletta, aperta da Daquilo que sei. Un repertorio costituito dai classici di Lins, con "una chicca", l'ha definita Codazzi: il brano inedito, 'Missing Miles, dedicato a Miles Davis. Un bis, a gran richiesta, il cavallo di battaglia: Madalena. Dal pubblico scroscianti applausi per l'artista sudamericano cresciuto negli Stati Uniti, che ha dialogato e scherzato con gli spettatori in portoghese, inglese e, un po', anche italiano. Secondo alcuni critici, se Gaetano Veloso è il Bob Dylan di Bahia, Lins, che ha inciso oltre 50 album ed è anche compositore di colonne sonore, è il James Taylor della musica popolare brasiliana. I suoi brani sono stati interpretati da una lista infinita di artisti, da Sting ai Manhattan Transfer, da Sarah Vaughan a Ella Fitzgerald e Quincy Jones, e molti altri. Lins (voce e tastiere) e' stato accompagnato dai Friends: André Sarbib (pianoforte), Nema Antunes (basso), Claudio César Ribeiro (chitarra), Chris Wells (batteria). Il festival ha in calendario altri 4 appuntamenti, tutti molto attesi, il primo venerdì 6 maggio. Di scena un'altra star: la compositrice, cantante e pianista di origine australiana Sarah McKenzie. Seguiranno Paolo Fresu & Omar Sosa (14 maggio); Sergio Cammariere, Alfredo Golino, Ares Tavolazzi (20 maggio); un altro trio, formato da Tullio De Piscopo, Dado Moroni, Aldo Zunino (27 maggio). Un finale pirotecnico.
le foto sono di Danilo Codazzi
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