Ecco il progetto "Giovani in centro" per riqualificare il vecchio ospedale, piazza Lodi, via Radaelli, il parco, piazza Giovanni XXIII e San Francesco: costo quasi 17 milioni di euro
Ecco come rinascerà l'area del vecchio ospedale con il nuovo progetto “Giovani in centro”, strategia di sviluppo e rigenerazione urbana per il centro storico di Cremona. Le idee progettuali, realizzate da un pool di tecnici comunali di diversi settori coordinati dall'architetto Donadio, è stato presentato ieri nella sala Puerari del Museo Civico dal vicesindaco Andrea Virgilio (era presente anche l'assessore alla Cultura Luca Burgazzi) agli aderenti della Società Storica e ai tanti cremonesi che hanno affollato la sala.
“La motivazione principale di questa scelta si basa sulla necessità di valorizzare il capitale materiale e immateriale del centro storico come capitale sociale dei giovani cremonesi. - ha detto Virgilio- Rendere vivente una parte del Centro storico di Cremona ora poco utilizzato, attivando i giovani. Aumentare le relazioni di comunità e intergenerazionali nel centro storico. Favorire le relazioni tra scuole e territorio. Favorire la progettazione condivisa dell’utilizzo degli spazi e dell’identificazione delle funzioni con particolare riferimento alla partecipazione dei giovani. Realizzare gli interventi con metodologie adeguate al risparmio e all’efficentamento energetico nonché al miglioramento delle caratteristiche di biodiversità”.
L'intervento complessivo costerà 16 milioni e 910mila euro di cui 15 milioni dalla Regione e 1 milione e 750 milioni di euro del Comune. Il tempo di realizzazione previsto è entro il 2027.
PIAZZA LODI
SITUAZIONE ATTUALE: La piazza oggi fa parte del sistema di collegamento viabilistico urbano, con una zona di parcheggio pubblico concessionato. Ciò non ne valorizza le potenzialità quale luogo di aggregazione e la relega al ruolo di semplice rotatoria per lo smistamento del traffico veicolare e aiuola centrale con scarsa alberatura e scarsa attrattività.
Riqualificazione degli spazi pubblici e costruzione di reti verdi locali
L’idea progettuale per la riqualificazione di questo spazio, si inserisce nella visione più complessiva di rafforzamento dell’infrastruttura verde-blu urbana, incentrata sull’asse Mercatello-Trento Trieste. Piazza Lodi può tornare, in questo contesto, a recuperare la sua funzione di agorà, luogo piacevole di sosta e aggregazione per i cittadini e visitatori. Attraverso uno studio che ne ridisegni la fisionomia, i percorsi pedonali, veicolari, la sosta, si andrà ad implementare il verde pubblico con la messa a dimora di nuove alberature e arbusti. Lo spazio verde favorisce la regolazione del microclima contribuendo alla mitigazione dell'isola di calore estiva, offrendo spazi di socialità all'aperto, riducendo il deflusso idrico superficiale. Contribuendo inoltre alla riduzione dell'anidride carbonica atmosferica e di numerosi altri inquinanti.
PALAZZINA DI VIA RADAELLI-ANGOLO PIAZZA LODI
SITUAZIONE ATTUALE: La porzione di fabbrica fa parte del complesso di edifici che ospitavano l’Ex Ospedale della città di Cremona eretto a partire dalla metà del XV secolo e dismesso nel 1971, dopo la costruzione del nuovo Ospedale Maggiore. Dal 1979 al 2005, ha ospitato la scuola di musica “Claudio Monteverdi” e alcune associazioni culturali, poi è rimasto privo di funzioni. Composto da tre piani fuori terra ed un piano cantina, ha una superficie complessiva di mq 4.600,00
PROGETTO
L’intervento sulla fabbrica che prevede opere di restauro e manutenzione straordinaria, sarà condotto nel rispetto dei caratteri tipologici ed architettonici per un recupero funzionale dell'edificio che tenga conto degli aspetti energetici e ambientali, domotica E' previsto inoltre il recupero dei cortili. Le opere riguarderanno le diverse classi di elementi tecnici delle classi di unità tecnologiche relative, a struttura portante, chiusura, partizione interna, partizione esterna, impianto di fornitura servizi, impianto di sicurezza.
Verranno realizzati 27 alloggi di housing sociale (per una superficie complessiva di 2680 metri quadrati) di varie dimensioni destinati prioritariamente a giovani famiglie e giovani, giovani adulti in fase di avvio al lavoro ovvero studenti per favorirne i percorsi di autonomia e definitiva transazione all'età adulta, con possibile sperimentazione di mix abitativo e spazi a usi comune aperti alla cittadinanza, es. coworking, luoghi ricreativi, servizi, ecc.
Sono poi previsti spazi per attività comuni aperte all’esterno con superficie complessiva 1.000 mq. Spazi per attività artigianali con superficie di 200 mq. Progetti di start-up di attività di micro-impresa tipo artigianale/commercio di prossimità a supporto di percorsi di autonomia e di inclusione di giovani adulti in condizioni di particolare fragilità.
E' poi prevista la riqualificazione del cortile con sistemazione a verde pubblico con alberature e arbusti con specie autoctone, prato e uso di materiali drenanti. L'utilizzo di specie autoctone per le piantumazioni andrà a vantaggio dell’aumento della biodiversità urbana, incrementando la sostenibilità ambientale.
Al fine di ridefinire i percorsi pedonali e contribuire a rivitalizzare l’area si prevede la riapertura degli ingressi ai due lati dell’edificio ripristinando il collegamento storico tra le due piazze (Lodi, Giovanni XXIII).
La gestione degli appartamenti recuperati, avrà l’obiettivo di accompagnare gli inquilini a sperimentare buone prassi di condominio solidale, attraverso un servizio di Tutor condominiale per sostenere i destinatari degli alloggi nei percorsi di autonomia e tenuta dell’abitazione e accompagnamento alla promozione e sviluppo di forme di convivenza improntate alla solidarietà e allo scambio, la promozione di stili di vita sostenibili, la mutualità tra bisogni e risorse, l’accessibilità ai servizi.
L'EX CHIESA DI SAN FRANCESCO
SITUAZIONE ATTUALE: La fabbrica ex chiesa di San Francesco, di particolare pregio storico e architettonico fa parte di un complesso più ampio. La costruzione della chiesa risale alla seconda metà del XIII secolo. Il complesso ha subito nel tempo continue trasformazioni ed ampliamenti ed ha ospitato l' Ospedale di Santa Maria della Pietà in funzione fino al 1971. Attualmente il fabbricato è dismesso tranne una piccola porzione che ospita una cooperativa sociale di lavoro.
PROGETTO
L’intervento sulla fabbrica che prevede opere di restauro e manutenzione straordinaria, sarà condotto nel rispetto dei caratteri tipologici ed architettonici per un recupero funzionale di una parte dell'edificio che tenga conto anche degli aspetti energetici e ambientali, domotica.
Le opere riguarderanno le diverse classi di elementi tecnici delle classi di unità tecnologiche relative, a struttura portante, chiusura, partizione interna, partizione esterna, impianto di fornitura servizi, impianto di sicurezza
HUB GIOVANI": SPAZIO PERFORMATIVO DESTINATO ALLE PRODUZIONI CULTURALI GIOVANILI, PROMOZIONE DEL PROTAGONISMO E DELLA PARTECIPAZIONE
Sono previsti spazi e opportunità laboratoriali legati all’espressività giovanile (fra cui anche sale prove per gruppi musicali); spazi di aggregazione e di incontro fra cui, in particolare, uno spazio co-working, un’aula studio e uno spazio ristoro, una sala multi-funzionale per ospitare eventi culturali e manifestazioni con l’attenzione alle culture e ai linguaggi giovanili spazi da destinare ad associazioni e gruppi informali del territorio
CONTRASTO ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA E INSERIMENTO LAVORATIVO: LA SCUOLA DI SECONDA OPPORTUNITA’
E’ uno strumento sperimentale per il contrasto della dispersione scolastica che interviene in termini di extrema-ratio nei confronti di quegli studenti ancora in età di obbligo scolastico in condizioni di conclamato abbandono.
Attraverso la messa a disposizione di ulteriore spazi ovvero la possibilità che gli stessi possano essere aperti anche in orario extrascolastico, si intende potenziare la funzione e i servizi di aggancio e di prossimità alle famiglie in un momento particolare quale quello dei primi anni di vita, prolungando quella funzione di cura e sostegno alla genitorialità che già viene svolta dai servizi consultoriali ma in modo più circoscritto alla fase della gravidanza e al primissimo periodo di vita dei bambini e che viene poi portato avanti grazie al lavoro quotidiano di relazione di insegnanti e operatori della scuola per l'infanzia.
SCUOLA DIFFUSA
Per la scuola Media Campi le azioni che si intendono promuovere si generano da una dimensione più ampia rispetto al mero intervento di riqualificazione di parte degli spazi dell'edificio. Infatti, si intende avviare una sperimentazione di scuola "diffusa" ovvero una reinterpretazione della didattica e della proposta scolastica a ripartire da una rivisitazione dei setting fisici e il parziale superamento della centralità dell'aula quale contesto prevalente se non esclusivo in cui lavorare con gli studenti favorendo lo sviluppo di progetti di educazione non formale.
I fabbricati di pregio storico architettonico, ospitano la scuola media Campi, materna Martini, nido San Francesco, e fanno parte di un complesso più ampio nato come convento nella seconda metà del XIII secolo .
Il complesso che ha subito del tempo numerose trasformazioni, è stato poi annesso al vicino ospedale di Santa Maria della Pietà ed usato fino al 1971.
PROGETTO
Sono previsti interventi puntuali con particolare attenzione al risparmio energetico per la parte illuminotecnica e calore sia agendo su alcune parti dell'involucro ove possibile che con un sistema di termoregolazione. E' previsto inoltre la riqualificazione dello spazio esterno
PIAZZA GIOVANNI XXIII
SITUAZIONE ATTUALE: La piazza allo stato attuale fa parte del sistema di collegamento viabilistico urbano con una zona dedicata a parcheggio pubblico e una parte centrale con aiuole e alberatura. Ciò non ne valorizza le potenzialità quale luogo di aggregazione e la relega al ruolo di semplice rotatoria per lo smistamento del traffico veicolare e la sosta. L’idea progettuale per la riqualificazione di questo spazio, si inserisce nella visione più complessiva di rafforzamento dell’infrastruttura verde-blu urbana, incentrata sull’asse Mercatello-Trento Trieste.
La riqualificazione della pavimentazione della parte centrale e il ridisegno del rapporto tra verde e spazio circostante, migliorerà la fruibiità degli spazi, la piazza può recuperare la sua funzione di agorà, luogo piacevole di sosta e aggregazione per i cittadini, visitatori, utenti delle strutture pubbliche vicine .
Saranno ridefiniti i percorsi pedonali, veicolari, la sosta, si andrà ad implementare il verde pubblico con la messa a dimora di nuove alberature e arbusti, arredo urbano
Lo spazio verde favorisce la regolazione del microclima contribuendo alla mitigazione dell'isola di calore estiva, offrendo spazi di socialità all'aperto, riducendo il deflusso idrico superficiale.
LA PALAZZINA SUL PARCO DEL VECCHIO OSPEDALE
La palazzina faceva parte del complesso ex Ospedale insediato fino al 1971, ora ospita varie associazioni culturali, sociali e assistenziali. L’edificio si affaccia sul parco del Vecchio Passeggio sullo stesso parco si affacciano anche la Casa Elisa Maria e la scuola Media campi.
Il parco si intesta sul viale Trento e Trieste e rappresenta il nodo dell’asta di penetrazione nel centro cittadino attraverso via Gioconda, piazza Giovanni XXIII, Piazza Lodi, via San Tommaso, via Mercatello con sbocco finale in Largo Boccaccino posto dietro il duomo
Il progetto riguarderà la riqualificazione e riuso degli spazi, già sede di associazioni e servizi dedicati al sostegno di soggetti fragili e delle loro famiglie, con particolare attenzione alla disabilità.
Questo intervento consentirà di rendere più funzionali gli ambienti e ospitare nuove sedi di realtà di volontariato, prevedendo anche spazi dedicati al protagonismo della cittadinanza in connessione con le realtà presenti nel territorio (servizi educativi, scuola secondaria di primo grado).
Sarà inoltre riqualificato il parco per l’utilizzo da parte della cittadinanza e delle realtà insediate nel complesso dell’Ex Ospedale, prevedendo una programmazione di iniziative di animazione culturale, artistica e sociale
La riqualificazione consentirà al parco di svolgere la funzione di nodo dell’asse di penetrazione nel centro culturale.
Le foto sono di Gianpaolo Guarneri (foto StudioB12)
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commenti
François
24 febbraio 2023 11:57
Finalmente vedremo anche qui: nelle piazze Lodi e del vecchio Ospedale gli interventi artistici dei "graffitari" come è avvenuto nella piazzetta dell'ex Supercinema: Giovanni XXIII e Coppetti dal Paradiso ammireranno estasiati.
Manuel
27 febbraio 2023 06:18
Con tutti ‘sti soldi a disposizione, non si poteva ritagliare una piccola cresta, così da impedire il supermercato a Porta Mosa?