8 novembre 2021

Tutti i dati che ci fanno perdere 12 posti in classifica: male aria, incidentalità, trasporto pubblico, perdita d'acqua, consumo di suolo

Per Cremona è stato un brusco risveglio. La città del Torrazzo ha perso 12 posizioni in classifica nella ricerca annuale di Legambiente con la pubblicazione dei dati sull'Ecosistema urbano. Pasa così dal tredicesimo al venticinquesimo posto. Dopo tante inutili parole, slogan e coreografie emergono chiaramente i problemi che al più presto si devono affrontare.

Innanzitutto la qualità dell'aria. A Cremona si respira un'aria pessima. E' riduttivo dare tutta la responsabilità allo scarso movimento d'aria in pianura padana. Da noi la situazione è davvero complicata. Le cause? Ovviamente non tocca a Legambiente individuarle ma all'Amministrazione farsene carico. Malissimo la presenza di polveri sottili (per le quali abbimo il triste primato di seconda città più inquinata d'Europa), male per il Pm10 dove superiamo del doppio i giorni consentiti (97a in Italia, praticamente ultima), per l'ozono (85a posizione) e per il biossido d'azoto (67a).

Incidenti e vittime della strada, il nostro tasso di incidentalità è tra i più alti in assoluto 7,3 ogni 1000 abitanti e siamo al 91° posto in Italia. Abbiamo un alto tasso di motorizzazione (63 auto ogni cento abitanti). Perchè tanti incidenti? Colpa della qualità delle strade? Troppo scarsi i controlli? Scarso uso dei mezzi pubblici, come vedremo poi?

Uso dei mezzi pubblici. Abbiamo una percentuale di 6 viaggi per abitante l'anno. Una delle più basse in Italia. Ma qui paghiamo anche l'offerta assolutamente insufficiente del trasporto pubblico (78a in Italia)

Alti consumi idrici (148, 5 litri a testa l'anno), complicati da un'alta dispersione di acqua nel trasporto (il 26,5%) nella differenza tra acqua immessa in rete e acqua consumata.

Male anche l'uso efficiente del suolo con i crollo dalla 22esima posizione al 70° posto

Ci sono poi alcuni dati decisamente positivi come la presenza di piste ciclabili 33,5 metri ogni 100 abitanti che ci collocano al secondo posto assoluto o l'incidenza dell'isola pedonale per abitante (1,16 metri) che colloca Cremona al quinto posto dopo Lucca, Venezia, Verbania e Cosenza.

Siamo cinquantesimi per i rifiuti prodotti e diciottesimi per la differenziata, sostanzialmente in pareggio rispetto all'anno precedente.

Guardando alla nostra regione, emerge come l’unica città lombarda nella top ten italiana sia Mantova, al secondo posto, ottenuto migliorando le performance sulla qualità dell’aria, contraendo le perdite della rete idrica entro il 15% e perfezionando la raccolta differenziata. Scalano la graduatoria italiana: Brescia dal 34° al 27° in trend decisamente positivo da 5 anni, Pavia dal 53° al 40°, Varese dal 62° al 44°. Perdono, invece, diverse posizioni: Cremona dal 13° al 25°, Lodi dal 25° al 31°, Bergamo dal 30° al 35°, Monza dall’85° al 93°, Como passa dal 37° al 41°. Mantiene la posizione Sondrio 18a, in trend positivo da tre edizioni e restano pressoché stabili Milano al 30° posto e Lecco al 64° .

 

Nebbia in stazione foto Welfarecremona


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