25 giugno 2025

Esportazioni, segnali di ripresa nel primo trimestre, ma l'incertezza geopolitica segna ancora profondamente i mercati. Cremona sesta in Lombardia

La dinamica delle esportazioni nel primo trimestre 2025, secondo i dati Istat, è caratterizzata da una ripresa delle esportazioni per il territorio della Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia.

L’analisi curata dal Servizio Promozione e Informazione Economica rileva infatti una crescita dell’export pari al +1,8%, rispetto allo stesso periodo del 2024, per un ammontare di 4.713 MLN di euro. Variazione di segno meno, invece, per le importazioni che registrano un calo del -3,4%, per un ammontare di 6.470 MLN di euro, portando la bilancia commerciale in territorio negativo con un valore di -1.757 MLN di euro. Entrando nel dettaglio, maggiore tenuta emerge per il territorio mantovano e quello cremonese, dove le esportazioni mostrano segno più, mentre segnali di rallentamento riguardano la provincia di Pavia. La Lombardia e l’Italia si collocano in territorio positivo, con una variazione di export rispettivamente pari al +1% e al +3,2%. Nel panorama regionale, Mantova e Cremona si collocano rispettivamente in quarta e sesta posizione, mentre Pavia si trova al terzultimo posto. 

“I primi dati di inizio anno risultano caratterizzati da una leggera ripresa delle esportazioni, nonostante il proseguimento della fase di estrema debolezza del commercio mondiale” – sottolinea il Presidente della Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia, Gian Domenico Auricchio – “Considerando il contesto internazionale, segnato da continue incertezze geopolitiche, tensioni commerciali e dinamiche dei tassi di cambio, questi dati possono essere visti come un segnale incoraggiante, a dimostrazione di come le imprese italiane e lombarde siano resilienti e con capacità di adattamento. Certo permane un profondo clima di incertezza che rende difficile prevedere l’andamento dei prossimi mesi, anche e soprattutto alla luce delle ultime notizie mondiali che potrebbero portare a nuovi aumenti sul fronte dei costi dell’energia e restrizioni. È, quindi, fondamentale per le imprese continuare a investire su qualità e innovazione per accrescere la propria competitività, così come si rendono necessarie politiche di sostegno all’internazionalizzazione per affrontare le continue sfide globali”. 

Relativamente alla provincia di Cremona, le esportazioni vedono una ripresa del +2,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Alla fine del primo trimestre 2025 le esportazioni cremonesi ammontano a oltre 1,5 MLD di euro, contro un valore di import pari a quasi 1,9 MLD di euro, anch’esso in aumento rispetto al 2024 del +11,3%. Il saldo commerciale si colloca in territorio negativo, ammontando a -343 MLN di euro. 

Considerando i principali comparti esportatori, si segnalano valori negativi per le principali tipologie di prodotto: prodotti in metallo (-0,7%), prodotti alimentari e bevande (-1,1%), macchinari (-8%), prodotti tessili (-4,4%), apparecchi elettrici (-3,5%), apparecchi elettronici e ottici (-22,2%), articoli di abbigliamento (-19%) e articoli in pelle (-7,5%).

Performance positive, al contrario, per le sostanze e i prodotti chimici (+17,4%), gli articoli in gomma e materie plastiche (+3,8%), i mezzi di trasporto (+39%), i prodotti in legno e carta (+18,8%) e i prodotti delle altre attività manifatturiere (+21%). 

Sul fronte delle importazioni, si segnalano variazioni negative per: mezzi di trasporto (-38%), articoli in gomma e materie plastiche (-2,7%), macchinari (-2,5%), apparecchi elettrici (-24,1%), prodotti delle altre attività manifatturiere (-21,7%) e articoli di abbigliamento (-8%). Al contrario, vedono una crescita i prodotti in metallo (+58,7%), le sostanze e i prodotti chimici (+8,7%), i prodotti alimentari (+15,5%), i prodotti dell’agricoltura (+17,5%), i prodotti in legno e carta (+2,4%), gli articoli farmaceutici, chimico-medicinali (+20,1%) e i prodotti tessili (+21,4%). 

L’analisi dell’andamento delle esportazioni della provincia di Cremona per paesi di sbocco evidenzia una generale ripresa verso i principali partner europei: Germania (+2,2%), Spagna (+11%), Paesi Bassi (+17,5%), Romania (+37,2%) e Regno Unito (+11,2%). Variazione positiva anche per Stati Uniti (+0,9%) e Svizzera (+5,2%). Valori con segno meno emergono invece per la Francia (-4,2%), la Polonia (-1,9%), il Belgio (-4,7%) e l’Austria (-14,3%). 

Le importazioni vedono una ripresa da parte di Austria (+58,7%), Francia (+9,3%), Paesi Bassi (+4%), Spagna (+12,7%), Ungheria (+19,8%) e Belgio (+17,4%), nonché va sottolineata una consistente crescita delle importazioni da Russia, Cina e Corea del Sud. Segno meno invece per le importazioni da Germania (-26,1%) e Polonia (-21,8%).


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