10 maggio 2023

FI e Viva Cremona: "Tariffa puntuale iniqua e di dubbia efficacia. Indagine sul gradimento del servizio da parte dei cittadini"

Presa di posizione dei consiglieri di Forza Italia e di Viva Cremona sulla Tariffa puntuale in città. Ecco il comunicato della minoranza: 

 

Nella seduta del consiglio comunale di ieri è stata approvata la cosiddetta “tariffa puntuale” dei rifiuti che i cittadini e le imprese cremonesi saranno tenuti a corrispondere per il prossimo anno.

Il nostri gruppi hanno espresso la propria contrarietà già nella Commissione Bilancio e anche in Consiglio per una serie di motivazioni che abbiamo già espresso in passato e che qui vogliamo sinteticamente ribadire, anche alla luce dei dati sommari e contraddittori forniti dall’amministrazione con il contagocce.

1 - non si tratta effettivamente di tariffa puntuale in quanto i rifiuti conferiti dai cittadini non vengono pesati. Il gestore conta i sacchi che vengono conferiti (60 litri per le abitazioni e 110 litri per le attività produttive) indipendentemente dal fatto che siano pieni o meno.

2 - c’è un’ampia fascia di popolazione che non effettua la raccolta differenziata e che quindi non conferisce rifiuti indifferenziati, nonostante il nuovo metodo tariffario. Su 32.382 contribuenti con dotazione sono 5.214 quelli che non hanno conferito alcun sacco azzurro. Parliamo di numeri importanti che documentano come questo modello è lontano dall’essere applicato efficacemente.

3- l’amministrazione comunale ha già deciso, sulla base del numero dei componenti del nucleo famigliare, il minino di sacchi che un nucleo famigliare deve conferire, e glieli addebita, indipendentemente dal fatto che un cittadino sia diligente e scrupoloso o, al contrario,non svolga alcuna attività di differenziazione dei rifiuti. In questo senso il metodo è iniquo.

4 - il conteggio dei sacchi da parte del gestore ha quindi unicamente lo scopo di addebitare alle famiglie i sacchi eccedenti il numero minimo fissato dall’Amministrazione Comunale (al cittadino verrà addebito € 1,32 per ciascun sacco da 60 litri conferito oltre il minimo stabilito dal Comune);

5 - non sono noti i criteri utilizzati per quantificare il numero minimo di conferimenti. 

6- il dati sul quantitativo dei rifiuti raccolti nel 2022 sono poco convincenti. Lo scopo dichiarato dall’Amministrazione all’inizio della sperimentazione era quello di ridurre la produzione  di rifiuti indifferenziati per incrementare la raccolta differenziata e quindi il riciclo dei rifiuti. È però irrealistico che in un solo anno si sia registrato un calo del 21% dei rifiuti indifferenziati (2.000 tonnellate) e  contestualmente una riduzione del 6% (1.500 tonnellate) della raccolta differenziata. Le due cose non stanno insieme. Complessivamente mancano all’appello circa 3.500 tonnellate di rifiuti tra il 2021 e il 2022, un quantitativo notevolissimo che corrisponderebbe ad un calo del 10% della produzione complessiva dei rifiuti a fronte di una popolazione di fatto invariata. Nessuna spiegazione è stata fornita dall’Amministrazione al riguardo durante il dibattito.

7 - le simulazioni mostrate dalla maggioranza sono a dir poco ottimistiche e sono costruite per cercare di giustificare l’impegno e l’onere che è stato scaricato sui cittadini e sulle imprese. I modesti risparmi prospettati (2-3%) dovranno essere verificati il prossimo anno, quando le famiglie riceveranno le fatture direttamente dal gestore del servizio. Non mancheranno amare sorprese. 

8- negli ultimi 4 anni non risultano essere state riciclate circa 1.500 tonnellate di plastica. Nonostante reiterate richieste, l’Amministrazione Comunale non ha chiarito la loro destinazione.

9 - sono purtroppo aumentati notevolmente gli abbandoni di rifiuti lungo le strade e l’accumulo in prossimità dei cestini. Pur trattandosi di comportamenti censurabili, nel bilancio complessivo del modello adottato non si può ignorare l’incremento di questo fenomeno, che ha portato ad un oggettivo peggioramento del decoro in città. 

10 - non è un caso che nel 2020 soltanto 1.000 Comuni italiani su 8.000 abbiano optato per il modello della “tariffa puntuale”, mentre gli altri 7.000 continuano ad applicare la TARI ottenendo ugualmente ottime percentuali nella raccolta differenziata. Non è quindi il modello adottato a garantire i risultati, ma l’organizzazione e la qualità del servizio erogato ai cittadini.

11 - dopo circa un anno e mezzo dall’avvio della sperimentazione sarebbe utile e interessante effettuare un’indagine sul livello di gradimento del servizio da parte dei cittadini e delle imprese. Naturalmente eseguito da un soggetto indipendente. 

In fondo sono proprio i cittadini i destinatari di questo servizio.

 

Carlo Malvezzi - FI

Federico Fasani - FI

Saverio Simi - FI

Maria Vittoria Ceraso - Viva Cremona


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commenti


Pasquino

11 maggio 2023 05:07

L'incapacità assoluta fatta ad assurdo