Gilles Apap e Myriam Lafargue chiudono con un concerto “pirotecnico” lo StradivariFestival 2023. Il duo stravolge il programma della serata e folgora l’Auditorium del MdV
Nell’ovale dell’Auditorium Arvedi, dopo la consueta presentazione del direttore artistico Roberto Codazzi, si è esibito l’estroso violinista Gilles Apap accompagnato da Myriam Lafargue alla fisarmonica. Genio e sregolatezza che partono già dal programma di sala, un vero e proprio folle mélange di autori dal classicissimo Bach, quasi a raccogliere il testimone dalle Variazioni Goldberg risuonare in sala ieri sera, al travolgente Astor Piazzolla passando per il compositore vivente Semianov. Ad un primo sguardo questo programma può sembrare quantomeno ardito, se non addirittura dissacrante. Il grande violinista Yehudi Menhuin disse a proposito di Apap e dei suoi programmi musicali: “Per me sei l’esempio di un musicista del 21° secolo. Rappresenti la direzione in cui la musica dovrebbe evolversi; da un lato, il rispetto del prezioso patrimonio delle opere classiche; dall’altro, la scoperta della musica popolare e del suo elemento creativo, non solo nell’improvvisazione, ma anche nell’interpretazione”
Ecco che nell’ottica di un ascolto “contemporaneo” i generi musicali riescono ad affascinare anche affiancati fra loro, e non solo con gli altrettanto interessanti concerti “monografici”. Ecco quindi che il contrappunto bachiano diviene una delle sfaccettature più austere di una danza tradizionale bretone ed una danza spagnola di De Falla cammina perfettamente a braccetto con un allegro di Kreisler. Inutile specificare la difficoltà esecutiva di un programma simile. Saltiamo per un solo istante dall’altra parte del palco, alla ribalta sotto i riflettori. Portare in scena autori diversi di epoche diverse, con stili e prassi esecutive diverse, è una vera e propria sfida oltre che una meravigliosa follia. Passare dalla lineare e poco vibrata prassi barocca di Bach al sinuoso Piazzolla riuscendo ad essere corretto e convincente in entrambi è davvero un’impresa per pochi. Due di quei pochi erano a Cremona questa sera. Apap danza, parla col pubblico, stravolge completamente il programma di sala, improvvisa, fa cantare il pubblico. Poi chiede alla sala se vuole un bis, un altro e un altro ancora. Myriam Lafargue dal canto suo è una spalla perfetta, complice dalla tecnica sopraffina e dal talento indiscusso. Ammaliati, stregati, i presenti sono giunti a fine concerto con un tifo quasi da stadio. Un turbinio di emozioni che hanno sfiorato tutti i palati in sala, culminando con un lungo, intensissimo applauso. Si chiude qui il calendario ufficiale di StradivariFestival, senza però dimenticare i due concerti aggiuntivi con Il Krylov Violin Project dell’11 novembre e lo STRADIVARImemorialday del 18 dicembre.
foto Gianpaolo Guarneri/Studio B12
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