30 maggio 2025

Giornata Mondiale Sclerosi Multipla: con le nuove terapie la vita continua. All'ospedale di Cremona c'è un ambulatorio dedicato dove la relazione umana fra operatori e pazienti è un punto di forza

 Il 30 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla (SM), una malattia fino a qualche anno fa poco conosciuta alla popolazione. "È una patologia cronica che colpisce il cervello e il midollo spinale, causando disturbi nei movimenti, nella vista, nella sensibilità o nell'equilibrio, a seconda la zona colpita", spiega Elisa Pari, neurologa referente dell'Ambulatorio di Sclerosi Multipla dell'Ospedale di Cremona. "Rispetto a qualche decennio fa – aggiunge – oggi abbiamo terapie efficaci che consentono una buona qualità di vita.

La Sclerosi Multipla colpisce in particolare i giovani tra i 20 e i 40 anni, in piena età lavorativa e riproduttiva, con una prevalenza di tre donne ogni uomo. "È spesso una diagnosi che arriva come una doccia fredda, per cui offriamo anche un supporto psicologico, soprattutto nelle prime visite", racconta Pari. "Quello che non tutti sanno è che oggi, con le giuste terapie (e oggi ne abbiamo oltre 17 per poter offrire piani terapeutici personalizzati), la vita può continuare normalmente: si può lavorare, studiare, viaggiare e anche affrontare una gravidanza, cosa che in passato veniva sconsigliata".

UN LEGAME FORTE CON I PAZIENTI, «QUI MI SENTO A CASA»

L'Ambulatorio di Sclerosi Multipla segue circa 400 persone, di cui 180 in terapia attiva. Gli altri sono pazienti in fase diagnostica, o in condizioni avanzate per cui non è indicato un trattamento. "I controlli sono periodici e alcune terapie durano anche tre o quattro ore, per questo si crea un legame speciale tra noi e i pazienti. Ieri è venuta una ragazza per fare la sua terapia, e dopo ore di trattamento diceva "quando vengo non mi ricordo neanche di essere malata. Mi sento a casa". Noi amiamo ogni paziente", racconta commossa Monica Monchini, infermiera dell'Ambulatorio.

LA DIAGNOSI PRECOCE PUÒ FARE LA DIFFERENZA

Per la sclerosi multipla non c'è lista di attesa, "I pazienti vengono indirizzati al nostro ambulatorio direttamente dal neurologo o dal medico di medicina generale", spiega Stefano Gipponi, direttore della Neurologia dell'ASST di Cremona. "I sintomi iniziali possono essere molto diversi: vista offuscata o assente da un occhio, formicolii, debolezza muscolare, disturbi urinari o perdita di sensibilità. A seconda della gravità, la persona può rivolgersi al pronto soccorso oppure al medico di medicina generale". 

Quando si sospetta la presenza di Sclerosi Multipla, si procede con una risonanza magnetica e, se necessario, con una rachicentesi (puntura lombare) per confermare la diagnosi. "È fondamentale arrivare a una diagnosi il prima possibile", spiega Gipponi. "Un tempo potevano passare anche anni prima che una persona con SM ricevesse una diagnosi certa. Oggi, invece, avviene nel giro di pochi giorni o settimane, e questo può davvero cambiare il decorso della malattia".

 PIÙ SPECIALISTI E PERCORSI PERSONALIZZATI

Per affrontare una malattia complessa come la Sclerosi Multipla, è fondamentale un approccio integrato e su misura. "Ogni paziente ha una terapia diversa, pensata per aiutarlo a vivere al meglio la propria quotidianità", spiega Pari. Il team dell'ambulatorio è composto Elisa Pari e Marco Cesare Angeli (neurologi), Monica Monchini (infermiera), Sara Subacchi (neuropsicologa), Francesca Cenci (psicologa). In base alla situazione clinica del paziente, l'équipe collabora anche con l'urologia e con la neuroradiologia dell'Ospedale di Cremona, per una presa in carico mirata e coordinata. "È importantissima la collaborazione con i neuroradiologi: i pazienti di SM hanno slot riservati per le risonanze, che vengono sempre eseguite sulla stessa macchina e lette dagli stessi operatori, garantendo tempestività e un confronto dei risultati preciso nel tempo. A tendere l'idea di attivare un percorso dedicato di fisioterapia interno all'ambulatorio come accade ad esempio per il Parkinson".

In foto: Monica Monchini, Elisa Pari, Stefano Gipponi, Marco Cesare Angeli e Sara Subacchi; Elisa Pari e Monica Monchini durante una visita nell'Ambulatorio Sclerosi Multipla; Monica Monchini facendo terapia; Elisa Pari


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