I furgoncini che vanno in discarica perdono carta e plastica in via Bosco? Il pensionato Giuseppe Storti e Mirco hanno ripulito tutto. Segnalazioni nel vuoto
Pulisce i canali, sistema e abbellisce i monumenti danneggiati dal tempo, vernicia le edicole votive sparse in campagna, colora le panchine dove si ritrovano gli anziani del paese, ripara i giochi dei bambini. E ora si occupa dei rifiuti caduti dai furgoncini che trasportano l'immondizia alla discarica. Un paradosso che però si ripete puntualmente.
Niente sembra fermare Giuseppe Storti, 75 anni, il pensionato di Gerre de' Caprioli che ama il territorio in cui vive e se ne prende cura rimboccandosi le maniche. La sua battaglia, appassionata e sempre gratuita, ha colpito Roberto Fiorentini, giornalista e scrittore, che lo ha definito “un eterno
volontario” nel libro 'Bassa. Mon Amour'.
Storti ha portato a termine una nuova piccola, grande impresa insieme con Mirco, il giovane compagno d'avventura di sempre dalla parte dell'ambiente. Stavolta nel loro mirino, come denunciano nelle fotografie di un breve video (intitolato 'Noi ce le mettiamo tutta'), è finito il tratto di strada tra Cremona e il Bosco ex Parmigiano.
“L'ultimo sfalcio si è rivelato un disastro perché, con l'erba, sono stati sbriciolati anche i pezzi di plastica e di carta lungo il ciglio - dice Storti -. Mi sono chiesto da dove arrivassero quegli scarti”. Risposta: “Si tratta del contenuto perduto dai mezzi, decine e decine, che transitano ogni giorno in quel punto e che svuotano alla discarica la sporcizia raccolta in giro per la città. Sono scoperti e così basta poco perché avvenga quella dispersione di parte del materiale: la velocità, il vento, una buca, una disattenzione del conducente”. E il danno è fatto.
“I bordi dell'asfalto sono disseminati di frammenti di carta ma soprattutto di plastica che poi entreranno in vari modi nella catena alimentare e finiranno sulle nostre tavole. E' ormai provato, infatti, che abbiamo le microplastiche nel sangue”.
Anche stavolta Storti si è scontrato con l'insensibilità degli enti preposti. “Avevamo suggerito al Comune di Cremona di vederci perche' volevamo metterci a disposizione prima che si partisse con lo sfalcio, ma non siamo mai stati interpellati. Ora crediamo che sia arrivato il momento di mettere mano a questa questione. E' indecente, purtroppo non c'è nessun tipo di attenzione. Una risposta potrebbe essere coprire quei furgoncini con un telo in modo che non venga più lasciato per strada qualcosa del loro carico”.
La coppia di volontari segnala un altro problema lungo lo stesso tratto: “Vorremmo che fosse ripristinato il guard rail, che è pericoloso e versa da diversi anni in quelle condizioni”.
Da tempo Storti si dà da fare anche per la tangenzialina, che ripulisce periodicamente. Lo ha fatto di nuovo lo scorso 21 aprile, tornandovi dopo quattro mesi dall'ultima volta. Con questo bilancio: “In due ore e mezza di lavoro ho riempito 4 sacchi di immondizia, non di grandi ma piccoli dimensioni: centinaia e centinaia di pacchi di sigarette e fazzoletti di carta. C'è un punto dove si fermano i camion, basterebbe mettere un cartello con il divietoettare rifiuti. Invece non c'è. Mi domando perché cose tanto semplici non vengano fatte”.
Eppure la situazione sembra essere migliorata rispetto al passato: “Se la gente sporca continua a sporcare. Se, invece, trova pulito, ci pensa prima di farlo”.
Guarda il video della azione dei due volontari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti
François
7 maggio 2023 09:39
Carissimi, a voi vadano i miei ringraziamenti ed ammirazione, ma attenti a non segnalare troppo: Lorsignori potrebbero infastidirsi e magari denunciarvi. L'Italia è il Paese dove gli sporcaccioni (inquinatori), i ladri (evasori fiscali) e quelli che guidano senza alcun rispetto per le regole sono chiamati FURBETTI!
Manuel
7 maggio 2023 09:41
Come tutte le attività umane, anche il volontariato non è esente da imperfezioni, ma Mirco e Storti: SANTI SUBITO!!!
Oltre al decennale impegno a favore di un ambiente meno sporco, portano a galla un altro problema non considerato (o evitato) dalle amministrazioni varie, che è la raccolta rifiuti pre-sfalcio e che certamente risulterebbe più onerosa per le casse pubbliche (e private), ma appunto, se non si evita l’abbandono, non c’è alternativa.
harry
7 maggio 2023 10:54
E' singolare che la cittadinanza si occupi a vario titolo di separare, recuperare con attenzione meticolosa rifiuti di diversa natura, pagando il dovuto, e poi chi deve raccogliere e stoccare, faccia " stradella". Sembra che gli autisti dei mezzi, sempre di fretta, lavorino a cottimo e quindi cerchino di ridurre al minimo i tempi di percorrenza seminando, a volte, il carico a bordo strada, complice anche il dissesto stradale; ma penso anche che gli autisti, lavoratori rispettabilissimi, c'entrino nulla. Fanno il loro mestiere con i mezzi in dotazione e gli ordini di sevizio impartiti.
Gabriele
9 maggio 2023 05:57
Caro Signor Storti posso confermare il suo impegno perché la vedo raccogliere quello che incivili buttano a terra. Tutto quello che avviene è segno di menefreghismo e non uso di buon senso, perché i mezzi che passano da via Bosco, via san Rocco e in altre vie sono forniti di telo copri cassone che puntualmente non viene usato. Io stesso ho ripreso più volte i conducenti della perdita di cartone e sacchi di plastica dovuta a carichi fuori sponda e la risposta è stata:- si si ho visto dopo la raccolgo. Un detto dice che il pesce puzza dalla testa. Io continuo a segnalare le inefficienze ma vedo che vengono risolte la maggior parte delle volte alla Carlona.
La ringrazio per quello che fa e speriamo che chi di dovere metta in atto ciò che è già scritto visto che il territorio e la salute è un bene di tutti.