Il Bilancio di previsione 2023-2025 del Comune di Cremona: per il 2023 maggiori risorse. Debito sceso da 40,3 a 27,5 milioni di euro. Nessun aumento di tributi e tariffe
Nessun aumento di tariffe e tributi. Sul welfare il maggiore impegno di risorse della spesa corrente. Al via l’attuazione del Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR)
Un bilancio di previsione improntato sugli investimenti e sull’attenzione ai servizi alla persona, senza aumentare le aliquote e le tariffe comunali ad imprese e famiglie, alcune ferme da oltre 10 anni. Sono le linee guida del bilancio di previsione 2023-2025 - adottato dalla Giunta il 1° marzo scorso su proposta dell’assessore al Bilancio Maurizio Manzi - che per il 2023 punta su razionalizzazione della spesa corrente ed espansione della spesa per gli investimenti. Il Bilancio di previsione 2023-2025 del Comune di Cremona è stato presentato alla Commissione consiliare Bilancio (7 marzo) e concluderà il percorso con l’approvazione in programma il prossimo 27 marzo per consentire la piena efficienza e la continuità dell’azione amministrativa.
“In anni difficili e complessi – afferma il sindaco Gianluca Galimberti - il Comune ha realizzato uno sforzo grandissimo. Conti in regola, anche di tutte le realtà alle quali il Comune partecipa (come Aem o le Fondazioni ad esempio). Debito per cittadino in continua diminuzione. Livello alto di servizi sociali e educativi per famiglie con compartecipazione dei cittadini tra le più basse. Trasferimenti ingenti per lo sviluppo della città (Università, lavoro, scuole, istituzioni culturali, promozione città). Investimenti ingenti di rigenerazione con soldi da bandi vinti. Tempi pagamenti imprese inferiori a 30 giorni. Interventi importanti su scuole, verde, impianti sportivi e anche strade. Sappiamo che i bisogni sono tanti e in alcuni ambiti meriterebbero più investimenti e siamo costantemente impegnati a trovare altre risorse. Ma il bilancio in ordine e le scelte importanti fatte rende la città più forte. E il monitoraggio e il controllo dei conti continuano con costanza e attenzione. Un grazie all’assessore Manzi, alla Ragioneria, a tutti i colleghi di giunta e ai funzionari che hanno contributo a questo risultato”.
Il bilancio di previsione 2023-2025 del Comune di Cremona è un bilancio tornato alla normalità (processo in parte avviato già lo scorso anno), dopo gli anni della pandemia caratterizzati da ingenti trasferimenti di risorse da parte dello Stato.
Si contraddistingue per solidità ed equilibrio nelle scelte effettuate e resta attento anche su ciò che potrà riservare il futuro, onde evitare di farsi trovare impreparati qualora si verificassero situazioni impreviste, ma anche pronti a rendere disponibili risorse per gli ambiti che dovessero richiedere specifici interventi di adeguamento.
Le previsioni di bilancio tengono prudenzialmente conto dell’aumento di alcune spese, come quelle legate al comparto energetico, tuttavia sarà necessario valutare e monitorare costantemente gli effetti degli eventuali ristori e contributi riconosciuti dal Governo agli enti locali, l’impatto dell’aumento dei costi delle materie prime per le opere pubbliche che andranno a gara nel corso del 2023, l’incremento dei costi dovuto all’inflazione e l’impatto sul costo dell’indebitamento relativamente ai mutui a tasso variabile legato al continuo incremento dei tassi d’interesse.
Il bilancio prevede, per l’anno 2023, 93 milioni di euro per la spesa corrente ed un'elevata quota di risorse per investimenti in lavori pubblici contenuti nel Piano delle Opere Pubbliche, di 26 milioni di euro oltre ad altre spese in conto capitale per 15 milioni di euro e risorse per opere in corso pari a 13 milioni di euro.
Sul fronte delle entrate correnti rimangono invariate tasse e tariffe, confermati sgravi e riduzioni previsti nei regolamenti e le agevolazioni fiscali ai cittadini, come quella destinata agli immobili locati a canone concordato e alle imprese con particolare attenzione a quelle che intendono investire nel territorio comunale (Pacchetti Localizzativi e Accordo attrattività Comune-Regione Lombardia – AttrACT).
Confermate inoltre tutte le tariffe relative a servizi educativi, scolastici e socio assistenziali nonostante l'aumento significativo dei costi per materie prime, servizi ed energia.
L’unico ritocco riguarda la tassa di soggiorno (quella corrisposta da tutti i turisti che alloggiano in città, sia in strutture alberghiere che extra alberghiere) con un incremento di 0,50 euro per tutte le strutture. Trattandosi di una imposta di scopo le entrate dell’intervento saranno destinate esclusivamente per manifestazioni, eventi e interventi volti ad aumentare l’attrattività della città.
Nel bilancio di previsione 2023-2025 non è previsto alcun gettito TARI in quanto, a decorrere dal 2023, il Comune di Cremona passa alla Tariffa puntuale corrispettiva, non più riscossa dal Comune, ma riscossa e contabilizzata dal gestore unico del servizio integrato di nettezza urbana a copertura dei costi direttamente sostenuti.
Questo nuovo regime tariffario consente alle utenze non domestiche l’integrale recupero dell’IVA a credito e per il Comune il venir meno dell’obbligo di accantonare risorse nel Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE). Al Comune rimane, tuttavia, il compito di approvare le tariffe che saranno applicate agli utenti del servizio, a copertura dei costi evidenziati nel Piano economico finanziario del servizio di nettezza urbana applicando le disposizioni di ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente).
Per il contrasto all’evasione tributaria si prevede complessivamente nel 2023 il recupero di 4,0 milioni di euro dall’evasione di: Tari, IMU e canoni patrimoniali. Le azioni messe in atto in questi anni hanno consentito di accertare 40 milioni di euro rendendo disponibili risorse per finanziare servizi, conseguire una maggiore equità con distribuzione dei carichi tributari su una base di utenza ampliata.
Sul fronte della spesa corrente l’Amministrazione comunale ha operato un lavoro capillare di razionalizzazione, andando ad analizzare le diverse voci di spesa senza tuttavia pregiudicare i servizi ai cittadini, oltre che un’attenta e puntuale azione di monitoraggio delle varie spese e senza intervenire sulla leva fiscale. A questo riguardo, va rimarcato, tra l’altro, la conferma della dotazione della spesa sociale, il costante impegno nel sostenere le politiche del mondo della scuola, dello sport e della cultura, il mantenimento, anche nel 2023, di un importante turn over con il subentro di personale qualificato a sostegno di quello tecnico-amministrativo.
In sintesi, le principali evidenze del Bilancio 2023 in spesa corrente sono le seguenti: 31,3 milioni di spesa sono destinati alle politiche sociali, 10,4 milioni all’istruzione e al diritto allo studio, 6,3 milioni alla mobilità, 4,6 milioni alla cultura e turismo, 4,2 milioni per ordine pubblico e sicurezza, 3,1 milioni all’ambiente, 3,1 milioni per assetto e sviluppo del territorio e edilizia abitativa, 2,8 milioni per politiche giovanili e sport, 1,8 milioni per sistemi informativi e agenda digitale oltre a 0,7 milioni da finanziamento PNRR Italia Digitale, 1,5 milioni per manutenzione del verde pubblico e 1,0 milioni per manutenzione ordinaria strade.
I servizi alla persona recepiscono le maggiori richieste che provengono dalle famiglie, destinando 41,7 milioni di euro, comprensivi di trasferimenti vincolati acquisiti attraverso bandi, ad ambiti strategici come i minori, le disabilità, gli anziani, l’inclusione e il diritto alla casa; le scuole dell’infanzia sono destinatarie di 2,2 milioni di euro.
Sono da registrare, sia pure in proporzione minore rispetto allo scorso anno, i maggiori costi per l’energia e il riscaldamento che drenano risorse correnti (+1.700.000 euro rispetto alla situazione normale del 2021), e il recente rinnovo del contratto nazionale del personale (+600.000,00 Euro e +300.000,00 Euro una tantum, quale contributo ai dipendenti per le spese energetiche, come definito nella Legge di Bilancio dello Stato 2023).
Da sottolineare anche gli sforzi per la riduzione e il contenimento del debito: anche nel 2023 il Comune di Cremona non ricorrerà all’indebitamento e pertanto l’anno prossimo il debito, che dal 2014 al 2022 è già stato ridotto del 28,7%, scenderà da 40,3 milioni di euro a 27,5 milioni, permettendo così di contare su maggiori risorse per gestire la spesa corrente.
Un ulteriore dato importante riguarda il mantenimento dei tempi medi di pagamento ai fornitori che risulta di 22 giorni: Il rispetto, anche nel 2022, dei tempi di pagamento consente al Comune di Cremona di non accantonare, per il 2023, il Fondo Garanzia Debiti Commerciali.
Relativamente agli investimenti, l’Amministrazione ha concentrato la propria attenzione sullo sviluppo del territorio, attraverso un Piano triennale delle Opere Pubbliche da 57,1 milioni di euro spalmati in tre anni (25,8 milioni nel 2023), che comprende mezzi propri, finanziamenti statali e regionali, e altri mezzi tra cui le risorse del Piano di Ripresa e Resilienza PNRR, con interventi previsti su scuole come risposta alla vulnerabilità sismica, edifici pubblici, ERP (Edilizia Residenziale Pubblica), impianti sportivi, viabilità ed infrastrutture.
Entrando nel dettaglio delle progettualità previste nel triennio 2023-2025, vi sono i vari interventi da attuare nel quartiere Po, per un ammontare complessivo di oltre 15 milioni di euro, finanziati sul Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell'Abitare (PINQuA): nuovo polo dell’infanzia Martiri della Libertà, riqualificazione area Frazzi, riqualificazione alloggi ERP (via Vecchia e via Valdipado), interventi su Parco Sartori, Parco Tognazzi, Lungo Po Europa, riqualificazione impianti sportivi ed interventi sulla viabilità.
Inoltre, progetti di rigenerazione urbana per un importo complessivo di oltre 9 milioni di euro: messa in sicurezza e rifunzionalizzazione del Palazzo ex Duemiglia, restauro e messa in sicurezza della scalinata del cavalcavia prospiciente il Civico cimitero, nel quartiere Boschetto riqualificazione e messa in sicurezza della scuola primaria e del centro civico, realizzazione della pista ciclabile. A questi si aggiungono le opere per oltre 16 milioni di euro nel comparto di via Radaelli relativi al progetto “Giovani in Centro” finanziati sul Bando Sviluppo Urbano Sostenibile: riqualificazione ex-ospedale e ex chiesa San Francesco, parco Vecchio Passeggio e Palazzina Sozzi, piazza Lodi e piazza Giovanni XXIII. Infine, interventi presso Palazzo Grasselli sede del Conservatorio e adeguamenti alle norme antisismiche degli edifici che ospitano le scuole “Virgilio” e “Anna Frank” che ammontano a circa 8 milioni di euro.
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