Il compositore cremonese Roberto Solci debutta con la sua Opera al Teatro Municipale di Piacenza. In scena il 21 giugno "Il Viaggiatore Favoloso ovvero il Diavolo beffato"
Il compositore cremonese Roberto Solci va in scena al Teatro Municipale di Piacenza con la sua terza Opera, "Il Viaggiatore Favoloso ovvero il Diavolo beffato". Apprezzato compositore, pianista e direttore, Solci (figlio del celebre scultore Giovanni Solci) ha collaborato con grandi musicisti del panorama musicale internazionale. È stato compositore residente presso il Ravenna Festival dove ha anche diretto personalmente alcuni suoi scritti.
Nel 2016 è giunto a popolarità internazionale per essere stato Classical music consultant, transcription and coach per la colonna sonora del film premio Oscar 2018 Call Me By Your Name di Luca Guadagnino, che ha ricevuto 4 nomination ed un premio Oscar.
Ecco quindi che il 29 aprile scorso la Klaipeda Chamber Orchestra insieme al solista della prima esecuzione, il virtuoso violinista Domenico Nordio, si è esibita in un programma articolato che ha associato mostri sacri come Paganini, Pärt, Wolf-Ferrari al nostro concittadino Solci, nel prestigioso KLAIPĖDOS MUZIKOS PAVASARIS 2022.
Il cast vocale e strumentale è interamente formato dagli allievi del Conservatorio Nicolini di Piacenza, coordinati da Roberto Recchia che ne firmerà la regia, oltre a cavalcare il palco nel ruolo del titolo.
L'opera sarà presentata in prima assoluta mercoledì 21 giugno alle 20,30.
"E' stato un grosso lavoro, ho curato anche il libretto. Non c'era tempo per cercare il librettista - scherza Solci -, in realtà avevo già un'idea nel cassetto e quindi quando mi hanno chiesto di fare quest'opera ho completato il lavoro ed eccoci qua. E' un melodramma giocoso, è musica concreta che si riallaccia alla tradizione. Ci sono arie, concertati, duetti, terzetti, seppure in chiave moderna, ma il riferimento è chiaro al melodramma. Si utilizza un linguaggio, personale, che vuole comunicare con il pubblico, legato alla tradizione tonale ma coniugato in chiave moderna. E' una composizione che può essere fruita quindi anche dai giovani, dai bambini. Non ha confini, nella mia idea, per fare un paragone come nel Flauto Magico che può essere visto dagli adulti ma anche dai bambini. La storia narra di questo viandante, senza tempo, che gira per il mondo alla ricerca di storie e nel suo viaggio incontra i vizi e le virtù degli uomini. Lui desidera raccontare quello che ha visto, come un cantastorie, che mette a nudo il genere umano anche confrontandolo col genere animale. Durante questo viaggio lui arriva in questo posto immaginario, che coincide col teatro, e lui racconta di aver incontrato uno strano personaggio che voleva andasse con lui. Si tratta proprio del diavolo, giunto a chiedergli l'anima. Lui gli ha riso in faccia, scioccandolo. Il racconto è interamente dedicato a questo viaggio in cui il diavolo insidia il viaggiatore." Una storia attuale, che parla delle diverse sfaccettature dell'uomo nell'eterno conflitto tra bene e male. Ci saranno anche gli spiriti dei quattro elementi e i quattro spiriti della natura. In scena ci sarà, peraltro, Afran, un artista che dipingerà estemporaneamente durante l'opera, sul palco. Il tutto sarà arricchito anche da interventi di sound design con effetti di musica elettronica, sempre provenienti dal dipartimento di nuove tecnologie e linguaggi musicali del Conservatorio Nicolini. Ad accompagnare il tutto ci sarà un ensemble di circa 20 elementi d'orchestra.
"Non posso che ringraziare Cristina Ferrari del Teatro di Piacenza che ci permette di portare questi giovani talentuosi sul palco con un'opera unica creata appositamente" chiude Roberto Solci.
Questa storia che profuma un po' di Goethe ed un po' di Flauto Magico riserverà certamente molte sorprese. Una cosa è certa: compositori cremonesi che debuttano opere proprie ce ne sono davvero pochi, e dovrebbero essere motivo di orgoglio per tutti coloro che vivono all'ombra del torrazzo.
in foto Roberto Solci, Roberto Recchia e parte del cast vocale
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