Il Comune (con gli assessori Zanacchi e Canale) replica alla FIPE: siamo con le realtà economiche del centro e siamo mobilitati per la sicurezza
Il Comune non ci sta dopo il comunicato della FIPE ( Sicurezza in città, la FIPE prende posizione dopo l’assalto al Tramezzo: “Controlli insufficienti, non si può lasciare soli i pubblici esercizi") nel quale si accusa l'Amministrazione di aver lasciati soli i commercianti degli esercizi pubblici dopo quanto accaduto al "Tramezzo" in piazza Stradivari. Gli assessori Zanacchi (assessore al Commercio) e Canale (assessore alla Polizia Locale e alla Sicurezza) replicano alla FIPE duramente con questo comunicato.
Spiace aver letto alcune dichiarazioni da parte dei rappresentanti della federazione pubblici esercizi nelle quali si lamenta solitudine e mancanza di sostegno da parte dell’Amministrazione. Da inizio mandato l’Amministrazione si è spesa in favore anche delle realtà economiche operanti nel centro storico. Sui tavoli istituzionali, primo tra tutti il DUC, come nei numerosi momenti meno formali ci si è sempre mossi con spirito costruttivo per affrontare le criticità e portare avanti progettualità a sostegno delle realtà economiche. Si potrebbero ricordare i numerosi passaggi di condivisione su diversi aspetti che toccano la vita di molte attività del centro storico compresa la delicata vicenda dei plateatici che a suo tempo è stata debitamente accompagnata proprio coinvolgendo FIPE nelle modalità e nelle strategie individuate.
Nello specifico si potrebbe evidenziare che nonostante il regolamento fosse già in vigore da tempo, prima di procedere con i controlli è stato condiviso un percorso con il Presidente Fipe, chiedendo la sua collaborazione nel sensibilizzare gli associati così che concretizzassero le misure richieste dal regolamento ed evitassero eventuali sanzioni.
E ancora, come Polizia Locale, sono state messe in atto particolari misure a favore del centro e di conseguenza degli esercizi pubblici presenti: si ricorda il presidio fisso di Piazza Roma, presente ogni giorno, e si ricorda la figura dell’agente di quartiere Centro rispetto al quale cittadini e commercianti ci riscontrano in maniera molto positiva. Azioni che potrebbero sembrare banali ma che, come dimostrano i fatti, hanno portato all’intervento tempestivo in alcune particolari vicende come ad esempio l’arresto dei due aggressori ai danni del kebabbaro di via Guarneri del Gesù, anch’egli imprenditore e pubblico esercente.
Indispensabile ancora ricordare ai rappresentanti di una parte dei pubblici esercizi che tutte le attività che nel tempo hanno coinvolto la Polizia Locale sono state richieste dal tavolo del COSP e condivise con l’associazione di categoria. Tra queste anche l’attività di controllo e di sanzionamento dei plateatici non in regola che FIPE richiama nelle sue dichiarazioni.
Utile ricordare ai rappresentanti dei pubblici esercizi che le istituzioni preposte al controllo dell’ordine pubblico, nel tempo, hanno avanzato richieste anche forti per contrastate il consumo di sostanze alcoliche, arrivando anche a chiedere un’ordinanza che limitasse la somministrazione alle ore 24:00. Va ricordato che questa richiesta fu condivisa con i rappresentanti di categoria e che l’Amministrazione a suo tempo si pose come soggetto mediatore concordando altre strategie atte a garantire la sicurezza e la vivibilità delle aree interessate dalla movida senza penalizzare chi nella movida lavora. Anche su questi aspetti vi è stata totale e completa condivisione con l’associazione di categoria, condivisione che oggi pare essere dimenticata. Dispiace ma non scoraggia. Si continuerà a lavorare a favore delle attività economiche.
L’ultimo episodio verificatosi in centro storico che ha scatenato l’animosità della federazione pubblici esercizi è certamente esecrabile e merita lo sdegno di tutti. Ennesimo episodio di palese maleducazione come purtroppo se ne verificano sempre più spesso in una società che fatica a vivere nel rispetto delle regole più basilari di convivenza e rispetto. È condivisibile lo sdegno e la frustrazione del gestore come è comprensibile la richiesta di maggiori controlli e presidio del territorio anche in orari notturni fuori dai consueti ritmi di esercizio.
Da qui a dichiarare che l’Amministrazione, che NON è titolare della tutela dell’ordine pubblico, sia latitante, come dichiarato da FIPE, è evidentemente un errore imbarazzante o forse un tentativo di strumentalizzazione politica di un tema sentito e delicato che tocca il quotidiano di operatori e clienti e che andrebbe affrontato in sinergia tra tutte le parti coinvolte. Viene da chiedersi se lo stesso attacco i rappresentanti di categoria lo abbiamo riportato ai titolari dell’ordine pubblico, negli stessi modi e con gli stessi toni. Siamo ragionevolmente certi che no, naturale che no, ovviamente.
L’Amministrazione si è sempre mossa consapevole che determinate situazioni di devianza si contrastano lavorando fianco a fianco con le istituzioni preposte alla tutela dell’ordine pubblico, in piena sinergia con i rappresentanti delle categorie economiche e degli imprenditori della città. Lo stiamo facendo da diversi mesi, i dati indicano chiaramente l’efficacia dell’operato. Al netto delle azioni di sindacato dell’associazione di categoria non mancherà il sostegno e la massima collaborazione dell’Ente con tutte le istituzioni preposte al controllo e al presidio del territorio. Le azioni messe in campo negli scorsi mesi provano l’impegno dell’Amministrazione e delle forze dell’ordine. Gli investimenti che l’ente ha effettuato in tema di strutture tecnologiche e personale va nella direzione di portare sempre più risorse ed energie a beneficio della sicurezza cittadina a sostegno dell’operato delle forze dell’ordine.
Si segnala infine come l’Amministrazione stia lavorando nell’interesse dei pubblici esercizi anche sul fronte regionale, portando all’attenzione dell’Assessore La Russa l’introduzione della figura dello street tutor, già sperimentata con esiti favorevoli in altre città lombarde ma in attesa di formale regolamentazione, cosa che si e’ chiesto di fare a Regione Lombardia, accelerando l’iter legislativo e sostenendo con appositi finanziamenti la formazione di questa figura che ha lo scopo di svolgere funzioni di prevenzione e mediazione nei casi di cosiddetta “malamovida”, fenomeno diffuso anche a Cremona che spesso penalizza i pubblici esercizi nell’esercizio regolare delle loro attività.
Non mancheremo al nostro ruolo consapevoli che alcune responsabilità, proprio in materia di ordine pubblico, sono in capo ad altre istituzioni e che anche i gestori dei pubblici esercizi dovranno sempre essere coinvolti nei percorsi decisionali. La speranza è che anche FIPE voglia esserci.
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