Sabato torna "Stradivari per Vialli" in Auditorium a vent'anni dall'arrivo del "Vesuvius". Concerto con Lorenzo Meraviglia e l'Accademia Concertante diretta dal maestro Benaglia. Da un mese è sold out
Stradivialli, perchè Brera lo ha chiamato così? Lo ha raccontato proprio il grande scrittore e giornalista: "perchè lo straordinario giocatore cremonese era autore di pochi gol, ma tutti di grande bellezza e perfezione, come appunto i violini del grande liutaio". Certo, oltre al grande talento, c'era la nascita nella stessa città. Ma non solo, che li unisce c'era l'amore profondo per Cremona e per la liuteria. Per ricordare Vialli, a vent'anni dal ritorno sotto il Torrazzo del preziosissimo violino "Vesuvius" al quale Gianluca aveva contribuito anche economicamente, si terrà sabato sera alle 20.45 all'Audiorium Arvedi del Museo del Violino, la terza edizione della manifestazione-concerto "Uno Stradivari per Vialli". Per questa terza edizione, fortemente voluta dalla famiglia Vialli, l'Amministrazione Cremonese, ha identificato nuovamente l'Accademia Concertante d'Archi di Milano quale migliore soggetto organizzativo e concertistico per realizzare questo evento. I protagonisti principali sono il Direttore d'Orchestra Maestro Mauro Ivano Benaglia, il Maestro Lorenzo Meraviglia (con il prezioso violino Omobono Stradivari del 1730 "Accademia"), il pianista Nicolas Giacomelli e Riccardo Vialli in rappresentanza della Famiglia Vialli.
Durante il concerto il violinista Lorenzo Meraviglia alternerà l'utilizzo del famoso violino Omobono Stradivari del 1730 "Accademia" normalmente in uso all'orchestra milanese, a quello conservato e custodito presso il Museo del Violino, costruito da Antonio Stradivari del 1727 "Vesuvio" per una eccezionale quanto rara e unica interpretazione. Due Stradivari, costruiti da padre e figlio, in concerto: evento raro e prezioso che grazie alla forte volontà della famiglia Vialli, degli organizzatori, dei sostenitori e degli Enti patrocinatori si è reso ancora possibile realizzare con ingresso libero per il pubblico. Il concerto è "sold out" ormai da un mese. Nel programma il Concerto in Sol maggiore di Mozart, Partita all'Ungaresca di Farkas e il Doppio Concerto per pianoforte, violino e orchestra di Mendelssohn.
Il 16 novembre 2005, vent'anni fa, al Teatro Ponchielli di Cremona, la città diede il benvenuto al violino "Vesuvio", lo Stradivari del 1727 che Remo Lauricella ha lascito alla città che ha dato la nascita al grande liutaio. Le corde del violino hanno vibrato nelle mani di Salvatore Accordo con l'Orchestra da Camera Italiana. Ricordiamo un emozionato Gianluca Vialli in platea con la moglie Cathryn rispondere agli applausi del pubblico quando il sindaco Gian Carlo Corada lo ha ringraziato per il supporto e il contributo finanziario (attraverso la Fondazione Vialli Mauro) che ha sbloccato la donazione. "Mi sono divertito, appassionato ed emozionato in quest'avventura che ha riportato a Cremona questo capolavoro", disse Gianluca in quella serata. Poi il via al concerto di Accardo registrato dai microfoni della Foné.
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