Il Salame Cremasco? Adesso è De.Co ed è sempre stato Nobile per le parti magre del maiale che lo compongono
Approvata in giunta e presentata alla città, nella Sala dei Ricevimenti, la De.Co. Denominazione Comunale del Salame Nobile Cremasco che custodisce e valorizza la peculiarità del prodotto cremasco e' stata ufficialmente presentata martedì scorso...
Così l'Assessore al Commercio di Crema Franco Bordo ha spiegato la svolta cremasca: "Con la De.Co si avvia il percorso finalizzato a dare un'identità al nostro salame che è un prodotto di eccellenza di suo; però vogliamo toglierlo dall'anonimato, che lo rende un po' confuso dentro il mercato comune di tanti altri prodotti, che possono essere quello cremonese, lodigiano, bergamasco e bresciano".
Il Salame Nobile Cremasco è quindi un patrimonio culturale e gastronomico perché frutto di tecniche di lavorazione tramandate da generazioni ed è composto dalle parti nobili del maiale. Antonio Bonetti, membro della commissione comunale presieduta da Bordo e chef in pensione ha illustrato le caratteristiche del Nobile cremasco: "E' prodotto utilizzando le parti più nobili della carne magra (coppa, spalle, cosce, lonze e filetti) del maiale sapientemente unite al grasso di gola e pancetta. Il rapporto ideale prevede una componente magra al 70 per cento e una componente grassa al 30 per cento. La carne è di origine italiana, allevata in uno dei 48 comuni del Cremasco"
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti