31 dicembre 2025

Palazzo Comunale, nuovo polo culturale della città. L'assessore Paolo Carletti illustra i progetti di valorizzazione del palazzo della città, dal Carroccio alle sale di rappresentanza

Un nuovo polo culturale per la città, un punto di riferimento di altissimo valore dove sarà possibile ripercorre la storia di Cremona attraversando le sale e gli ambienti al primo piano del Palazzo Comunale, iconico edificio simbolo della città e della sua storia, in una delle piazze medioevali più belle d'Italia, con un affaccio di grande impatto su Cattedrale, Torrazzo e Battistero.

Oggi ci facciamo accompagnare dall'assessore Paolo Carletti, assessore con delega alla valorizzazione di Palazzo Comunale, che ci spiega i progetti in essere e quelli futuri volti proprio a rendere questo palazzo un punto di riferimento di grande valore storico, artistico e turistico, aprendo le sue sale al pubblico e trasformandole in un percorso che nel suo svogersi rivela la storia della città, dal 1206 quando iniziarono i lavori per erigere il palazzo, attraversando i secoli e le vicende di Cremona, dalle dominazioni alle epoche più recenti fino ad arrivare ai giorni nostri.

Per questo sarà proprio la Sala degli Alabardieri ad accogliere i visitatori offrendo una panoramica completa della storia cremonese: "Diventerà teatro di un percorso storico della nostra città. Qui troviamo gli affreschi più antichi, con la prima rappresentazione di Sant'Omobono, risalente a circa il 1200; poi qui verrà esposto il Carroccio dei Milanesi conquistato dai cremonesi nella battaglia delle Bodesine di Castelleone, nel 1213. Passiamo poi allo splendido portale rinascimentale e allo scalone monumentale che ci colloca tra il 1400 e il 1500 per arrivare poi a quegli stemmi affrescati, dei quali uno riporta alla dominazione veneziana su Cremona e che è l'unico stemma, con i tre gigli dorati in campo azzurro, che non rappresenta nulla della nostra città proprio perchè è legato a Luigi XII che liberò la città dalla dominazione veneziana nel 1509; si passa poi all'800 con la carrozza Crotti che verrà spostata in questa sala e che rappresenta il primo esemplare di "berliner", da cui deriverà il termine di "berlina". Abbiamo poi il gonfalone ricamato dalle donne cremonesi nel 1905 e passiamo quindi all'esposizione fotografica del Fondo Fazioli e che va dai primi del '900 alla metà del secolo. In pratica, in questa sala si percorre cremona dalla nascita di Palazzo Comunale fino al secondo dopoguerra, in un percorso di quasi mille anni di storia".

E finalmente dunque anche il "Carroccio" troverà il suo posto d'onore nella storia cremonese, uscendo dal Museo Civico per essere esposto al pubblico in Sala Alabardieri "Il progetto è al vaglio della Soprintendenza per i resti del Carroccio, i quattro assi che sono rimasti e che componevano il telaio, che con una struttura molto leggera in plexiglass restituiranno l'idea di quello che era in origine".

Il viaggio a Palazzo Comunale prosegue poi nelle altre sale, che avranno una nuova denominazione che accompagnerà quella originale, partendo dalla Sala ex Violini: "Già il nome non è significativo ed abbiamo pensato perciò di dedicarle a tutte quei cittadini che sono nati a Cremona e che hanno svolto il ruolo di consigliere comunale e poi di parlamentare e poi di ministro. E questa sala sarà poi dedicata alle esposizioni temporanee, visto che Sala Alabardieri sarà occupata".

Passiamo poi alla Sala Rosa, altra saletta di rappresentanza "alleggerita di diversi arredi e che andrà ad ospitare le opere di autori cremonesi del '900 con dipinti che possono essere in deposito al Museo Civico, in accordo con l'assessore alla cultura e con l'architetto Mario Marubbi, curatore del Museo"; si passa poi alla "Sala Azzurra", deputata a sala riunioni quindi, oltre che di rappresentanza, anche di lavoro e che ospita l'archivio degli atti del consiglio comunale dal 1862 al 1962, a disposizione per la consultazione: "Sono state rinnovate tutte le sedie, le poltrone e il divano e sono stati esposti gli atti del consiglio comunale che sono di libera consultazione, precisando che sarebbe bello che i cittadini cremonesi possano consultare qua tutta la storia della loro città. A questo tavolo inoltre si svolge il giuramento sulla cittadinanza dei nuovi cittadini italiani. Abbiamo pensato che fosse giusto spostare dagli uffici di Corso Vittorio Emanuele a Palazzo Comunale con la bandiera grigio rossa della città di Cremona".

A proposito di uffici, questa riqualificazione non comporterà lo spostamento degli spazi amministrativi in altre strutture, ma resteranno nell'attuale configurazione che li colloca nella parte "meno nobile" del palazzo, ossia la parte non aperta alle visite turistiche.

Infine la Sala della Consulta, dove "Sono state rinnovate tutte le poltrone ed è stato ripristinato il grande tavolo ovale che era stato "accorciato", ma così facendo si era persa la continuità con l'ovale riportato nel mosaico sul pavimento".

Infine, anche gli spazi esterni sono stati al centro di interventi importanti di riqualificazione, a partire dai portici di Cortile Federico II: "Qua siamo nel cuore della città e serve la cura deve essere massima, quasi eccessiva. A partire dalla pulizia dei busti e degli Ercoli, che sono ancora perfettamente in ordine. Poi cercare di allontanare i piccioni, andando a vedere quotidianamente dove i piccioni si fermano ed andare a porre rimedi, come la chiusure delle buche pontaie lasciando delle piccole aperture per la nidificazione dei piccoli uccelli, come le colonie di rondoni e di cince che ci sono nella nostra città. Abbiamo ripristinato gli archi perchè è ovvio che il rifacimento del Voghera non aveva tenuto conto dei pesi che avrebbero portato al collasso di questi archi che sono stati rinforzati e con l'occasione del ponteggio sono stati riscoperti gli affreschi del 1500 ormai dimenticati dai cremonesi e che rappresentano l'unico leone di San Marco presente nella nostra città a testimonianza della dominazione veneziana della nostra città, dal 1499 al 1509. E' già partita la determina per la pulizia dell'arengario e poi si passerà alla pulizia di tutti i colonnati del palazzo Comunale".

Entro pochi mesi dunque Palazzo Comunale si presenterà nella sua nuova veste di polo della cultura cremonese, una sorta di museo vivo della città, pronto per raccontare ai turisti la storia millenaria della nostra Cremona.

Servizio foto e video, Francesco Sessa Ventura

 

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Michela Garatti


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