7 maggio 2022

Il venerdì nero dei pendolari: sulla Cremona-Milano accumulati oltre 1.000 minuti di ritardo in 24 ore. Su 41 corse nessuna è arrivata in orario

Mentre la città esplode di gioia per la Cremonese, i pendolari esplodono di rabbia per Trenord. Ieri giornata campale per lo sport cremonese, ma, al tempo stesso, giornata infernale per il trasporto su ferrovia, che ha totalizzato una serie di record negativi imbarazzanti.

Qualche numero giusto per inquadrare il venerdì nero dei pendolari, con la premessa che i numeri arrivano dal rilevamento effettuato con il servizio “Viaggiatreno” fino alle ore 22.51 di ieri, 6 maggio.

Su quarantuno treni tra Mantova-Cremona-Milano, nessuno è arrivato in orario. Sì, la rilevazione, alla voce “in orario” indica 0, zero. Potrebbe forse far sorridere il fatto che non tutte le 41 corse sono arrivate in ritardo, perché in realtà 5 sono giunte a destinazione addirittura in anticipo e nessuna corsa è stata soppressa, ma come sanno bene i pendolari, parlando di trasporto ferroviario lombardo c'è ben poco da sorridere.

Anche perché il secondo dato rilevato ieri fa paura: 39 treni totalizzano 1.039 minuti di ritardo. Tradotto, significa che il ritardo medio è stato di 27 minuti. Scorrendo però l'elenco che il comitato pendolari “InOrario” ha diffuso sui social, si apprende che i ritardi hanno avuto oscillazioni comprese tra i 2 minuti e gli 89 minuti.

Continuando a festeggiare per la Cremonese – annota amaramente il comitato sulla sua pagina Facebook –, pubblichiamo il disastro che trenord e RFI hanno servito oggi ai pendolari della Mantova - Cremona - Milano…. Speriamo che questa promozione aiuti ad avvicinare di più la città al resto della Lombardia”.

Non possiamo sapere se la vittoria della Cremonese avvicinerà la città alla Lombardia, ma sappiamo se non altro che il fulgido esempio di efficienza di Trenord non intaccherà lo stipendio del suo amministratore delegato, Marco Piuri. Per il delicatissimo incarico di top manager della società ferroviaria, l'amministratore guadagna 568 mila euro l'anno, così come denunciato nei giorni scorsi dal consigliere regionale del Pd, Matto Piloni (qui l'articolo). Di certo un risultato l'ha raggiunto: far entrare la giornata di ieri nel Guinness.

Federico Centenari


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