In Piazza Roma il "Presidio Rumoroso" contro la violenza di genere. Vittoria Loffi: "Facciamo rumore per combattere ogni forma di violenza e non rimanere in silenzio di fronte all'ennesima vita persa"
Un "Presidio Rumoroso" quello radunato in Piazza Roma nel pomeriggio del 24 novembre, dove centinaia di donne e uomini si sono riuniti per gridare un forte, rumoroso appunto, NO alla violenza di genere. Un rumore che si contrappone al silenzio che troppo spesso tengono le vittime di tutti i tipi di violenza. Un silenzio che per alcune vittime, come premette Vittoria Loffi organizzatrice del presidio, è irreversibile. E' il caso dell'ultimo efferato femminicidio di Giulia Cecchettin, dalla cui sorella Elena giunge l'appello di far sì che non sia morta invano. Che questa omertà abbia fine. Diverse le persone intervenute, come la giovane consigliera comunale cremasca Nancy Pederzani, la sindacalista CGIL Maria Teresa Perin, la consigliera comunale di Cremona Stella Bellini e un'insegnante di scuola primaria. "L'educazione alla non violenza - dice una delle intervenute - deve partire proprio dalla scuola primaria, dalle elementari. Non è un problema rimandabile. Deve partire dalle famiglie, oltre che dalle scuole. Imparate ad ascoltare i vostri figli, insegnate loro che non esistono maschio e femmina, esistono le persone."
Proprio come è iniziato, anche in chiusura di presidio tutti i presenti hanno osservato un minuto di "rumore". Perchè il tempo del silenzio è finito.
foto Gianpaolo Guarneri/Studio B12
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti