22 ottobre 2022

In tanti alla manifestazione della tavola per la Pace in piazza del Comune. E sul Torrazzo vola la colomba del "no war"

C'è chi non si rassegna alla guerra e cerca ostinatamente la pace. E la colomba della pace vola sul simbolo di Cremona, il Torrazzo, perchè porti un messaggio di pace al mondo. La colomba, la bandiera della pace e tanti simboli del "no war" sono stati proiettati sulla grande torre. In tanti ieri pomeriggio hanno partecipato alla mobilitazione nazionale contro la guerra in piazza del Comune alla tenda della pace e vicino alla grande bandiera multicolore stessa davanti al Duomo, come in altre cento piazze d'Italia e in altre migliaia d'Europa. L'iniziativa è nata nell'ambito della campagna "Europe for Peace" ed è stata promossa dalla tavola della Pace di Cremona con l'adesione di associazioni, gruppi e movimenti della nostra provincia. 

L’iniziativa di Cremona si inserisce nel progetto della manifestazione nazionale del 5 novembre cui hanno già aderito 500 voci: sarà una manifestazione di popolo, della società civile; insieme si darà ascolto alle parole di Papa Francesco che in questi mesi ha chiesto a gran voce che le armi lascino il posto al confronto e al negoziato Tra le richieste anche l'immediato cessate il fuoco in Ucraina e l’apertura di una conferenza internazionale di pace. 

Nel testo sottoscritto delle realtà che aderiscono a Europe for Peace si sottolinea come «l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa ed ha già fatto decine di migliaia di vittime» portando conseguenze nefaste «anche per l’accesso al cibo e all’energia di centinaia di milioni di persone, per il clima del pianeta, per l’economia europea e globale». Ribadendo la vicinanza alle popolazioni colpite dalla guerra, si ricorda poi come occorra cercare «una soluzione negoziale, ma non si vedono sinora iniziative politiche né da parte degli Stati, né da parte delle istituzioni internazionali e multilaterali».

I promotori sottolineano come invece sia necessario «che il nostro Paese, l’Europa, le Nazioni Unite operino attivamente per favorire il negoziato avviando un percorso per una Conferenza internazionale di pace che, basandosi sul concetto di sicurezza condivisa, metta al sicuro la pace anche per il futuro» Anche alla luce delle «rinnovate ed inaccettabili minacce nuclare".

Ricordiamo inoltre che anche il Grande Fiume si unisce per chiedere la pace: appuntamento il 5 novembre sul Po.

L’acqua, lo sappiamo tutti, è fonte di vita e questa volta sarà proprio il popolo del Grande Fiume che si unirà il 5 novembre in una staffetta sull’acqua per chiedere la pace e dare valore alla vita stessa: partenza delle barche da Cremona e arrivo a Zibello sventoilando le bandiere della pace.

 


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