Inquinamento Tamoil, partita ancora aperta. Funzionano le barriere? La commissione istituita nel 2019? E lo studio epidemiologico? Da Lega Ambiente e 5 Stelle dubbi e richieste
Per il direttivo del Circolo Vedo Verde di Legambiente resta ancora tanto da fare sia per mettere in siruezza la raffineria Tamoil (va bloccato l'inquinamento tuttora in corso delle aeree esterne), va portata avanti la bonifica di tutto il sito e si deve costituire quella comissione deliberata dal Consiglio Comunale di Cremona il 10 aprile 2019 e mai attuata per destinare un milione di euro (già nelle casse del Comune) per progetti ambientali.
"È una buona notizia la richiesta di risarcimento da parte del Comune nel processo civile a carico di Tamoil. Tuttavia, ci si chiede che necessità abbiano gli inutili commenti che ne hanno fatto seguito. Nel processo penale contro Tamoil del 2012 si costituirono parte civile Gino Ruggeri (a cui subentrò il Comune di Cremona nel 2018), un gruppo di coraggiosi avvocati e Legambiente. Nel 2018 la Cassazione condannò Tamoil per disastro ambientale e determinò un risarcimento per le parti civili. - si legge nel documento -
A 11 anni dalla dismissione della raffineria, si è ancora in una fase delicata. Sarebbe opportuno che gli enti locali si focalizzassero per:
• destinare la previsionale pari a 1 mln a favore di progetti ambientali, con la costituzione della commissione di valutazione definita in una delibera del Consiglio Comunale del 10 aprile 2019
• bloccare l’inquinamento tuttora in corso nelle aree esterne e valutare la reale efficacia della barriera idraulica
• intraprendere azioni concrete che rendano possibile la bonifica lavorando per cambiare la normativa nazionale
• avviare un percorso di condivisione e confronto con la città riguardo la riconversione dell’area, perché non si può decidere solo con Tamoil prescindendo da un processo partecipativo della comunità
Anche il consigliere regionale 5 Stelle Marco Degli Angeli è intervenuto sull'argomento Tamoil sottolineando: "Sul passato parlano di fatti. Sul tema ambientale e sanitario, le giunte Perri e Galimberti hanno sempre nascosto la testa sotto la sabbia. Seppur in modo tardivo l’amministrazione comunale ha dato seguito alla delibera di giunta del 2018, n.261 avvio di azione giurisdizionale in sede civile nei confronti dei soggetti responsabili degli atti di inquinamento ambientale".
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