22 luglio 2021

Inseguimento, spari in aria, speronamento e fuga dei malviventi: mezzogiorno di fuoco ieri in via Brescia. Nessun ferito

Inseguimento, spari in aria, doppio speronamento dell’auto dei Carabinieri e successiva fuga del malvivente. Sembra un passaggio tratto dalla sceneggiatura di un poliziesco anni ’70, ma è esattamente quanto è accaduto ieri a Cremona. Era circa mezzogiorno (un mezzogiorno di fuoco, evidentemente) quando in via Bonizone, una viuzza sulla sinistra di via Brescia dove sorge un complesso di villette dalla parte opposta a quella in cui si trova Cremona Solidale, arriva a tutta velocità un’auto proveniente da via Brescia. La vettura è inseguita da una pattuglia dei Carabinieri. Quello che l’inseguito non sa, molto probabilmente, è che quello in cui si è infilato è un dedalo di viuzze strette e incroci ricamato attorno alle placide villette.

Infilata via Bonizone, il conducente si rende conto che non può proseguire oltre: in fondo la via si restringe fin quasi a chiudersi e la fuga è interdetta. L’auto si ferma di colpo con la pattuglia dei Carabinieri alle costole. Gli uomini dell’Arma sparano qualche colpo in aria e in direzione delle gomme dell'auto per intimidire i soggetti in fuga: i soggetti, plurale, perché si appura che nell’auto oltre al conducente ci sono almeno altre due persone. L’auto dei malviventi, evidentemente non intimoriti dai colpi sparati in aria, ingrana la retro e parte speronando la pattuglia dei Carabinieri, poi effettua una brusca inversione a U e riparte speronando nuovamente la pattuglia. Un carabiniere (cui il fegato non manca di certo) si mette in mezzo puntando l’arma contro la vettura, ma questa riparte e ci manca poco che investe l'agente.

La pattuglia dei Carabinieri ha riportato seri danni e i malviventi sono riusciti a darsi alla fuga. Le indagini sono attualmente in corso, ma pare che l’Arma sia sulla buona strada. I fuggitivi sono infatti gli autori di alcuni furti nel cremonese, nel cremasco e pure nel piacentino. Si tratta probabilmente di nomadi che poco prima di essere coprotagonisti del rocambolesco inseguimento avevano tentato un furto in una casa a Cicognolo. La modalità? Con tanto di giubbetto si presentano ai residenti come poliziotti e fingono controlli. I residenti di Cicognolo ai cui danni è stato tentato il colpo non hanno però mangiato la foglia e hanno indotto i malviventi ad andarsene. Avvertiti i Carabinieri, è scattato l’inseguimento grazie alle indicazioni dell’auto fornite dalle mancate vittime del colpo.

A quanto si apprende i malviventi hanno già messo a segno furti con queste modalità in zona Battaglione, a Castelvetro e nel cremasco. Solo la prontezza dei Carabinieri e il coraggio degli uomini dell’Arma, ieri, hanno evitato feriti impedendo che la situazione precipitasse. Le indagini sono in corso.

AGGIORNAMENTO - Nel tardo pomeriggio di oggi, i Carabinieri di Cremona hanno diramato una nota stampa confermando la ricostruzione dei fatti e aggiungendo ulteriori dettagli alla vicenda. "Ieri 21 luglio - si legge nella nota -, i Carabinieri della Radiomobile di Cremona, hanno sventato il compiersi di alcune truffe e furti in danno ad anziani. Fin dalla mattina infatti tre soggetti, a bordo di una VW Golf, si aggiravano per le vie del quartiere Battaglione di Cremona spacciandosi per appartenenti alla polizia e, sfoggiando pettorine con la scritta “POLIZIA”, hanno tentato di entrare in casa di alcuni anziani lì residenti". 

Il modus operandi messo in atto dai malfattori, precisa l'Arma, "ricalca quello ormai consolidato da molte bande di truffatori: individuano alcune abitazioni di anziani, spacciandosi per appartenenti alle forze di polizia, con tanto di pettorine e finti distintivi, con la scusa che nei paraggi sono stati commessi dei furti convincono le vittime a farli entrare in casa, una volta dentro rubano loro oggetti preziosi e denaro.  Questa volta però le cose non sono andate secondo i loro piani infatti dopo alcuni tentativi andati male nella zona Battaglione, i malviventi intorno alle 12 si sono spostati in località Cicognolo dove hanno tentato l’ultimo colpo. Anche in questo caso non sono riusciti a carpire la fiducia dell’anziana coppia anzi: al fine di fuggire e spaventare la donna che nel frattempo gridava dalla finestra per attirare l’attenzione dei passanti i malviventi hanno fatto esplodere quello che, dai successivi accertamenti è risultato essere un petardo".

L'episodio, comunicato immediatamente alla Centrale Operativa dei Carabinieri, "ha permesso alla pattuglia della Radiomobile di mettersi subito alla ricerca dei malviventi. Poco dopo i militari intercettavano l’autovettura, con a bordo tre soggetti, percorrere via Brescia e svoltare in via Bonizone; sapendo che si trattava di una via chiusa e senza uscita la pattuglia decideva quindi di seguirla al fine di fermare e identificare i tre uomini. Questi, accortisi di essere stati scoperti mettevano in atto una rocambolesca fuga: in retromarcia colpivano una prima volta l’auto dei Carabinieri che sbarrava loro la strada poi, dopo aver effettuato un’inversione ad “U” speronavano nuovamente l’auto dell’Arma e nella fuga tentavano anche di investire il militare capo equipaggio che, nel frattempo, era sceso nel tentativo di sbarrare ulteriormente la strada. Come ultimo tentativo di fermare i malviventi lanciati nella folle fuga quindi il capo equipaggio esplodeva tre colpi  in direzione dei pneumatici dell’auto che, nonostante sbandasse e colpisse ancora l’auto di servizio, riusciva a fuggire". 

"Nonostante la concitazione del momento - concludono i Carabinieri - e la violenza con la quale i malviventi si sono dati alla fuga, nessuno è rimasto ferito. Venivano immediatamente avviate le ricerche della Golf con tutte le pattuglie disponibili ma purtroppo i tre si erano già allontanati". 

Nelle foto a scorrimento, via Bonizone e le vie dove è avvenuto l'inseguimento.

Federico Centenari


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