8 novembre 2022

L’Assemblea Generale degli Industriali cremonesi punta la lente sulla Transizione Energetica. Ospiti d’eccezione Scaroni e Umberto Galimberti

In un scenografico padiglione di CremonaFiere si è riunita l'annuale assemblea che riunisce gli industriali della provincia di Cremona. Alla presenza di sindaci, amministratori, esponenti della politica, i relatori si sono alternati sul grande palco dai toni di un meeting internazionale, con tanto di regia, jingle musicali ad introdurre gli ospiti ed un grande ledwall a riproporre le immagini degli speaker.
A fare gli onori di casa dell'Assemblea Generale 2022 il Presidente dell'Associazione Industriali di Cremona, Stefano Allegri.
"Abbiamo scelto come titolo della nostra assemblea: “Transizione al futuro”.

Il termine transizione sottende un’evoluzione, un profondo cambiamento, il percorso da fare per passare da una condizione di equilibrio alla successiva.

Il percorso è il presente che, con tutte le sue incertezze, ci sta portando verso il futuro.

Questo viaggio, poi, avviene contemporaneamente su diverse dimensioni che si influenzano tra loro: politica, economica, culturale, tecnologica, e sociale. Insomma, sta accadendo e cambiando tutto nello stesso tempo. Per uscirne da protagonisti dovremo avere chiara la nostra rotta, da qui il confronto con i nostri ospiti ed il loro autorevole punto di vista."

È poi la volta di Paolo Scaroni che ha incentrato il proprio talk sul problema energetico e sulla fotografia del momento di crisi che stiamo vivendo.

"In Italia mi preoccupano le trivelle, perché gli italiani sono un popolo conservatore, pauroso. Noi italiani abbiamo scelto di non sfruttare il gas nazionale, abbiamo rinunciato al nucleare e le nostre 4 centrali, mettendoci di fronte a dover usare il gas come principale energia.

L'invasione della Crimea doveva farci riflettere un pochino e reagire per tempo. Speravamo che la Russia si democraticizzasse, non è accaduto. 
Oggi ci troviamo ad aver acceso delle sanzioni, non avevamo alternative e non potevamo rimanere impassibili. Le sanzioni erano lo strumento meno pericoloso. Era palese però che le controsanzioni russe avrebbero riguardato sopratutto il gas. Ci sono paesi che oggi stanno vendendo il loro gas al triplo del prezzo rispetto a prima. Non si poteva, a quel tavolo decisionale, fissare un price cap per i prezzi del gas Americano e Norvegese, per esempio? 
Nessuno ha pensato in quella sede all'aumento che avremmo subito noi?

Posso essere didascalico? Le rinnovabili servono a produrre energia elettrica. Peró l'80% dell'energia necessaria non è elettrica! Le rinnovabili non sono la soluzione ai problemi attuali, sebbene nel mentre sia bene farne il più possibile. Energia non è elettricità, quest'ultima è solo una piccola parte della prima. Nella guerra abbiamo imparato a capire questa cosa, e che si debba arrivare alla transizione energetica riducendo le emissioni. Le automobili elettriche sono bellissime, ma se l'energia elettrica per alimentarle è ottenuto col carbone, non abbiamo risolto nessun problema. L'auto elettrica è pulita solo se l'energia elettrica è pulita."

Infine ha chiuso l'evento il filosofo Umberto Galimberti con un intenso e profondo intervento:

"Noi continuiamo a pensare che la tecnica sia nelle mani dell'uomo. È un concetto grandemente oltrepassato Oggi la tecnica è un mondo, ed il concetto di mondo è radicalmente diverso dal concetto di mezzo. 

La scienza oggi pensa che il passato sia ignoranza, il presente conoscenza il futuro progresso. L'uomo occidentale si è sempre comportato così, come dominatore della terra."

Galimberti cita quindi Edward Wilson: "l'uomo è una forza geofisica, alterando e distruggendo ecosistemi, perturbando il clima stesso del pianeta. La vita non scomparirebbe mai per azione delle formiche o di qualsiasi altra creatura selvatica – per quanto dominanti esse possano diventare. L’umanità al contrario, sta distruggendo una larga
parte della biomassa e della diversità della vita: un successo che è una misura perversa del nostro dominio biologico."

Il fotoservizio è di Gianpaolo Guarneri (FotostudioB12)

l.b.


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