22 febbraio 2024

La civica “Novità a Cremona” apre sul fronte ambientale: no alla localizzazione dell’impianto di biometano. In squadra anche Marco Barbieri, animatore delle Giornate Ecologiche

Bocciatura netta della localizzazione dell’impianto di biometano e una bacchettata per la mancanza di dialogo con Comuni e comitati. La civica “Novità a Cremona” di Alessandro Portesani entra nel dibattito rovente sull’impianto di biometano poco dopo le prese di posizione di Luigi Lipara (a nome del comitato BiometaNo) e di Marco Pezzoni, portavoce degli ambientalisti cremonesi. 

Non solo, la civica annuncia anche l’ingresso in squadra di Marco Barbieri, ambientalista molto noto in città come animatore delle giornate ecologiche. La civica apre dunque con decisione anche sul fronte ambientale, che in queste elezioni gioca – giustamente – un ruolo fondamentale.

Marco Barbieri, 37 anni, operaio, è un ambientalista di lunga data e membro del Comitato del Centro Sportivo Italiano. “Contribuirà – si legge in una nota stampa della civica – al progetto 'Novità a Cremona' mettendo in campo le sue competenze in ambito ambientale, grazie anche agli anni trascorsi sul campo attraverso le sue opere di sensibilizzazione durante le giornate ecologiche, con particolare focus sulla pulizia dei rifiuti abbandonati e la corretta gestione del verde. Negli anni ha inoltre tenuto diversi incontri informativi con gli studenti nelle scuole cittadine, è stato volontario presso strutture di recupero per animali abbandonati o in difficoltà. Grazie alla sua costante presenza sia sul territorio che sui social, è diventato un punto di riferimento per molti cittadini cremonesi, che lo contattano per segnalare situazioni di incuria e degrado ambientale”.

Aggiunge Alessandro Portesani: “Marco apporta a Novità a Cremona una competenza in ambito ambientale. Molti cittadini ci hanno chiesto di prendere posizione sui temi dell’ambiente e del decoro urbano. Vogliamo farlo e l’ingresso nel gruppo di un primo cittadino competente e concretamente impegnato sul tema lo conferma”.

Novità a Cremona – prosegue il portavoce della civica – non condivide né il metodo, né l’atteggiamento che hanno portato al progetto per la realizzazione dell’impianto di biometano voluto da A2A e dal Comune di Cremona. 'Novità a Cremona' rispetto all’impianto di biometano ha una posizione critica sia sulla localizzazione individuata (contestata anche da considerazioni già sollevate dalle autorità preposte), che sull’assenza di confronto reale e alla pari con i comuni limitrofi interessati e con il BiometaNO Cremona”. 

Conclude Portesani: “Se saremo chiamati ad amministrare non ricadremo negli errori commessi in passato e agiremo ogni possibile scelta amministrativa per evitare la realizzazione dell’impianto”.

Federico Centenari


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commenti


Roberto Borsella

22 febbraio 2024 10:11

L'importante è promettere e mantenere. Non vorrei che a luglio, dopo il voto, si dica....."la vecchia amministrazione aveva già blindato la questione oppure che scindere l'accordo costerà al comune tot euro". Siate chiari e non prendete in giro la gente.

Albachiara

22 febbraio 2024 10:24

Vedo che si cercano i voti dei movimenti.
È bene che compaia quanto prima un soggetto terzo candidato che esprima realmente i movimenti e con anche l'appoggio dei 5 stelle, unico partito vergine a Cremona.
Per piacere evitiamo di portare al potere comunione e liberazione in città.

Marco Degli Angeli

22 febbraio 2024 11:08

Questo impianto non s’ha da fare ne qui ne là. Questo andrebbe detto a chiare lettere.
Serve chiarezza e non furbizie comunicative.


L'area prescelta è solo un'aggravante. Inoltre il problema non è il processo amministrativo o il tipo di procedure, ma il fatto che la politica non si interroghi sul senso di questi tipi di impianti, delle filiere e del senso degli obiettivi dichiarati, che al netto delle belle parole, si riassumono in “ritorno economico”. L’ultimo governo Draghi ha messo sul tavolo 1,7 miliardi per finanziare queste iniziative. La politica dovrebbe prendersi la responsabilità di dire a chiare lettere che questi impianti, che vengono ripagati con soldi pubblici, e che vivono sullo scarto e sullo spreco, fanno male all’agricoltura e all’ambiente. Sottraggono ettari di campi alla produzione di cibo, drogano il mercato causando un aumento gli affitti dei terreni e hanno una impronta idrica e ambientale non sostenibile e non giustificata dalla emergenza energetica. A parlare sono i numeri. Grazie alle fonti alternative, nell’ultimo anno il consumo di gas in Italia è diminuito del 10% e sempre nel 2022, come certificano i dati del MISE, l’Italia ha esportato in Europa più di 4,5 miliardi di metri cubi di gas quasi tre volte in più rispetto al 2021.
Ogni goccia d'emissione in più un'area già satura come la nostra, é l'ennesima goccia in un bicchiere ormai colmo d'inquinamento e di fonte emissive inquinanti.

In una città e in un contesto territoriale fortemente compromesso e con fragilità ambientali (certificate da infrazioni europee) e sanitarie (evidenziate dai numeri di ATS per patologie, tumori e morti premature) come quello cremonese, è inaccettabile solo ipotizzare un impianto di tali dimensioni e con obiettivi in pieno contrasto con gli interessi della salvaguardia del territorio. Inutile parlare di location. Chi si concentra solo sull’aspetto procedurale continua a sostenere un modello di sfruttamento delle risorse che negli anni si è dimostrato impattante e devastante per gli equilibri produttivi, sanitari ed ambientali.
È iniziato il gioco delle tre carte, del tiro della giacchetta e delle risposte a metà, che fanno da paravento ad agende politiche di fatto sovrapponibili. Al netto dei distinguo e delle astuzie comunicative, le proposte del cosiddetto centrosinistra e del centrodestra sono, per loro ammissione, scritte nella pietra dell'agenda Draghi de noantri, ovvero quel masterplan3c (vecchio di 4 anni e scritto prima della pandemia e della crisi energetica) spinto dall'associazione industriali. Nella sostanza, nessuna differenza. Sfruttamento del territorio, autostrade, logistiche, biogas, biometano, inceneritori, consumo di suolo, tutti temi dove il partito unico si trova sempre allineato. Basti vedere la liaison Lega PD tra Bonaccini e Fontana sul tema Tibre, e la comunione di tanti sull'autostrada Cremona Mantova.
Tornando all'impianto di biometano, i numeri ed il buon senso parlano chiaro: questo impianto non s’ha da fare ne qui ne là.

Chemist

22 febbraio 2024 15:05

Condivido in pieno, serve assoluta chiarezza, nauseanti accordi fra esponenti politici che dovrebbero essere portatori di interessi opposti sono sotto gli occhi di tutti