29 settembre 2022

La Società Italiana di Chirurgia Oncologica premia i chirurghi dell’ASST di Cremona per la chirurgia mininvasiva con risparmio d’organo

L’équipe di Chirurgia dell’Ospedale di Cremona – diretta da Gian Luca Baiocchi - si è aggiudicata il primo premio al congresso nazionale della Società Italiana id Chirurgia Oncologica (SICO) con un lavoro che illustra i benefici della Chirurgia mininvasiva con Risparmio d’organo. Si tratta di una delle specialità praticate a Cremona – e in pochissimi centri italiani – che può vantare una solida esperienza comprovata da ottimi risultati.

I plus di questa tecnica sono stati presentati al 43° Congresso nazionale SICO – quest’anno a tema “Chirurgia Oncologica oltre la pandemia” - organizzato a Siena dal 25 al 27 settembre, che ha riconosciuto i migliori lavori innovativi presentati da specialisti provenienti da tutta Italia. Tra questi, il poster realizzato da Ilaria Benzoni – specializzata in Chirurgia generale e mininvasiva all’Ospedale di Cremona– che ha avuto il compito d’illustrare l’attività condotta dall’équipe cremonese.

MIGLIORA LA QUALITÀ DI VITA

«Utilizzata in questo caso per trattare i tumori del retto, la chirurgia mininvasiva con risparmio d’organo è una tecnica all’avanguardia che consente di evitare interventi invasivi e mantenere un approccio conservativo per l’organo trattato», spiega Benzoni.

Effettuata in laparoscopia con la chirurgia guidata dalla fluorescenza, «è una valida alternativa rispetto alle metodologie d’intervento tradizionali, che per questo tipo di patologia prevedono la resezione del retto, l’amputazione addomino-perineale con il confezionamento della stomia, comportando ricadute evidenti sulla qualità della vita del paziente».

Applicata in pazienti selezionati e con l’aiuto dei colleghi endoscopisti, «la chirurgia con risparmio d’organo può garantire un ottimo risultato oncologico – aggiunge Benzoni - e una convalescenza più breve (che dai sette giorni ordinari può ridursi a 2-3 giorni), oltre ad evitare complicanze postoperatorie e diversi problemi funzionali legati a questo tipo di intervento».


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