Lettera aperta al medico Giancarlo Bosio di 4 consiglieri per la mancata medaglia. La ragione? Non è omologato a questa maggioranza
A due anni dalla richiesta di riconoscimento di "Medaglia d'oro Città di Cremona" per il dottor Giancarlo Bosio per i suoi 40 anni di lavoro in ospedale e per la straordinaria dedizione in prima linea contro l'ondata di Covid, la proposta non è mai stata portata in Consiglio comunale. Solo adesso approderà un generico riconoscimento agli operatori sanitari, per questa ragione quattro consiglieri comunali (Carlo Malvezzi, Maria Vittoria Ceraso, Federico Fasani e Saverio Simi) hanno scritto una lettera aperta a Giancarlo Bosio chiedendogli di non prendersela per questo mancato riconoscimento solo perchè non fa parte dello schieramento politico che governa Cremona. Ecco la lettera.
Carissimo dr. Bosio, ti scriviamo questa lettera aperta per il grande rispetto che abbiamo della tua persona e per spiegarti il motivo per cui ci vediamo costretti a ritirare la mozione che in data 20 novembre 2020 abbiamo presentato al Presidente del Consiglio Comunale per chiedere che ti fosse attribuito il riconoscimento civico denominato "Medaglia d'oro Città di Cremona”.
La proposta era nata in considerazione del lavoro che hai svolto con grande professionalità per oltre quarant’anni presso l’Ospedale di Cremona, per lo spirito di abnegazione e le doti umane che hanno contraddistinto il tuo operato durante la prima fase dell’emergenza nella quale hai lavorato, senza un solo giorno di riposo, per oltre tre mesi e come segno di gratitudine per la tua coraggiosa decisione di continuare a prestare servizio, dopo il tuo pensionamento, al fine di dare un prezioso contributo, ancora in prima linea, durante la seconda ondata Covid contribuendo a salvare vite umane.
A tal proposito ricordiamo la lettera che, a nome dei 48 Sindaci del distretto socio sanitario cremonese, era stata firmata dal Sindaco Gianluca Galimberti, presidente dell’assemblea dei sindaci, da Roberto Mariani, presidente assemblea consortile dell’Azienda Sociale e da Laura Galbignani, del Comitato ristretto dei sindaci, i quali avevano fatto un appello alla Direzione Generale dell’Ospedale affinché ti venisse proposto un immediato incarico (anche di carattere libero professionale) “per proseguire il tuo fondamentale lavoro, almeno fino alla fine della situazione emergenziale, sottolineando come la tua esperienza, sia a livello professionale che organizzativo, ed in particolare l’esperienza specifica sul Covid 19 maturata durante la prima ondata pandemica nella primavera 2020, fosse un bene prezioso da non perdere proprio quando il Covid stava mostrando, anche nella seconda ondata, un volto tanto aggressivo.” Proprio la mobilitazione di buona parte del mondo sanitario e dei sindaci del cremonese ti hanno indotto ad accettare la proposta di continuare a prestare per alcuni mesi servizio presso l’Ospedale di Cremona e l’Oglio Po.
Per noi la tua decisione di proseguire la tua attività in Ospedale durante un periodo ancora di piena emergenza Covid è stato un esempio straordinario di generosità, altruismo, amore per la tua città, i suoi cittadini e il tuo lavoro, soprattutto tenuto conto dei rischi a cui ti stavi ancora una volta esponendo nella lotta alla pandemia per salvare il maggior numero di malati possibili.
Ecco perché ci è sembrato giusto proporre al Consiglio Comunale una mozione affinché ti fosse attribuita la “Medaglia d’oro città di Cremona” che ai sensi dell’art. 2 del relativo Regolamento Comunale prevede che “il Comune di Cremona, interprete dei desideri e dei sentimenti della cittadinanza, individui tra i suoi compiti quello di additare al pubblico encomio coloro che si sono distinti in maniera straordinaria - nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell'industria, del lavoro, della scuola, dello sport o con iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico a favore della comunità cremonese”.
Ma la mozione, a due anni dalla sua presentazione, non è ancora stata portata all’attenzione del Consiglio perché quella sensibilità che aveva indotto il mondo politico in maniera trasversale a riconoscere i tuoi meriti e a spendersi per la tua permanenza a servizio del nostro ospedale non ha trovato altrettanta condivisione all’interno dell’Ufficio di Presidenza quando si è trattato di discutere della nostra proposta di attribuirti il citato riconoscimento.
Due anni di rinvii e trattative che ci hanno indotto a temporeggiare per capire se c’erano margini di intesa che ad oggi però sono risultati inesistenti.
Perché caro dr. Bosio, nonostante tutti i capi gruppo siano disposti a riconoscere il tuo valore professionale e umano, qualcuno ha insinuato il dubbio che la tua candidatura non sia opportuna per il tuo collocamento politico nell’area di centro destra considerato il fatto che nel 2019 eri candidato nella lista civica Viva Cremona a sostegno del candidato Sindaco Carlo Malvezzi. Pertanto tra le varie ipotesi di trattativa ci è stato proposto di prevedere lo stesso riconoscimento per il dr. Pan, a cui va certamente riconosciuto un ruolo altrettanto prezioso nell’emergenza pandemica, per rendere la proposta politicamente più equilibrata placando eventuali malumori relativi alla sola tua candidatura.
In pratica, per i capi gruppo di maggioranza, il tuo credo politico viene prima della tua professionalità, umanità , dedizione per la città e i suoi cittadini e per questo non saresti meritevole di ricevere la medaglia d’oro Città di Cremona a meno che la stessa non sia attribuita ad un altro medico di loro gradimento. E così per mesi abbiamo affrontando di tanto in tanto l’argomento in vari Uffici di Presidenza, per cercare di portare a casa comunque il tuo riconoscimento. Oggi ci rendiamo conto di aver sbagliato a cercare di mediare con chi considera il valore delle persone in base alla sua presunta collocazione politica e vogliamo prendere le distanze da questo modo di pensare e di agire ritirando a malincuore la nostra mozione, ben sapendo che il più grande riconoscimento per te è la stima e la gratitudine che ti dimostrano quotidianamente i tanti pazienti che hai curato e salvato nei tuoi quarant’anni di onorato servizio.
Tanto più che la proposta finale che ci ha sottoposto la maggioranza e che sarà all’ordine del giorno del prossimo Ufficio di Presidenza è l’attribuzione della medaglia d’oro “agli operatori sanitari”.
Sinceramente riteniamo che questa proposta, dopo oltre due anni dall’inizio della pandemia, quando tutte le altre amministrazioni d’Italia hanno già provveduto ad attribuire riconoscimenti al personale sanitario, non sia credibile e sincera soprattutto per le circostanze in cui è nata l’iniziativa e cioè per indurci a ritirare la nostra mozione. Più volte abbiamo specificato in Ufficio di Presidenza che la proposta di un riconoscimento al dr. Bosio non voleva in nessun modo sminuire quanto fatto da tutto il personale sanitario e non del nostro ospedale ma era semplicemente volto a premiare “un uomo simbolo” di quel periodo di emergenza che da quarant’anni era al servizio del nostro ospedale rendendo così onore a tutti gli operatori sanitari.
Anche il Presidente della Repubblica non ha premiato tutti gli infermieri d’Italia ma ha attribuito l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana a Elena Pagliarini, l'infermiera di Cremona ritratta nella foto diventata simbolo dell'emergenza coronavirus, senza che questo abbia creato malumori o critiche tra i colleghi infermieri che crediamo si siano sentiti onorati per questa premiazione.
Ma mentre per Elena Pagliarini il suo credo politico non è stato una discriminante per te caro dr. Bosio lo è stato, nonostante quando ci sia stato bisogno di chiederti di rimanere in servizio in un periodo delicato dell’emergenza nessuno, compreso il Sindaco Galimberti, si sia ricordato che forse non era opportuno spendersi per te in quanto candidato nella lista civica Viva Cremona. Forse perché quando si tratta di salvare vite umane ciò che conta è solo l’essere un bravo medico ma quando invece si tratta di attribuire un riconoscimento come la “medaglia d’oro Città di Cremona” l’essere stato candidato in una lista civica avversaria rispetto all’attuale maggioranza politica diventa circostanza prevalente rispetto ai meriti umani e professionali e questo per noi è inaccettabile.
Siamo delusi e amareggiati per questo modo di far politica che distingue le persone tra “nostri” e “vostri” quando si tratterebbe solo di riconoscere il valore delle persone per quello che sono e fanno e non per il loro orientamento politico.
Sappiamo invece che tu da uomo mite, umile e riservato quale sei non te la prenderai per questo mancato riconoscimento che non toglie nulla al tuo valore di persona e medico che ha dato tanto alla nostra città e al nostro ospedale, dimostrando come sempre la bella persona che sei alla quale ancora un volta vogliamo e possiamo solo dire semplicemente GRAZIE!!
Carlo Malvezzi, Maria Vittoria Ceraso, Federico Fasani, Saverio Simi
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commenti
claudio
17 ottobre 2022 09:49
Dopo le parole che stanno alla fine della lettera "... al tuo valore di persona e medico...ospedale..." io aggiungerei "...Ti sia di premio e conforto la unanime riconoscenza ed il rispetto della gente...".
Al di là di quanto sopra, per non dilungarmi troppo, mi sovviene che durante il vituperato ventennio eri ottima elemento se avevi una precisa tessera e poi successivamente, le cose sono cambiate politicamente, ma il sistema era sempre quello, come, purtroppo lo è tuttora, specie negli enti pubblici.
Preciso per chiarire le cose che non sono allineato politicamente (voto la persona) e che non ho mai avuto necessità dell'operato del dr. Bosio, ma che da tutti sempre è stato descritto come persona e medico umano, capace e preparato.
E' UNA VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!