Lunedì il Consiglio vota il Piano della Mobilità ma la maggioranza si presenta all'appuntamento spaccata sulla Gronda Nord
Dopo un iter lungo e tormentato, si profila un voto altrettanto difficile per la maggioranza di centrosinistra in Consiglio Comunale sul PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile). Il documento vagliato dalla giunta approda infatti lunedì in Consiglio per l'approvazione, ma all'interno del centrosinistra si registra una spaccatura netta con l'ala più critica, rappresentata da Articolo 1, contraria al documento.
Le perplessità di Articolo 1 si appuntano più che altro su un elemento contenuto nel piano della mobilità, vale a dire la gronda Nord. Prevista dal PGT (Piano di Governo del Territorio) da almeno 20 anni, la Gronda Nord è sempre stata inserita nella programmazione dell'amministrazione, ma ad oggi di concreto c'è ben poco. Si tratterebbe, di fatto, di una infrastruttura sovracomunale che dall'autostrada di Cremona collega via persico tagliando il Boschetto per sbucare a Castelverde. Di fatto servirebbe per alleggerire il traffico dei mezzi pesanti sulla tangenziale collegando il comparto a Nord della città.
Articolo 1 è però contraria all'opera, che considera criticabile dal punto di vista del consumo di suolo. Per il momento il malcontento è sottotraccia e da Articolo 1 non escono commenti in proposito, ma nel centrosinistra tutti sanno bene che la spaccatura rimane. Lunedì in Consiglio non è affatto da escludere un voto contrario o quantomeno un'astensione da parte dei due consiglieri di Art. 1, Ghelfi e Ruggeri. Nel caso, i voti per approvare il Pums dovrebbero comunque esserci, ma il dato politico della frattura in maggioranza rimane.
D'altra parte, tutto il Pums ha avuto un iter molto travagliato. Steso nel 2019, il piano della mobilità è stato vagliato dalla Giunta un mese fa per poi passare in Commissione Ambiente il 9 novembre. Anche in Commissione si è registrata maretta, con un duro scambio tra i consiglieri di opposizione, in particolare Luca Nolli dei 5 Stelle, e l'assessore alla partita, Simona Pasquali.
Secondo l'opposizione il documento in mano all'amministrazione sarebbe datato e dunque in contrasto con la normativa. Al di là di questo, restano i contenuti che stanno mettendo in difficoltà la maggioranza, con la fronda interna incarnata da Articolo 1.
Nel complesso, il documento che andrà al voto in Consiglio ha una sua rilevanza, dal momento che progetta la mobilità futura di Cremona. Tra i punti più rilevanti, giusto per fare qualche esempio, l'alleggerimento del Comparto Sud dal traffico di attraversamento dando seguito al progetto preliminare di riqualificazione, riorganizzazione e razionalizzazione degli spazi stradali di via Del Giordano con la riorganizzazione e aumento dell’offerta della sosta, la riorganizzazione delle intersezioni, la semaforizzazione intelligenti. Il Piano prevede inoltre il completamento della riqualificazione di Via Dante e la messa in sicurezza del sistema tangenziale e del ring urbano.
Nella foto in alto, il tracciato della Gronda Nord.
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